Lo sport tra emozioni e solidarietà

Lo sport tra emozioni e solidarietà


Nel corso della trasmissione in diretta del 21 febbraio 2022, Roberto Vacca e Claudio Coppini intervistano per RVS Jonathan Di Maggio

Tra i temi affrontati: sorprese ai vertici della classifica del campionato di calcio; il valore formativo e educativo dello sport; l'impegno di un'associazione come "Sport senza frontiere" e la raccolta di fondi dell'otto per mille della Chiesa avventista in occasione della Milano Marathon.

Appello dal Comune di Firenze per la solidarietà verso i nuovi poveri

Appello dal Comune di Firenze per la solidarietà verso i nuovi poveri


Cento o duecento euro per aiutare gli anziani travolti dalle bollette schizzate alle stelle. Una donazione dai fiorentini, privati o aziende, per aiutare i 20-30 mila over 65 che vivono soli o hanno pensioni minime e con le utenze quadruplicate rischiano ora di trovarsi nei guai, magari costretti a rinunciare al riscaldamento o a fare la spesa. Di fronte alla tempesta sociale del caro bollette il Comune di Firenze prepara la controffensiva. Non si tratta di stanziamenti diretti: lo stesso Comune è già travolto dall'impennata dei costi, che potrebbe valere qualcosa come 40 milioni solo per gli uffici e le sedi. La risposta è una chiamata alla solidarietà. Una massiccia campagna di fund raising per aiutare la fascia di popolazione più debole alle prese con gli aumenti monstre della luce e del gas è già praticamente pronta a partire.

Claudio Coppini e Roberto vacca ne parlano nel corso della trasmissione in diretta del 15 febbraio 2022 con l'assessore al Comune di Firenze Alessandro Martini. 

Forte nella solidarietà

Forte nella solidarietà

Il primo ministro di Capo Verde ha elogiato l’impegno sociale della Chiesa avventista nel Paese.

Notizie AvventisteUlisses Correia E. Silva, premier di Capo Verde, ha recentemente elogiato la Chiesa avventista del settimo giorno per il suo impegno sociale nella nazione dell’Africa occidentale. Il primo ministro si è espresso durante una visita alla comunità avventista di Achada São Filipe a Praia, capitale del Paese, il 21 dicembre 2021.

Il capo del governo e la delegazione che lo accompagnava sono stati accolti dai vertici della denominazione, dai pastori e dai direttori di dipartimento. La visita fa parte del programma “Mobilizzazione per l’inclusione sociale accelerata” (Mais), un’iniziativa del governo per combattere e porre fine alla povertà estrema. Sono diverse le istituzioni e le organizzazioni non governative che sostengono questo progetto.

“In primo luogo, vorrei riconoscere il meraviglioso lavoro svolto dalla Chiesa avventista del settimo giorno. È un’antica denominazione a Capo Verde e, soprattutto all’inizio della pandemia, ha svolto un’azione di solidarietà molto forte”, ha affermato il premier.

Secondo Silva, le chiese hanno un “ruolo importante” nella lotta alla povertà estrema nel Paese. Questa convinzione ha portato il governo a collaborare con le entità religiose per aumentare la capacità di risposta a questo flagello che colpisce migliaia di capoverdiani. L’idea è quella di sviluppare azioni lavorando con coloro che sono quotidianamente sul campo e conoscono la realtà locale.

“Siamo venuti qui per definire un quadro di buona collaborazione all’interno del programma Mais” ha spiegato il primo ministro “Ci sono aree e aspetti di convergenza; la Chiesa opera già nella collettività. Svolge un lavoro serio; conosce la realtà sociale ed economica delle famiglie. Possiamo lavorare insieme in modo che nessun bambino sia escluso dalla scuola materna”.

Il past. Natalino Martins, presidente della Chiesa avventista capoverdiana, ha accolto con favore l’iniziativa del governo e ha osservato che la pandemia di Covid-19 ha lasciato molte famiglie in condizioni di estrema povertà. “Voglio congratularmi con il governo per aver creato un programma molto importante per la nostra comunità, soprattutto in questi tempi. Gli avventisti del settimo giorno sono disponibili a collaborare e a rafforzare questa partnership”, ha dichiarato Martins.

Silva e la delegazione hanno anche visitato la scuola avventista di Palmarejo, che offre classi dalla materna al liceo. Al termine dell’incontro hanno ricevuto copie di libri avventisti.

