Pavia – Primo battesimo a Vigevano

Pavia – Primo battesimo a Vigevano

Franco Evangelisti di Guerrino – Sabato 18 luglio ha rappresentato per il gruppo nascente di Vigevano un momento storico che non verrà mai dimenticato. Nelle acque limpide e azzurre del fiume Ticino, che lambiscono la fiorente città, passando attraverso la rigogliosa vegetazione del parco Lanca Ayala, è scesa la sorella Lurdes Rodrigues per ricevere il battesimo, accompagnata dal past. Franco Evangelisti di Guerrino nella sua scelta di accettare Gesù come suo personale Salvatore. A fare da cornice a una cerimonia semplice ma toccante, sono stati i membri della famiglia avventista di Vicevano e un gruppo della chiesa madre di Pavia. Il Signore guiderà Lurdes e la sua famiglia negli itinerari della fede e nel viaggio verso la Canaan in cielo.

 

 

[Foto pervenute dalla comunità in oggetto]

Bellaria 2020. Soggiorno vacanza della Terza età

Bellaria 2020. Soggiorno vacanza della Terza età

 

Franco Evangelisti – Sfidando le difficoltà della pandemia, anche quest’anno quarantasette partecipanti, provenienti dalle diverse realtà avventiste del nostro Paese, hanno vissuto questa proposta di vacanza insieme, promossa dal Dipartimento dei Ministeri della Famiglia e Terza età. Il periodo del soggiorno è stato favorito dal bellissimo tempo che ha consentito al gruppo di unire in una giusta miscela la necessità di riposo e di evasione, dopo i tanti mesi di chiusura, con la fraternizzazione e l’esperienza di crescita spirituale, ricercata da tutti i presenti.

Il tema del 2020 era: come prepararsi per il ritorno del nostro Signore Gesù, attraverso lo studio dei profeti dell’Antico e del Nuovo Testamento, e la guarigione delle nostre ferite emotive. Anche quest’anno gli animatori del soggiorno sono stati i pastori Lillo Furnari e Franco Evangelisti di Guerrino. I presenti hanno apprezzato molto anche gli interventi del fratello Tony D’Antonio, membro della chiesa di Cremona e residente in Australia.

 

Ecco alcune testimonianze dei partecipanti:

Micaela Vaduva (chiesa di Pratovecchio) – In un periodo così incerto, la vacanza con tutti voi è stata una benedizione. Ringrazio i pastori per la parte spirituale sempre attuale e ringrazio tutti voi perché si sta come un una famiglia. Veniamo sempre con tanto piacere con voi.

Gabriella Profeta (Milano) – Anche per me è stato bello rivivere questa esperienza, rivedere tutti voi e condividere ciò che ci lega al nostro Signore. È stato come stare in famiglia. Se Dio vorrà, ci ritroveremo l’anno prossimo.

Ester Marino (chiesa di Sesto S. Giovanni) – Ringrazio il Signore per il bel tempo che ci ha concesso e per la compagnia di tutti voi. Stare insieme a fratelli che amano Gesù è un gran piacere e un anticipo di quello che vivremo un giorno col Salvatore.

Tony D’Antonio (chiesa di Cremona) – A parte le belle nuotate in un bellissimo mare calmo, mi è piaciuto tantissimo ascoltare e parlare della storia della Bibbia, dalla Creazione alla Redenzione, su quello che Dio ha fatto per tutti noi. Mi è piaciuto ascoltare le diverse esperienze di fede e i momenti di condivisione fraterna che abbiamo avuto, perché questo mi ha fatto crescere nella fede.

Noemi Marino (chiesa di Sesto S. Giovanni) – Anche per me è stata una bella esperienza, in tutti i sensi. Rivedere parenti cari, amici dopo tanti anni; conoscere fratelli e sorelle; e poi i momenti di approfondimento dei vari profeti (Isaia, Ezechiele, Abacuc, ecc.), i canti, le preghiere, la santa Cena in riva al mare… Bello… Mi è piaciuto. Al prossimo anno, se il Signore vorrà.

