Il Cannocchiale (sesta puntata): in difesa di Pinocchio….prima che diventi un bravo bambino
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Redattore RVS Firenze
In questi giorni ricorre l’anniversario della nascita (24 novembre 1826) di Carlo Lorenzini, fiorentino, in arte Carlo Collodi.
È un’ottima occasione per celebrare, ancora una volta, il suo strepitoso, amabile, figliolo di penna, Pinocchio, le cui avventure tanto ci emozionano.
Il libro delle avventure di Pinocchio, d’altra parte, è il libro in italiano più venduto al mondo, tradotto in 240 lingue, a significare il fatto che Collodi tocca e fa risuonare le corde dell’anima universale.
Che vita straordinaria quella del burattino! Che avventure! Che emozioni e sentimenti!
Paura, trepidazioni, curiosità, spirito di scoperta, imbrogli, birichinate, bugie, malattie, generosità, amore…c’è di tutto in Pinocchio.
Dice bene Benedetto Croce: “ il legno di cui è intagliato Pinocchio è l’umanità “.
E i bambini come lui, quelli turbolenti, confusi sotto le proprie intemperanze, che non seguono le regole, che scappano e ritornano, che sono tristi o che amano l’avventura?
Il Cannocchiale cerca di guardare, di capire, di fare collegamenti….persino, come usa fare, fornisce nuovi punti di vista e consigli ai genitori, ai nonni, agli insegnanti, ai
politici responsabili…quale è la psicologia, la letteratura, l’antropologia, che non abbia uno sguardo curioso e appassionato sui bambini, sulle nuove generazioni?
I bambini non sono adulti potenziali, ma esseri del tutto diversi dai grandi.
Vanno guardati con occhio stupito come davanti a un fenomeno meraviglioso, irripetibile, come tutti i lettori, piccoli e grandi, seguono le avventure di Pinoccbio.
Il "Cannocchiale" è una rubrica radiofonica a cura dello psichiatra e psicoterapeuta Giovanni Varrasi, conduce in studio Claudio Coppini.