La denominazione è presente nel Paese dagli anni ’30 del Novecento. Oggi, sono 9.550 gli avventisti battezzati che si riuniscono in 82 chiese e gruppi.

[Foto e fonte: Regione Africa centro-occidentale, Adventist Review]

Francia. Menzione speciale per Adra al Premio per i diritti umani della Repubblica

Francia. Menzione speciale per Adra al Premio per i diritti umani della Repubblica

La Commissione consultiva nazionale dei diritti umani ha premiato i progetti relativi a due tematiche: il Covid-19 e l’educazione quale bene comune e diritto fondamentale.

Notizie Avventiste – Adra Francia ha ricevuto una menzione speciale per il progetto Chalantika al Premio per i diritti umani 2021 della Repubblica francese. La Commissione consultiva nazionale dei diritti umani (Cncdh) ha scritto nella motivazione che il progetto “mira a consentire ai bambini della baraccopoli di Chalantika a Dacca, capitale del Bangladesh, di tornare a scuola. Il progetto si attua su tre punti: l’educazione dei bambini, il monitoraggio della loro salute e il sostegno ai genitori”. 
L’Agenzia umanitaria avventista in Francia è stata selezionata tra 260 candidati.

Adra ha ringraziato pubblicamente la Commissione: "Grazie al #Cncdh per questo premio che ci incoraggia a continuare il nostro impegno per la promozione e la protezione dei diritti umani".

Chalantika è un centro educativo situato nell'omonima bidonville di Dacca, in Bangladesh, e offre aiuto ai bambini e alle loro famiglie che vivono in povertà. Ogni giorno il centro accoglie 80 bambini, di età compresa tra i 5 ei 12 anni. Oltre a occuparsi della scolarizzazione e della salute dei minori, il centro svolge iniziative anche con i genitori.

Le attività di Chalantika comprendono: distribuzione di materiale scolastico; sostegno scolastico e lezioni cinque volte a settimana ai bambini del centro; collegamento con le scuole secondarie e superiori per l'istruzione superiore; escursioni fuori dalla baraccopoli; preparazione di pasti nutrienti per i bambini; assistenza sanitaria e monitoraggio della crescita; corsi di alfabetizzazione per genitori; e laboratori su temi socio-sanitari per genitori (gravidanza, diritti dei bambini, ecc.).

"Mentre celebriamo ogni anno la Giornata mondiale dei diritti umani, ricordiamo che ogni bambino ha il diritto di andare a scuola e ricevere un'istruzione. Purtroppo, a 262 milioni di bambini, adolescenti e giovani è attualmente negato questo diritto” afferma l’agenzia umanitaria sul proprio sito web “Adra si impegna a garantire che ogni bambino nel mondo vada a scuola e completi la propria istruzione così da poter raggiungere il suo pieno potenziale, svilupparsi ed essere parte attiva nella società, in particolare attraverso il progetto Chalantika".

Anche Adra Italia sostiene il progetto Chalantika nella capitale bengalese.
“Poiché le scuole ordinarie in Bangladesh sono sovraffollate e con poco personale, è impossibile per i bambini superare gli esami senza un sostegno supplementare. Le famiglie povere non possono permettersi un tutor e i genitori sono spesso analfabeti. Gli insegnanti del centro Chalantika dedicano il loro tempo ad ogni bambino e sostengono il loro desiderio di raggiungere un futuro migliore” afferma Adra Italia sul suo sito.

[Foto e fonte: Eud News]

 

Emergenza freddo. Le iniziative di Adra in tre città italiane

Emergenza freddo. Le iniziative di Adra in tre città italiane

Notizie Avventiste – L’arrivo delle temperature rigide rende più difficili le condizioni di vita di migliaia di senzatetto che vivono per strada. Diversi coordinamenti locali di Adra Italia intervengono con il progetto “Emergenza Freddo” nelle città in cui operano.

A Torino, riferisce Aurora Foti, “a partire da sabato 4 dicembre e per ogni fine settimana sino alla fine del periodo invernale, i volontari Adra incontrano i senzatetto nel centro storico; distribuiscono coperte e bevande calde”. Inoltre, si fermano a parlare insieme e ascoltano un po’ di musica, “per combattere il freddo… sia quello climatico che quello sociale!” conclude Foti.