Ci siamo salutati con la frase ebraica Leshana habaah biyerushalahim che significa «l’anno prossimo a Gerusalemme».

 

Martina Franca – Matrimonio

Martina Franca – Matrimonio

 

Katia Romanelli – Lunedì 17 agosto, Sefora Fragnelli e Joseph Bella hanno manifestato pubblicamente il loro amore pronunciando il loro «sì» nella magnifica location di «Villa Imperiale», a Torre Canne, sulla costa pugliese. Tra lacrime di commozione, canti e dediche da parte dei testimoni delle nozze e degli amici, la cerimonia è stata officiata dal past. Nino Plano che ha benedetto questa coppia consacrata a Dio.

 

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Una sola umanità

Una sola umanità

Nuova dichiarazione ufficiale della Chiesa avventista mondiale sui rapporti umani, contro razzismo, casteismo, tribalismo ed etnocentrismo.

Notizie Avventiste – Il Comitato amministrativo della Chiesa avventista mondiale ha votato, lo scorso 15 settembre, la dichiarazione ufficiale “Una sola umanità”, che esprimere la posizione della denominazione contro razzismo, casteismo, tribalismo ed etnocentrismo.

Il documento arriva dopo i recenti eventi negli Stati Uniti e la richiesta del Dipartimento Affari Pubblici e Libertà Religiosa (Aplr) di produrre una nuova dichiarazione della Chiesa sulle questioni globali che coinvolgono il razzismo. Ganoune Diop, direttore Aplr a livello mondiale, ha parlato del motivo per cui questa dichiarazione è importante nel clima attuale e ha rilevato una maggiore consapevolezza mondiale della “pandemia del razzismo”.

“Come Chiesa avventista del settimo giorno, abbiamo nel nostro Dna il concetto di uguaglianza, perché siamo tra coloro che credono nella creazione” ha affermato Diop “C’è una sola umanità e il razzismo è la negazione della dignità umana di una persona creata a immagine di Dio. I principi e i valori che ci caratterizzano in quanto Chiesa significano che la nostra voce dovrebbe essere ascoltata su questo tema. La sfida per tutti gli avventisti è di essere all’altezza di questo ideale”.

Ella Simmons, vicepresidente generale della denominazione mondiale, che ha presieduto il sottocomitato di scrittura incaricato di redigere e revisionare il documento, ha tenuto a sottolineare che la dichiarazione non vuole affrontare solo le questioni del razzismo in una regione, ma anche quelle che riguardano le discriminazioni globali. “Sebbene negli Stati Uniti il razzismo abbia un carattere unico” ha dichiarato “è un fenomeno mondiale, non importa con quale nome lo si indichi. Considerata la natura globale della nostra Chiesa e la ripresa nel mondo di continui episodi di razzismo, è stato necessario produrre una dichiarazione non limitata a una particolare regione, ma che riconosca la relazione e la connessione di tali questioni in tutto il pianeta”.

Il presidente della Chiesa avventista mondiale, Ted N. C. Wilson, ha definito “potente” il documento approvato, perché aiuta “le persone a vedere il quadro generale delle relazioni umane” dato che “siamo una sola umanità, soprattutto quando Cristo entra nella nostra vita”.

La dichiarazione
“Il dovere morale di dichiarare i principi biblici nel modo in cui trattiamo gli altri esseri umani è diventato di importanza capitale, in quanto il mondo riconosce sempre di più l’indomabile flagello dell’ingiustizia razziale, dei conflitti tribali e del fanatismo derivante dal sistema delle caste, imposto a milioni di persone in ogni società e regione del mondo” esordisce il documento votato, che aggiunge “Gli avventisti del settimo giorno sono fedeli alle verità bibliche immutabili che rivelano come gli esseri umani siano stati fatti a immagine di Dio (Genesi 1:27). Sulla base del racconto della creazione riportato nel libro della Genesi, crediamo nell’uguaglianza immutabile di tutte le persone, in ogni tempo, in ogni luogo e in ogni circostanza, secondo quanto stabilito da Dio”.

