Sintesi dei giorni 5 e 6.

Notizie Avventiste – Il quinto giorno del Consiglio annuale della Chiesa mondiale, il 10 ottobre, è proseguito con la presentazione e votazione di rapporti e progetti. Da notate il progetto “Reminded” a cura del Dipartimento dei Ministeri Avventisti per la promozione della Salute (Maps). Si tratta di una iniziativa online per far luce sulle problematiche della salute mentale e consentire agli utenti di affrontarle con padronanza e resilienza. Con il suo approccio multimediale, “Reminded” fornirà informazioni cruciali sui problemi di salute mentale tramite podcast, pagine di social media, cortometraggi, documentari, articoli e un programma online on-demand di formazione per facilitatori sul sito web, i social media e YouTube.
“Reminded è stato progettato per la missione… per portare conforto, speranza e guarigione” ha affermato Torben Bergland, direttore associato dei Maps a livello mondiale.
Per saperne di più visita il sito Reminded.

Unione di missioni in Sud Sudan 
In seguito al notevole aumento degli avventisti nel Sud Sudan, il Comitato esecutivo ha votato di dare lo status di Unione di missioni alle chiese avventiste del Paese. In questo modo ci saranno nuove risorse per promuovere le attività evangelistiche della denominazione nel territorio. In questo Paese africano, la Chiesa avventista era stata organizzata nel 2015, con 17.000 membri. Ora, nel 2023, gli avventisti sono 72.000.

Riorganizzata l’Unione delle Filippine del sud 
L’Unione avventista delle Filippine del sud è stata divisa in due entità separate: l’Unione delle Filippine sud-occidentali e l’Unione delle Filippine sud-orientali. La nuova organizzazione permetterà di dedicare più risorse per facilitare la crescita spirituale, missionaria e della leadership dei 767.709 membri di chiesa.

Sesto giorno di lavori

Nel sesto e ultimo giorno del Consiglio annuale 2023 della Chiesa avventista mondiale è stata evidenziata la missione nelle aree cosiddette post-cristiane. È stato anche presentato un aggiornamento sulle chiese online e sulle linee guida per la pastorale digitale.

il Centro studi secolari e postmoderni è in prima linea nel programma di Mission Refocus (Concentrarsi di nuovo sulla missione) ed è necessario per entrare in contatto con gruppi di persone altrimenti irraggiungibili. “Il problema è questo: ci assomigliano ma non pensano come noi e non si comportano come noi” ha affermato Kleber Gonçalves, direttore del Centro. Tra le sfide più significative, ha ricordato il relativismo, le scelte personali e la sfiducia verso ciò che è istituzione.

Il Centro sfrutta opportunità uniche per interessare le persone, come rispondere a problemi di salute e fornire assistenza sanitaria, concentrandosi sulla famiglia e sulla comunità, enfatizzando il messaggio del sabato e utilizzando il concetto di “terzo luogo”.

Chiese online 
Una commissione speciale, formata in consultazione con le Regioni mondiali della Chiesa per elaborare le sfide della pastorale digitale e creare linee guida per le comunità avventiste esclusivamente online, ha dichiarato in un aggiornamento che le chiese online sono incompatibili con la teologia avventista e che vanno incoraggiati gli incontri in presenza. Tuttavia, i dirigenti hanno ammesso di non saperne ancora abbastanza per prendere una decisione.

Quando le chiese hanno dovuto spostare temporaneamente le loro riunioni negli spazi digitali durante le chiusure dovute al Covid-19, la nuova tecnologia ha offerto sfide e opportunità. La commissione vuole bilanciare le opportunità con i problemi, man mano che il programma Mission Refocus si diffonde in tutta la denominazione.

“Costruire e mantenere il senso di fratellanza può essere molto difficile online” ha affermato Ramon Canals, segretario mondiale dell’Associazione pastorale. E ha parlato dei problemi che potrebbero sorgere in un ambiente ecclesiale esclusivamente online, come la cura pastorale, il battesimo, i ruoli di dirigenza e l’impegno.

Il mondo non è più lo stesso di dieci anni fa, ha detto Samuel Neves, direttore associato delle Comunicazioni della Chiesa mondiale. “Qual è l’impatto della tecnologia digitale sulla nostra missione, sulla nostra organizzazione, la struttura e le chiese locali?” ha chiesto.

“Dopo un’attenta ricerca e le conversazioni con decine di persone provenienti da quasi ogni Regione, non riusciamo a trovare spazio per le chiese che si riuniscano esclusivamente online” ha affermato Neves “Le persone hanno bisogno di incontrarsi a faccia a faccia. Se ci sono speranze di avere chiese che si riuniscano esclusivamente online, non possiamo ritenerlo possibile nella nostra teologia”.

Dopo aver considerato il modello ibrido (frequenza simultanea in presenza e online), la commissione ha concluso di non saperne ancora abbastanza sulla questione. Continueranno a parlarne con teologi, amministratori, pastori e dirigenti di chiesa, per cercare di elaborare delle linee guida.

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