A Napoli, il coordinamento Adra prepara una trentina di pasti a settimana che poi distribuisce alle persone senza fissa dimora. “Ci siamo organizzati in due gruppi di volontari” spiega Carmela Chiaro, responsabile della sezione Adra partenopea “Uno si occupa di cucinare i pasti durante il giorno. La sera, alle 19.30, entra in azione l’altro gruppo che porta i pasti caldi, in contenitori singoli e monouso, ai senzatetto che vivono per strada. È un’attività che svolgiamo da tanti anni, affrontando a volte anche qualche pericolo”.
Oltre a distribuire i pasti, Adra Napoli raccoglie vestiario, giubbotti, coperte, scarpe, cappelli, sciarpe e altro per i senzatetto. “Li portiamo a tutti quelli che ce li chiedono quando ne hanno bisogno” afferma C. Chiaro.

In questo periodo di festività, l’attenzione è stata rivolta anche ai poveri della città. “Abbiamo fatto la spesa grazie ai fondi di Adra, e abbiamo preparato dei pacchi con tanti prodotti (tra cui salsa di pomodoro, pasta, formaggio, ma anche panettoni) e poi sono stati distribuiti” dice C. Chiaro che, insieme alla vice-responsabile, Anna Merone, organizza le attività. L’aumento della povertà ha colpito anche alcune famiglie della comunità avventista di Napoli. Le volontarie e i volontari di Adra hanno fatto la spesa e preparato dei pacchi anche per loro, attingendo dal fondo poveri della chiesa.
Neanche il periodo più difficile dell’emergenza Covid-19 ha fermato la solidarietà. “Indossando mascherina e guanti, si portava aiuto a chi aveva bisogno. Non ci siamo mai fermati” conclude C. Chiaro.

A Bologna, dall’1° dicembre 2021 è scattato il “piano freddo” del Comune, che durerà fino al 31 marzo 2022. Verrà assicurata l’accoglienza notturna, dalle 19.00 alle 9.00, in un luogo protetto, alle persone senza dimora. In questo periodo, sono disponibili 225 posti in più rispetto a quelli che la città mette a disposizione negli altri mesi dell’anno, per un numero complessivo di 550 posti.

Il coordinamento Adra di Bologna fa parte della rete solidale del “piano freddo”, che offre assistenza ai senzatetto nei luoghi di accoglienza. Un giorno a settimana “prepariamo un pasto caldo nella cucina della nostra comunità e portiamo anche dei prodotti per la colazione del mattino successivo perché queste persone al mattino devono lasciare la struttura; quindi, fanno colazione prima di partire” spiegano da Adra Bologna.

[Foto: Adra Torino]

Adra Europa. Grazie, volontari!

Adra Europa. Grazie, volontari!

Notizie Avventiste – Li hanno definiti l’esercito del bene. E sono davvero in tanti a offrire, in modo disinteressato, tempo e competenza nella vasta rete delle realtà no profit del nostro Paese e di tutta Europa. Anche l’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) può svolgere la sua attività umanitaria grazie all’impegno generoso dei volontari che operano nella gestione e realizzazione di progetti e programmi.

“Vorremmo cogliere l’occasione per esprimere la nostra gratitudine alle migliaia di volontari che si fidano di noi e ci aiutano a sostenere le persone bisognose in tutto il mondo” hanno sottolineato i dirigenti di Adra Europa, il 5 dicembre, in occasione della Giornata mondiale del volontariato. Solo nel 2020, Adra ha aiutato più di 34.560.000 famiglie nel mondo, inclusi oltre 19.969.000 beneficiari che hanno ricevuto assistenza durante la pandemia di Covid-19. “Questo non sarebbe stato possibile senza il supporto dei nostri devoti volontari. Grazie a tutti!”.

Il 2021 è stato un anno particolarmente difficile per diversi Paesi europei. Oltre ad affrontare le sfide dovute alla pandemia, si sono verificate numerose calamità naturali: incendi boschivi hanno ridotto in cenere vaste aree in Italia, Grecia e Turchia; inondazioni devastanti hanno colpito Germania e Belgio; e un raro e violento tornado si è abbattuto su svariati villaggi della Repubblica Ceca. In questi casi, la risposta di Adra Europa è stata possibile “grazie non solo ai professionisti, ma anche a migliaia di civili compassionevoli che si sono offerti di fare volontariato sia a distanza sia direttamente nelle aree colpite” hanno spiegato dall’agenzia.