Il documento prosegue ribadendo e riaffermando l’importanza della dignità e del rispetto di ogni persona. “Confermiamo la nostra fedeltà nei confronti dei principi biblici di uguaglianza e dignità di tutti gli esseri umani, a fronte dei continui e persistenti tentativi di utilizzare il colore della pelle, il luogo di origine, la casta, o la discendenza percepita, come pretesto per opprimere e dominare. Questi tentativi rappresentano la negazione della nostra umanità condivisa e noi deploriamo ogni aggressione e pregiudizio di questo tipo, considerandoli un’offesa nei confronti di Dio”. 

A chiudere il documento la certezza che la fede in Gesù sia capace di mutare i cuori e cambiare le menti perché non si commettano più questi peccati. “Siamo convinti che l’unica soluzione al peccato del razzismo, del casteismo, del tribalismo e dell’etnocentrismo sia la trasformazione di ogni singola vita e di ogni rapporto tramite il Cristo e il suo potere salvifico. Accettiamo e sposiamo il nostro impegno cristiano di vivere, tramite la potenza dello Spirito Santo, come una chiesa giusta, premurosa, amorevole, fondata sui principi biblici”.

Il valore della dichiarazione 
I dirigenti della denominazione confidano che questa nuova dichiarazione diventi un appello per ogni avventista a manifestare l’amore e la pace di Cristo nella società in cui vive. “I membri della Chiesa avventista avranno una meravigliosa opportunità di dimostrarlo nella vita reale…” ha affermato Wilson “Dio provvederà tutti i mezzi necessari per mostrare alle persone che quando Cristo ha il controllo, vi è riconoscimento della dignità e dimostrazione di rispetto verso tutti; così promuoveremo il grande e potente messaggio dei tre angeli di Apocalisse 14: 6-12, e del quarto angelo del capitolo 18: 1-4, ‘a ogni nazione, tribù, lingua e popolo’, mentre attendiamo con impazienza il ritorno di Cristo”.

“Questa è più di una dichiarazione” ha ribadito Simmons “È una chiara affermazione della posizione della Chiesa avventista sui rapporti umani. È la nostra illustrazione dell’appello di Dio al suo popolo su come mettere in atto l’amore cristiano. È una prospettiva urgente e un’espressione di come vivremo insieme come Chiesa e di ciò che costruiremo per il resto del mondo ovunque ci troviamo”.

Leggi qui la dichiarazione completa.

Televisione – Protestantesimo

Televisione – Protestantesimo

Domenica mattina 20 settembre, alle ore 8.50, Rai Due ha trasmesso una nuova puntata della rubrica Protestantesimo dal titolo “Protestanti e Risorgimento”. Libera chiesa in un libero Stato, proclamava Cavour all’indomani dell’unità d’Italia. E nove anni dopo cadeva l’ultimo papa re, Pio IX. Gli evangelici che parteciparono al Risorgimento  credevano in una nuova Italia, in cui lo Stato fosse laico e la chiesa autenticamente cristiana. Dopo 150 anni il sogno si è realizzato?

Le repliche della puntata andranno in onda martedì notte 22 settembre, alle ore 1.20, e domenica notte 27 settembre, alle ore 00.50, sempre su Rai Due.

Puntata intera e singoli servizi sono disponibili su RaiPlay. Segnaliamo i link.

Puntata intera
Protestanti e Risorgimento

Servizi
Libera Chiesa in libero Stato
La presa di Roma
L’infallibilità del papa: il dogma che ha rivoluzionato la Chiesa
Alessandro Gavazzi e Piero Guicciardini
L’Italia: terra di missione evangelica

Per rivedere tutte le puntate andate in onda dal 2013 a oggi: Video Protestantesimo su Facebook

[Aggiornato il 21 settembre]

Padre nostro…

Padre nostro…

Michele Abiusi – Il “Padre nostro” è la preghiera, l’unica, che Gesù insegnò ai suoi discepoli.
Desidero soffermarmi su questa preghiera.

