Lina Ferrara – Le piogge di questi giorni hanno causato alluvioni in buona parte dell’Emilia-Romagna. Ingrossati dall’acqua, fiumi e torrenti sono straripati, allagando le campagne e trasformando in corsi d’acqua le strade delle città. Purtroppo, si contano già nove vittime e circa ventimila sfollati.

Ieri, ho raggiunto al telefono i pastori delle chiese avventiste di Forlì e Cesena per sapere come stanno.

Forlì 
“A Forlì è un disastro, non si può né entrare né uscire” esordisce Giovanni Caccamo, pastore delle comunità avventiste di Bologna, Forlì e Modena “Ci sono alcune famiglie della chiesa che hanno subito allagamenti nelle loro proprietà”. 
Una signora della chiesa si è trasferita in tempo dalla figlia prima che la situazione precipitasse e l’acqua riempisse la sua abitazione fino al soffitto. 

“A parte queste notizie, ho difficoltà ad avere contatti con alcune famiglie a causa delle interruzioni dei servizi internet e telefonici, e quindi sono anche un po’ isolati. E naturalmente siamo anche preoccupati” afferma il pastore che abita a Bologna. 
“Vorrei andare a Forlì” aggiunge “ma al momento è impossibile. L’acqua ha invaso le carreggiate dell’autostrada, i caselli sono chiusi. Inoltre, ci sono strade interrotte a causa di frane e smottamenti. C’è anche una famiglia che risiede in collina e che è isolata, ma sta bene. La moglie rientra questa sera dalla Romania e non può arrivare fino a casa dal marito e dai figli, per cui si fermerà a Bologna da noi”.

Quando gli chiedo della casa di riposo “Casa Mia”, mi dice: “Grazie a Dio lì stanno bene. Quella zona è meno colpita e quindi c’è meno acqua. Hanno anche delle pompe aspiranti”.

Cesena 
La furia dell’acqua dovuta all’esondazione del fiume Savio ha invaso strade e case di Cesena. Il past. Roberto Iannò, che si occupa della chiesa avventista cesenate, racconta la situazione: “Le famiglie della chiesa non sono state particolarmente colpite. Una famiglia ha avuto un parziale allagamento del proprio garage, ma ormai è stato ripulito da acqua e fango. Un’altra famiglia ha avuto l’allagamento della propria cantina. In una situazione in collina, un membro di chiesa sta monitorando la situazione ma al momento è fuori pericolo. Per il resto, a parte tanta apprensione e preoccupazione per le situazioni che si vedono in giro, non abbiamo vissuto alcuna problematica”.

Aiuti dopo l’emergenza 
Gli chiedo “State già pensando al dopo alluvione e a come dare una mano a chi ne ha bisogno?”. 
“Un nostro anziano di chiesa, Giovanni Benini, ha già ricevuto mandato dal comitato di chiesa a prendere contatto con la Protezione civile, e altri organismi istituzionali, per presentare la disponibilità della chiesa avventista di Cesena a mettere a disposizione sia i nostri locali (in sinergia con l’ufficio nazionale di Adra) sia il nostro volontariato” risponde il past. Iannò.

Poi aggiunge: “Benini ha affermato che: ‘Il comune di Cesena ha inviato qualche ora fa una richiesta di collaborazione in alcuni ambiti ben precisi. Con l’assessore competente e la Protezione civile vi è già stato una consultazione. In riferimento a questa richiesta di intervento e ad altre forme di collaborazione che dai prossimi giorni potremmo realizzare: il comitato Adra, che questa sera [ieri, ndr] si incontra, vi aggiornerà. Vi informo già da ora che offriremo la nostra collaborazione in accordo con la Protezione civile di Cesena. Da domani offriremo dettagli più precisi. In ogni caso qualunque attività che svolgeremo sarà preceduta da una piccola formazione. Non andremo in ordine sparso ma qualunque attività sarà comunicata agli organismi preposti. Ad oggi ho già ricevuto diverse segnalazioni di persone che desiderano collaborare con Adra. Chi ritiene di voler offrire tempo ed energie può già comunicarmi in privato la propria disponibilità’”.

Preghiamo per la popolazione colpita, per le famiglie delle vittime e per i soccorritori, instancabili nel salvataggio delle persone.

Daremo ulteriori aggiornamenti nei prossimi giorni.

[Foto: Carabinieri]

 

 

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