Nonostante gli sforzi compiuti per prevenire le tragedie, alcune non si possono evitare completamente. In questi casi è di fondamentale importanza “avere una forte rete di volontari pronti a intervenire. Siamo estremamente grati alle persone generose che offrono volontariato con correttezza e solidarietà. Il loro aiuto è fondamentale nei momenti di crisi” hanno aggiunto da Adra Europa.

“In tempi di crisi il lavoro dei volontari è più visibile. Molte migliaia di uomini e donne si rendono disponibili giornalmente o settimanalmente per condividere il loro tempo e i loro talenti con chi è nel bisogno” ha affermato João Martins, direttore di Adra Europa “Mostrano l’amore di Dio in modi pratici, servendo con compassione, come fece Gesù”.
[Fonte: Eud News[

Adra Italia e la formazione dei volontari
Un grazie ai volontari arriva anche da Adra Italia. L’agenzia umanitaria avventista svolge un’opera capillare, soprattutto a favore delle persone più fragili, tramite le sue 40 sedi in altrettante città italiane.
“L’impegno e la Mission di Adra sono caratterizzati dal desiderio e dalla realizzazione di opportunità di aiuto per le fasce vulnerabili della popolazione” evidenzia Elisa Gravante, di Adra Italia, sul sito dell’agenzia “Nella quasi totalità dei casi il volontario è l’attore protagonista di queste azioni. È sempre pronto a darsi da fare, a prestare aiuto, a cercare soluzioni a beneficio dei volti che incontra nella sua sede operativa”.

Importante è quindi la formazione dei volontari. A fine novembre si è svolto, via web, un incontro sul tema “Le forme dell’aiuto. Comunicazione efficace e relazione empatica” a cura della psicologa Valeria Natali e seguito da 60 volontari. La relatrice ha proposto tre punti di riflessione: cosa significa aiutare e quali sono le caratteristiche di chi aiuta; la comunicazione efficace e i suoi strumenti; la relazione empatica.

“L’aiuto è innanzitutto relazione” prosegue Gravante “I nostri interventi di volontariato non possono prescindere da una buona comunicazione con gli utenti, per creare una relazione di valore. Per potarlo fare è necessario fermarsi a riflettere sul vissuto delle nostre esperienze operative, cercando di individuare metodi e piccoli accorgimenti che possono dipingere di colori caldi e accoglienti le attività della nostra sede”.

Gli argomenti presentati sono stati confrontati con la realtà vissuta dai volontari e con un focus speciale sull’empatia nei confronti di chi chiede aiuto.
“La richiesta di aiuto sembrerebbe nascere da una debolezza, da una carenza. Una fragilità che tende la mano per il soccorso. Eppure, è un gesto per nulla facile. Riconoscere la debolezza di cui si è portatori richiede molta forza psicologica… Quando chiedi, stabilisci un contatto con le persone e questa è la vera essenza dell’umanità… Nonostante la situazione attuale pandemica ci abbia portati ad evitare il contatto fisico, dobbiamo comunque continuare a ricercare il contatto umano nelle sue varie forme, perché è la fonte principale della vita della comunità e dell’esistenza umana che vuole essere vissuta bene e per il bene” afferma Gravante che conclude “Non ringrazieremo mai a sufficienza i volontari Adra”.

Per saperne di più su Adra Italia visita il sito: adraitalia.org

Attenzione e solidarietà

Attenzione e solidarietà


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 15 dicembre 2021, ascoltiamo l'assessore al Comune di Firenze Alessandro Martini.

Tra i temi toccati: l'Italia si blinda e l'UE si arrabbia; in tempo di pandemia studenti occupano delle scuole; manovra economica e solidarietà.

 

Colletta alimentare. L’esperienza Adra a Perugia, Pisa e Viareggio

Colletta alimentare. L’esperienza Adra a Perugia, Pisa e Viareggio

Notizie Avventiste – La venticinquesima edizione della Colletta alimentare, l’evento di solidarietà più partecipato d’Italia, ha visto l’impegno dei coordinamenti di Adra Italia in numerose città italiane. Questa volta raccontiamo l’esperienza vissuta dai volontari e dalle chiese a Perugia, Pisa e Viareggio.

“Sabato 27 novembre” riferisce Marko Hromis dal capoluogo umbro “la chiesa avventista, dai più piccoli ai più grandi, ha dato un contributo alla Colletta alimentare presso i punti vendita della zona e il magazzino della sede centrale del Banco Alimentare Umbria. Un lavoro di squadra all’insegna della solidarietà e del sempre più proficuo rapporto tra la comunità avventista perugina, il braccio sociale della chiesa e le realtà locali”.