I discepoli di Gesù avevano notato che spesso il Maestro si ritirava in luoghi isolati e, nel silenzio della notte, pregava per ore. In quelle notti, il dialogo con il Padre sostituiva il riposo del sonno. I 12 notavano anche che le forze fisiche, mentali e spirituali del loro Signore non diminuivano, anzi era capace di far fronte a qualunque difficoltà. Potremmo dire che le sue forze erano proporzionali alle sue preghiere. Più tempo passava in relazione col Padre, più pareva essere invincibile.

Gli apostoli avrebbero voluto capire il segreto di tale forza, e un giorno chiesero: “Signore, insegnaci a pregare come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli” (Luca 11:1).

Ogni maestro spirituale lasciava ai suoi discepoli almeno una preghiera. Gesù non lo aveva ancora fatto e la domanda “insegnaci a pregare” era lecita.

È in questo momento che Gesù insegnò la preghiera più straordinaria che conosciamo, che la maggioranza di noi cristiani conosce e spesso recita a memoria. Ma il Padre nostro è molto più di una preghiera: racchiude il senso della vita del credente.

Riflettiamo brevemente insieme su ogni sua frase:

“Padre nostro che sei nei cieli, Sia santificato il tuo nome”
La vera preghiera può rivolgersi solo a Dio e a nessun altro. Non è possibile iniziare un cammino spirituale se non ci mettiamo in relazione con quel Dio-Padre che Gesù è venuto a rivelarci. David Maria Turoldo ha scritto nel suo libro Amare (Ed. San Paolo): “Quanto è pericoloso credere in Dio, tanto è benefico credere in Dio-Padre. Io temo coloro che credono solo in Dio. Non c’è nulla di più pericoloso che credere in un Dio sbagliato… Chi crede dunque in Dio, in Dio solamente, può uccidere con tutta tranquillità e lanciarsi con furore su tutte le vie di Damasco; ma chi crede in Dio Padre non può neppure offendere un uomo; tanto meno l’ultimo di tutti gli uomini…” – pp. 28-31.

Gesù ci invita quindi a rivolgerci a Dio come a un Padre che ci ama, che ci capisce, ci perdona e ci salva. Gesù voleva liberare l’umanità dalle immagini del Dio giudice che condanna, che invia malattie, disastri e guerre.

“venga il tuo regno”
È il grido dei figli di Dio che desiderano che il regno di Dio si concretizzi nel loro intimo. È anche un grido perché finiscano le guerre e ogni sofferenza quando Gesù ritornerà per stabilire il suo regno eterno di pace e di giustizia.

“sia fatta la tua volontà anche in terra come è fatta in cielo”
È credere che sia possibile trasformare il nostro mondo seguendo i principi spirituali di Cristo e abbandonare finalmente i criteri di sfruttamento, oppressione e ingiustizia che purtroppo conosciamo.

“Dacci oggi il nostro pane quotidiano”
È riconoscere che ogni cosa buona è un dono di Dio per chiunque vive in questo mondo. Ogni abitante di questo pianeta ci è fratello e sorella, e non possiamo mangiare il nostro pane da soli.

“rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori”
È ricordare che la nostra religione, o relazione con Dio, deve passare dalla nostra relazione con gli altri. Non è possibile vivere in pace con Dio ed essere in stato di guerra con il prossimo.

“non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno. Perché a te appartengono il regno, la potenza e la gloria, in eterno, amen”
È riconoscere che Dio non tenta nessuno perché non ha niente a che vedere con il male. Dio ci ama e ci libera dal male perché è il Creatore e tutto è nelle sue mani.

Il Padre Nostro è più che una preghiera magica da ripetere meccanicamente. Si tratta della più sublime dichiarazione di responsabilità che posso sottoscrivere nel cammino di fede con Gesù Cristo.

Vorrei proporvi una nuova lettura di questa preghiera; spetterà a voi dire “amen”, alla fine, se sarete d’accordo.

