NA - Notizie AvventisteFrancesco Zenzale –“Qui è la costanza dei santi” (Ap 14:12).
“Troppo spesso il senso di questa ultima parola è stato mal compreso. Il santo, nella Bibbia (in ebraico: qadosh) non ha nulla a che vedere con il bambino modello che ubbidisce sempre ai suoi genitori e non delude mai i suoi maestri. I santi sognati dal profeta sono l’incubo dei burocrati. Essi scuotono e disturbano l’ordine costituito. Essi camminano contro corrente. I santi degli ultimi tempi sono personalità indipendenti e rivoluzionarie. Essi sentono che la fine è vicina e forgiano se stessi al diapason del regno che viene dall’alto. Questo è il carattere che emerge dalla definizione di credente data dal testo apocalittico. Questi santi sono coloro che ‘osservano i comandamenti di Dio e la fede in Gesù’ (v. 12).

Contro la maggioranza che segue l’etica umana e terrena per ossequiare l’autorità di Babele, i santi sono una minoranza che vive nel timore di Dio, rimanendo fedele agli antichi comandamenti del Dio d’Israele e di Gesù. Contro la maggioranza che non crede se non in ciò che vede e confida solo nelle proprie opere, questi sopravvissuti di un tempo lontano, hanno conservato la fede in Gesù. Essi credono, nonostante le tenebre e il silenzio di Dio. Essi sperano nonostante le sconfitte e la croce.

Ma oltre questo ritratto che delinea le caratteristiche psicologiche del ‘santo’, la definizione che abbiamo letto fonda e conforta il cammino del credente. Attraverso i ‘comandamenti di Dio’ e ‘a fede in Gesù’, l’Apocalisse guarda ai due avvenimenti che hanno segnato il cammino della rivelazione di Dio, nella storia e nell’esistenza umana. Da una parte la Torah, la legge di Dio, dall’altra parte l’incarnazione e la morte di Gesù” (J. Doukhan, Il grido del cielo, p. 158).

Nella sua prima lettera Giovanni ribadisce questo insegnamento con le seguenti parole: “Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è nato da Dio; e chiunque ama colui che ha generato, ama anche chi è stato da lui generato. Da questo sappiamo che amiamo i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. Perché questo è l’amore di Dio: che osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi” (1 Gv 5:1-3).

Per saperne di più: assistenza@avventisti.it

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