 

Generosità è stata la parola che ha caratterizzato l’impegno dei volontari e il contributo dei donatori a Pisa e Viareggio. 
“Come ormai avviene da molti anni” spiega Laura Lorusso, referente dell’agenzia umanitaria avventista a Pisa “anche in questa edizione la sezione Adra, con l’aiuto di tutta la chiesa avventista della città, ha collaborato con zelo ed entusiasmo. Giovani e meno giovani si sono alternati per ben 13 ore presso il supermercato Carrefour di Ghezzano (PI). Il sorriso dei volontari non è mai venuto meno ed è stato in grado di coinvolgere centinaia di persone nel donare oltre 2 tonnellate di alimenti… I cittadini sono stati generosi e molti hanno utilizzato questa occasione per educare i loro bimbi e le loro bimbe alla solidarietà, accompagnandoli a consegnare buste contenenti prodotti alimentari per i bambini meno fortunati di loro.

Anche la sezione Adra di Viareggio ha partecipato alla Colletta alimentare presso il supermercato Pam”.  

Colletta alimentare. Il contributo di Adra Torino e chiesa avventista romena di Firenze

Colletta alimentare. Il contributo di Adra Torino e chiesa avventista romena di Firenze

HopeMedia Italia – In questo 2021, è tornata in presenza la tradizionale Colletta alimentare di fine novembre. 140.000 volontari si sono suddivisi negli 11.000 punti vendita aderenti all’iniziativa solidale promossa dalla Fondazione Banco Alimentare. 4.800.000 cittadini hanno donato prodotti non deperibili fino a raggiungere un totale di 7.000 tonnellate di alimenti raccolti nella giornata del 27 novembre, traducibili in 14.000.000 di pasti. Ma dietro a tutti questi numeri e zeri ci sono persone che tendono la mano, dedicandosi alla solidarietà, e individui e famiglie che la afferrano per avere un po’ di sollievo dalla povertà.

“Un gesto capace di unire in un momento in cui tutto sembra volerci dividere: dalla ripresa del virus, ai contagi crescenti, all’insicurezza economica” ha ricordato Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus “La giornata della Colletta ci manifesta che sono i fatti, i gesti che innanzitutto educano, noi, i nostri figli, tutti, e possono realizzare autentica solidarietà e coesione sociale”.

È stato un impegno che ha coinvolto i coordinamenti Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) e le chiese avventiste in diverse città. In particolare, riportiamo le esperienze vissute a Torino e a Firenze.

Torino 
Spiega Aurora Foti: “La giornata in cui la sezione Adra di Torino indossa la veste di volontario per la Colletta annuale del Banco Alimentare avviene l’ultimo sabato del mese di novembre da 25 anni. Esattamente il numero di anni che Adra collabora col Banco. La lunga giornata prevede tre turni di volontari nell’arco di 13 ore, ma il capo equipe e il responsabile fanno un turno unico di 13 ore in maniera che tutto possa concludersi per il meglio. È una giornata che vede piovere il pane dal cielo per riempire i granai di chi, come noi, sono convenzionati con gli aiuti EU.

Quest’anno siamo stati benedetti con la raccolta di 135 scatoloni di cibo a lunga conservazione che andranno ad aggiungersi ai pacchi mensili per i nostri assistiti. I volontari sono la forza centrifuga di questo servizio. In questa occasione, alla già magnifica squadra di volontari regolari, si sono aggiunte nuove forze giovanili, una famiglia al completo, e chi aveva semplicemente voglia di rendersi utile. Servire infatti, riempie il cuore di gioia e allegria, e lo stare insieme fa sì che questa giornata si trasformi in un mezzo per comprendere uno degli insegnamenti espressi dal nostro Signore Gesù: tendere le mani!”.

Firenze
Scrive Davide Abiusi: “Sabato 27 novembre, per il decimo anno consecutivo, una rappresentanza della comunità avventista romena di Firenze ha partecipato alla colletta alimentare presso l’IperCoop di Ponte a Greve, dando il proprio contributo nel volontariato. Grazie alla buona testimonianza data in questi lunghi anni, puntualmente la responsabile del Banco Alimentare di Firenze ci ha chiamato per assicurarsi la nostra collaborazione nella raccolta. Anche i nostri bambini sono stati coinvolti. Ringraziamo il Signore per il coinvolgimento della comunità nelle attività sociali”.