“Dio, ti riconosco come mio Padre, tu che abiti l’universo e che sei Signore di tutti. Desidero mettere il tuo nome al di sopra di tutto e la tua conoscenza al primo posto nella mia vita. Accetto che il tuo regno di grazia e di pace si stabilisca nel più profondo del mio essere. Voglio vivere su questa terra secondo i principi del cielo che Gesù mi ha insegnato e ha vissuto, come riportato nei Vangeli.

Prometto di impegnarmi con le forze e con la volontà che ogni giorno mi dai, per ottenere onestamente il necessario per la mia famiglia e per condividerlo con coloro che soffrono.

Voglio comprendere la profondità e la grandezza del tuo amore e del tuo perdono, per riuscire a capire e perdonare chiunque incontrerò sulla mia strada.

So che non permetterai che io sia tentato al di sopra della mia capacità di sopportazione e grazie della certezza della vittoria che mi dai in Cristo Gesù.

È vero, tu sei la fonte di ogni forza, la gloria che io cerco, il fondatore di questo regno nel quale io voglio vivere oggi e per sempre. Amen”.

 

Stati Uniti. Salvano una donna incinta ammalata di Covid-19 e la neonata prematura

Stati Uniti. Salvano una donna incinta ammalata di Covid-19 e la neonata prematura

I medici del Loma Linda Children’s Hospital hanno fornito la migliore assistenza possibile in circostanze molto critiche.

Notizie Avventiste – Quando Blanca Rodriguez ha visto per la prima volta sua figlia Jade erano separate da una mascherina, un’incubatrice, tubi e fili, racconta Sheann Brandon sul sito della Loma Linda University Health. La loro prima interazione è stata tutt’altro che ideale per mamma e bimba, ma entrambe avevano lottato per la vita contro il coronavirus, poche settimane prima.

Nata prematuramente con un taglio cesareo d’emergenza, Jade è ora sotto la vigile cura di medici e infermieri nell’unità di terapia intensiva neonatale dell’ospedale pediatrico dell’Università californiana Loma Linda (istituzione avventista), negli Stati Uniti. Sua madre le fa visita regolarmente, la tiene stretta, le parla e crea legami con lei.

Ricoverata in gravi condizioni, ora Blanca è guarita e, dopo settimane di isolamento in ospedale per il coronavirus, è tornata in famiglia.
“So che ci vorrà molto tempo prima di poter portare mia figlia a casa, ma aspetto volentieri se questo la terrà al sicuro” ha affermato Blanca “Il Covid-19 non è uno scherzo, soprattutto per le mamme in attesa e per i nascituri. Il virus mi ha quasi ucciso. Sono veramente grata al personale del Loma Linda, per aver salvato la mia vita e quella di mia figlia”.

Era alla ventottesima settimana dei gestazione la mamma trentaduenne di Adelanto, in California, quando, il 24 luglio, era stata portata d’urgenza all’ospedale pediatrico con gravi problemi alle vie respiratorie superiori e difficoltà a respirare. I medici dell’unità di terapia intensiva e di ostetricia avevano iniziato a curala per i gravi sintomi simili alla polmonite, finché non era risultata affetta da Covid-19. Aveva anche sviluppato una sindrome respiratoria acuta e i polmoni si riempivano di liquido. La sindrome ha un tasso di mortalità del 50% nelle donne in gravidanza.

Blanca continuava ad aggravarsi e aveva bisogno di sempre più ossigeno. Riusciva a respirare a malapena da sola ed era attaccata all’ossigeno quando Kanwaljeet Maken, medico di terapia intensiva, l’aveva vista per la prima volta.
“Il giorno in cui ho preso questa paziente sotto le mie cure, ricordo di aver pensato che fosse in una situazione molto preoccupante” ha spiegato Maken “Ci sono stati tantissimi momenti in cui non pensavo che sarebbe sopravvissuta”.

