In sintesi il giorno 2.

Notizie Avventiste – Il Consiglio annuale della Chiesa avventista mondiale ha iniziato i lavori amministrativei veri e propri il 6 ottobre. I delegati hanno ascoltato le presentazioni sul piano strategico “I Will Go” 2025-2030, sul cambiamento del logo di Adventist Review e sull’impegno per l’innovazione.

Sono state quindi svelate le proposte di strategia per il quinquennio 2025-2030, che saranno votate al Consiglio annuale del 2024. Ciascuna delle iniziative mondiali della Chiesa avventista verrà sviluppata per contribuire a raggiungere gli obiettivi del piano strategico.

Ultimo sondaggio
Il nuovo piano si basa su un recente sondaggio condotto tra i membri della chiesa globale. L’ultimo piano strategico, denominato “Io andrò”, tiene conto dei risultati della ricerca condotta dall’Ufficio archivi, statistiche e ricerca (Astr) della denominazione mondiale nel 2022 e nel 2023. Membri di chiesa, dipendenti delle istituzioni, dirigenti e i pastori sono stati tutti intervistati separatamente durante lo sviluppo del piano.

Dal sondaggio è emerso che diverse dottrine, come il dono della profezia e lo stato dei morti, non erano accettate in modo fermo come in passato. Inoltre, i dati relativi alla lettura della Bibbia, alla lettura dei libri dello Spirito di profezia e al culto familiare mostrano una curva in continua discesa.

“Abbiamo notato che l’accettazione di alcuni punti dottrinali fondamentali non è così alta come idealmente vorremmo” ha affermato David Trim, direttore di Astr “È davvero un peccato e siamo tutti d’accordo che c’è del lavoro da fare quando si tratta di punti chiave quali la creazione, il santuario, il dono della profezia e lo stato dei morti”.

Il nuovo piano strategico
Sebbene conservi ancora il nome “Io andrò”, il nuovo piano strategico presenta tante novità. Se il precedente era su missione, crescita spirituale, leadership e guida dello Spirito Santo, il nuovo piano sarà incentrato su comunione con Dio, identità in Cristo, unità attraverso lo Spirito Santo e missione per tutti. Contiene anche 21 obiettivi che stabiliscono i parametri per misurarne il successo. Inoltre, il piano strategico 2025-2030 è più semplice e facile da attuare a livello locale, rispetto ai precedenti.

“Stiamo pianificando il futuro, ma possiamo già da ora iniziare a rifocalizzarci sulla missione ” è il parere di Erton Köhler, segretario esecutivo di denominazione “Penso che abbiamo tutte le carte in regola per andare avanti con urgenza”.

D’accordo è Ted N.C. Wilson, presidente del Chiesa mondiale, che ha affermato: “Non ci resta molto tempo. Gesù verrà molto presto”.

Adventist Review, il marchio e nuovi progetti
Justin Kim, direttore di Adventist Review e Adventist World, ha aggiornato i delegati presenti al Consiglio annuale sulla situazione delle riviste e ha parlato dei progetti di modificare il brand di Adventist Review e di passare a una strategia che dia priorità al digitale (digital first).

La presentazione ha rivelato alcuni dei primi cambiamenti significativi all’Adventist Review da quando Kim ha assunto la direzione della pubblicazione più importante della Chiesa avventista.

Oltre a un sito web ridisegnato e all’identità del marchio, sono in lavorazione diverse nuove forme di programmazione digitale:
– La nuova programmazione digitale includerà “InReview”, pubblicato settimanalmente; “counterScript”, pubblicato mensilmente; e “Front Pew”, pubblicato trimestralmente.
– Riguardo al “counterScript” (controcopione), Kim ha detto: “Gli avventisti del settimo giorno sono chiamati ad essere controculturali. Ci sono copioni di consumismo, secolarismo e di tutte queste ideologie. Ma gli avventisti sono chiamati a sostenere il “counterScript” per eccellenza, che è la Scrittura stessa”.

Da notare che Adventist Review è una delle più antiche pubblicazioni religiose del Nord America; viene infatti stampata dal 1849. Ha anche subito diversi cambi di nome nel corso degli anni. In origine si chiamava “The Present Truth”, mentre l’attuale nome è in uso dal 1979.

Kim ha esposto tre principi che la rivista ha seguito nello sviluppo del nuovo marchio. “La storia informa il contesto, la missione rafforza l’identità e l’innovazione risolve le sfide” ha affermato “Non possiamo farlo da soli con il nostro staff di 20 persone, ma vogliamo collegarci con i dirigenti regionali e delle Unioni per unire insieme la Chiesa sul messaggio della Scrittura”.

Nella seconda giornata di lavori sono state presentati i 150 anni della missione avventista e i nuovi modi che i membri di chiesa hanno utilizzato per diffondere il messaggio dei tre angeli (di Apocalisse 14).

[Foto: Lucas Cardino/Adventist Media Exchange (CC BY 4.0). Fonte: Ann]

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