Quanto raccolto, insieme a quanto recuperato dal Banco Alimentare nella sua ordinaria attività durante tutto l’anno, verrà distribuito nelle prossime settimane a circa 7.600 strutture caritative che assistono oltre 1,7 milioni di persone. Tra di esse vi è anche Adra.

Ma la Colletta alimentare continua fino al 10 dicembre con la spesa online e le Charity card. Tutte le informazioni per partecipare sono sul sito www.colletta.bancoalimentare.it

Quando manca il coraggio di fare le scelte giuste…

Quando manca il coraggio di fare le scelte giuste…


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 27 agosto 2021, Claudio Coppini e Roberto Vacca commentano con Pawel Gajewski, pastore delle chiese evangeliche di Terni e Perugia, alcuni articoli presenti sui giornali di oggi.

Tra i temi toccati: la crisi al confine tra Polonia e Bielorussia e la solidarietà dei contadini polacchi nei confronti dei profughi; cosa ricorderemo del vertice di Glasgow contro i mutamenti climatici?

“Una porta aperta verso il cielo” – Due storie al femminile

“Una porta aperta verso il cielo” – Due storie al femminile


Solidarietà e accoglienza, durante la pandemia, hanno ridato significato alla vita di due donne straniere colpite da malattia e con figli a carico. Una di loro vedova e l’altra abbondonata in seguito alla sua malattia, hanno trovato il calore di una famiglia all’interno delle chiese avventiste di Cremona e Parma. Due storie piene di lacrime e di dolore. Due storie piene di amicizia e di aiuto. Due storie piene di speranza che aiutano a comprendere meglio le parole di Gesù in Matteo 25: “Ero ammalato, ero povero, ero straniero e mi avete accolto”. È il senso profondo del nostro essere figli di Dio.

“Sparirà con me ciò che trattengo. Ma ciò che avrò donato, resterà nelle mani di tutti” – R. Tagore

Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano Franco Evangelisti di Guerrino, pastore delle chiese avventiste di Cremona, Mantova, Parma.

Trento. L’associazione “Tabita” si prepara ad aiutare i senzatetto

Trento. L’associazione “Tabita” si prepara ad aiutare i senzatetto

HopeMedia Italia – In vista della stagione fredda, i volontari dell’associazione “Tabita” della chiesa cristiana avventista di Trento, hanno iniziato a raccogliere materiale per rifornire il magazzino di Corso Tre Novembre 120. Ne dà notizia giornaletrentino.it.

È gradito tutto ciò che può essere di conforto ai senzatetto – indumenti pesanti, scarpe, scarponi, zaini, ombrelli, giacche impermeabili, valigie, sacchi a pelo, coperte ed altro ancora – purché sia pulito e in buono stato.

Alex, dell’associazione Tabita, illustra il progetto: “Abbiamo iniziato la nostra collaborazione con la rete delle associazioni che operano tra i senzatetto, lo scorso inverno con ‘Vengo da te’, progetto che si è concluso a primavera. Noi raccogliamo il materiale e lo mettiamo a disposizione delle associazioni, alcune delle quali hanno le chiavi e per necessità possono accedere in modo indipendente al magazzino. Altro materiale lo distribuiamo direttamente, parte lo portiamo al Punto d’Incontro. Se resta qualcosa lo mandiamo in Romania, ma l’obiettivo è quello di aiutare i poveri trentini”.

Sono circa 35, in gran parte uomini, i senzatetto a Trento.

Il nome “Tabita” proviene dalla Bibbia. Era una donna molto conosciuta e apprezzata dalla comunità in cui viveva perché “faceva molte opere buone ed elemosine” (Atti:9:36). La donna si ammalò e morì, ma fu risuscitata dall’apostolo Pietro.
“Raffigura la rinascita” spiega Alex a giornaletrentino.it “il riscatto che dev’essere comunque l’obiettivo dei senza tetto che vogliono cambiare vita”.

I volontari delle diverse associazioni presenti sul territorio si alternano nei vari giorni della settimana per assicurare un servizio continuo ogni sera.
“Noi ci siamo sempre” precisa Alex “sia per rispondere all’emergenza che per aiutare chi seguiamo direttamente. In macchina ho materiale di prima necessità e se non dovesse bastare si torna in magazzino”. L’associazione offre anche un servizio di cambio delle coperte almeno una volta a settimana “che laviamo e riconsegniamo”.

Leggi l’intera notizia cliccando qui.

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