Courtney Martin, dirigente medica per i servizi di maternità, ha spiegato che tre giorni dopo il ricovero di Blanca era diventato chiaro a lei, a Maken e ad altri del team di assistenza che l’organismo della donna stava cedendo. I suoi polmoni non sopportavano più i tentativi di respirare e il suo sistema immunitario non aveva abbastanza forza per combattere la malattia e sostenere la vita della bambina.
“La difficoltà più grande era che stavamo gestendo due vite invece di una” ha affermato Martin “La bambina era ancora troppo prematura per il parto, ma la mamma non si stabilizzava”.

Blanca doveva essere intubata e ventilata. I medici speravano che questo avrebbe permesso al suo corpo di riposare, riprendersi e dare alla bimba il tempo di crescere. Pochi minuti prima di essere intubata, la donna ha salutato la sua famiglia in lacrime su FaceTime. Nessuno sapeva cosa avrebbero riservato le settimane, i giorni o persino le ore successive, ma pareva certo che la battaglia di Blanca sarebbe stata in salita.

Il team della terapia intensiva aveva messo la donna in coma farmacologico, l’aveva intubata e aveva iniziato a lavorare per migliorare la sua assunzione di ossigeno. Tuttavia, nel giro di poche ore, la bambina aveva cominciato a manifestare grave sofferenza ed era stato necessario farla nascere con un taglio cesareo di emergenza. Quasi 25 persone, tra medici e infermieri di terapia intensiva neonatale, terapia intensiva, travaglio, parto e anestesia, si sono accalcate nella stanza per far nascere la bambina, mantenendo in vita la mamma in coma.

Jade è nata nelle prime ore del mattino del 27 luglio. Sebbene la neonata non avesse il Covid-19, versava in condizioni critiche come la mamma. Blanca aveva ricevuto terapia antivirale, steroidi, ossigenazione intensa, plasma convalescente e antibiotici per diversi giorni dopo il taglio cesareo. Jade era sotto ventilazione polmonare nella terapia intensiva neonatale.

“Il pieno recupero di Blanca è a dir poco un miracolo” ha detto Maken. Con il passare dei giorni, il miracolo è continuato. Il 2 agosto, anche se Blanca aveva ancora la febbre alta, la sua situazione respiratoria era migliorata e il suo comportamento sembrava più positivo, cercava anche di ridere. Lo stesso giorno è stata tolta dal ventilatore polmonare. Blanca è stata dimessa dall’ospedale il 6 agosto ed è ritornata in famiglia dopo settimane di isolamento e separazione.

[Foto: Loma Linda University Health News]

Televisione – Protestantesimo

Televisione – Protestantesimo

Domenica notte 13 settembre, alle ore 1.15, va in onda su Rai Due la replica della puntata di Protestantesimo dal titolo “Protestanti? In viaggio (2)”. Prosegue il viaggio di Protestantesimo in giro per l’Italia liberata dal lockdown. Da Roma a Ventimiglia, fino alle Valli Valdesi in Piemonte, Paolo E. Landi ci guida alla scoperta degli evangelici italiani: chi sono, cosa credono, cosa c’è al cuore del loro agire nella società italiana. Un viaggio in camper accompagnato dalla troupe televisiva, dal pastore valdese Giuseppe Platone e da Stefania Scuderi, della Federazione Giovanile Evangelica Italiana. Storia, Bibbia, preghiera, opere sociali e molti chilometri per comporre un ritratto di una minoranza significativa di cui tutti hanno sentito parlare ma pochi conoscono.

Guarda ora la puntata: Protestanti? In Viaggio (2)

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Campo famiglie. Un segnale di speranza per la ripresa

Campo famiglie. Un segnale di speranza per la ripresa

Roberto Iannò – Dal 16 al 23 agosto si è svolto come ogni anno il Campo famiglie a Poppi, organizzato dal Dipartimento Ministeri Avventisti della Famiglia. La direzione del campo è stata curata dai coniugi Maria Antonietta (direttore associato del dipartimento) e Patrizio Calliari. La parte spirituale è stata tenuta da Franco Evangelisti di Guerrino, mentre la parte psicologica da Sally D’Aragona. L’animazione musicale e per i bambini è stata tenuta dalla coppia Alessio e Laura Puglisi, assieme al figlio Andrea.

Questo campo, in piena pandemia da Covid-19, vuole essere un segnale di speranza per la ripresa, pur nel pieno rispetto delle normative vigenti.

Di seguito la testimonianza della famiglia Cataneo, della chiesa di Trieste.

Carlo: Quest’anno avevo un profondo desiderio di trascorrere una vacanza, ma da subito ho pensato a qualcosa di diverso dalle classiche offerte turistiche in bei posti pieni di attrattive. Così ho proposto ai miei di recarci al Campo famiglie. La scelta è subito piaciuta ai ragazzi per cui mi sono adoperato a concretizzare questa idea nonostante le difficoltà del momento. Sono contento di aver partecipato al campeggio a distanza di anni, mi ha fatto del bene rivedere fratelli di chiesa che non incontravo da tempo e di conoscerne di nuovi. Abbiamo passato dei momenti benedetti assieme. I messaggi di Franco Evangelisti, incentrati sul perdono con lettura storico profetica del piano della salvezza. mi hanno fatto del bene e mi hanno stimolato a riconsiderare degli aspetti dei nostri giorni.

Jeni: Mi sono recata a Casuccia con l’intento di trovare nuovi spunti per comprendere meglio i momenti che stiamo vivendo, per chiarire questo periodo così particolare. Mi sono trovata subito a mio agio con gli animatori, Franco e Sally, che hanno elaborato la tematica del perdono in campo spirituale e psicologico. È stato simpatico ritrovarci con altre famiglie nei vari momenti delle giornate, mantenendo unita la nostra famiglia nei momenti dei pasti dato che abbiamo praticato un distanziamento con la separazione dei tavoli. Con piacere abbiamo trascorso dei momenti con i dirigenti del campo Patrizio e Maria Antonietta. Un apprezzamento va al campo lavoro per la cordialità e l’organizzazione del servizio per i pasti e l’impegno per la sanificazione degli ambienti.

Armin: Durante il programma degli adulti, i ragazzi ne avevano un altro, animato dalla famiglia Alessio e Laura Puglisi, assieme al figlio Andrea. Questo programma consisteva in una parte spirituale riguardante il perdono, con alcuni filmati basati sulla vita di Giuseppe e sul perdono, e una pratica in cui si creavano lavoretti o si giocava assieme. Nella seconda parte della giornata erano presenti attività anche fuori dal campo, come gite al lago o a parchi avventura. Mi sono molto piaciute le attività organizzate per passare del tempo insieme, come giochi per adulti e ragazzi, partite di calcio o gite. Un’esperienza che avrei piacere di rivivere ancora in futuro.

Karen: Questo campeggio mi è piaciuto molto, un po’ perché il programma era ben organizzato e mi sono piaciute le attività che ci hanno fatto fare; un po’ perché mi mancava Casuccia Visani, visto che non c’è stato il campeggio Aisa per via del Covid-19. La vacanza è stata rilassante e divertente, e sono riuscita a stare molto tempo con la mia famiglia. Sono felice del fatto che ci siamo trovati bene anche con il nostro cane (era la sua prima vacanza e non sapevamo cosa aspettarci). Sono contenta di essere tornata a Casuccia quest’anno, di aver incontrato alcune vecchie conoscenze e di essermi trovata molto bene, poi, con le persone che non conoscevo.

[Foto pervenute dal Dipartimento Ministeri Avventisti della Famiglia]

Rimandata al 2021 la formazione dei Ministeri della Famiglia

Rimandata al 2021 la formazione dei Ministeri della Famiglia

Roberto Iannò/Maria Antonietta Calà – Il corso di formazione per direttori locali del Dipartimento Ministeri Avventisti della Famiglia, in programma a novembre, è rinviato all’anno prossimo a causa delle restrizioni dovute al Covid-19 che impedirebbero ai formatori, soprattutto ai coniugi Oliver, responsabili del Dipartimento a livello di Conferenza Generale, di viaggiare in sicurezza e raggiungere l’Italia.

A chi avrebbe dovuto partecipare per completare la propria formazione, così come a chi sarebbe venuto per la prima volta, ricordiamo che a questa sessione di formazione sarebbero stati trattati i moduli 1, 2, 3, 4, 10 del Manuale della formazione. Comunque, invitiamo coloro già in possesso del Manuale a leggere i suddetti moduli, come formazione personale.

Per maggiori informazioni, potete scrivere a: m.cala@avventisti.it.

 

Annullamento campeggio dei Compagnon

Annullamento campeggio dei Compagnon

 

Maol – Il campeggio dei Compagnon, previsto dal 23 al 30 agosto, è stato annullato a causa della recrudescenza dei contagi del virus Sars-CoV-2 in Italia. Pubblichiamo il messaggio di Alan Codovilli, direttore associato dei Ministeri Avventisti per la Gioventù.

 Carissimi ragazzi e ragazze, carissimi genitori,
per mesi abbiamo pianificato e organizzato il campo Compagnon ’20 nei singoli dettagli. La struttura scelta è a norma per poter accogliere tutti i partecipanti. Come staff nazionale abbiamo decisivo di ridurre i posti all’interno della struttura, per permettere a coloro che avrebbero soggiornato nelle camere di poter vivere il campeggio con più serenità, e di acquistare tende a sufficienza per far pernottare i singoli ragazzi e ragazze uno per tenda.

Ma i dati condivisi dai media riportano contagi quotidiani allarmanti, molto allarmanti. Per la sola giornata di oggi è stato comunicato il dato di 1071 casi. Come staff riteniamo che vivere un campo di una settimana con ragazzi e ragazze provenienti da tutta l’Italia rappresenti una scelta azzardata. La salute fisica dovrà sempre ricoprire un ruolo primario nelle nostre priorità.

Vedere il sorriso di un campista felice per l’arrivo di una nuova avventura non ha prezzo, ma al tempo stesso crediamo che sia saggio non mettere in pericolo i nostri ragazzi e ragazze, i nostri figli e figlie, e tutti quegli animatori che ogni anno si ritagliano del tempo dalle loro ferie per prestare un servizio di volontariato. Consapevoli che questa decisione lascerà in voi e in noi tanti dubbi, tante domande e tante incertezze confermiamo l’annullamento del campeggio in attesa di poter vivere in un futuro, speriamo immediato, un altro campo privo di restrizioni e di paure.

Le singole quote versate (acconto e quota intera) verranno totalmente rimborsate. Per tutti coloro che presenteranno richiesta di rimborso delle spese sostenute per il viaggio (aereo, bus, treno) verrà riconosciuto un accredito.

Con la speranza di ottenere la vostra comprensione, vi auguriamo un buon sabato alla gloria del Signore.

Alan Codovilli

Televisione – Protestantesimo

Televisione – Protestantesimo

Domenica mattina 23 agosto, alle ore 9.20, Rai Due trasmette una nuova puntata della rubrica Protestantesimo dal titolo “Protestanti? In viaggio”. In giro per l’Italia liberata dal lockdown, alla scoperta degli evangelici italiani. Chi sono i protestanti oggi in Italia? Come vivono e testimoniano la loro fede e qual è il loro contributo di cittadini e cittadine? Protestantesimo ha deciso di attraversare il nostro Paese in camper per rispondere a queste domande. Dalla Sicilia al Piemonte, abbiamo incontrato comunità, chiese e attività diaconali; abbiamo ascoltato le difficoltà e visitato i progetti, intrecciato relazioni e portato con noi le storie e la Storia.

Le repliche della puntata andranno in onda giovedì notte 27 agosto, alle ore 0.50, e domenica notte 30 agosto, alle ore 1.15, sempre su Rai Due.

Per rivedere tutte le puntate andate in onda dal 2013 a oggi: Video

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