ChoirSingingVictor Hulbert/tedNews/Notizie Avventiste – È stato il più grande servizio religioso del sabato in tutto il mondo! 168 paesi hanno adorato Dio insieme, in un unico luogo! Decine di migliaia di avventisti, nonostante il caldo texano, hanno voluto essere presenti all’Alamodome.
Quando è iniziato il canto dell’assemblea, accompagnato dalle orchestre e dai cori conciunti delle università avventiste di Montemorelos e Washington, è stato impressionante, da brividi!

Anche l’offerta è un momento speciale, dedicato all’evangelizzazione dei giovani. Significativo, in un evento in cui i giovani delegati sono la minoranza. Anche se oggi sono ben rappresentati dagli scout Esploratori della Federazione avventista locale, che con abilità raccolgono le offerte, in qualunque valuta si sceglie di donarla.

I delegati sono stati felici di scoprire che G. T. Ng, segretario esecutivo appena confermato nel suo incarico, è stato scelto per predicare. Un uomo cordiale, con un grande senso dell’umorismo, che già il giorno prima era stato apprezzato per il rapporto di segretario della Conferenza Generale, incentrato sull’impegno e la missione. Il suo omologo presso la Divisione Transeuropea, Audrey Andersson, ha scherzato: “Insegna, ottiene l’attenzione delle persone con un po’ di umorismo, e poi le porta da dove sono a dove devono andare”.

È il 4 luglio, così il past. Ng ha invitato tutti i cittadini americani e i residenti permanenti presenti nell’auditorium ad alzarsi. Ha poi detto a coloro che non sono ma vorrebbero essere residenti: “Vi potrete alzare la prossima volta”.

SabbathSermonGTNg1Lasciando velocemente da parte il Giorno dell’Indipendenza, ha chiesto: “Chi sei?”. La sua risposta personale: “Sono G. T, Ng, un peccatore salvato per grazia”. Ha quindi affermato che come chiesa abbiamo forse bisogno di rispondere a questa domanda. Abbiamo anche bisogno di chiedere: “Sappiamo chi è Dio?”.

Cercando le risposte, ha guidato i presenti a concentrarsi su Daniele 12 e Apocalisse 10, e in particolare sul “figlio dell’uomo” che è ritratto in questi due capitoli. Ciò lo ha portato a scavare nella storia profetica e poi nella storia della chiesa avventista del settimo giorno, partendo dalla grande delusione del 1844, la formazione della chiesa e lo sviluppo della missione.

“Possiamo evidenziare l’imperativo della missione?”, ha chiesto. Citando Apocalisse 10:11, e in particolare i “popoli numerosi, nazioni, lingue e re”, ha ripetuto con entusiasmo: “Sì, dobbiamo profetizzare di nuovo”, mentre tiriamo fuori le statistiche che esprimono la gioia della missione avventista e la crescita di una chiesa di 18,5 milioni di membri in tutto il mondo.

Eppure, ci sono varie sfide nella missione. Senza specificare, il past. Ng ha sottolineato che dobbiamo essere concentrati e non farci distrarre da ciò che pensiamo siano questioni importanti, perché può succedere, in realtà, che “la chiesa curi un prurito fastidioso mentre il paziente muore di colera”.

E poi l’appello. “Viviamo in tempi straordinari”, ha affermato il predicatore, un mantra spesso ripetuto negli ultimi giorni. “In qualunque modo guardi il mondo, non c’è speranza. Viviamo in un mondo destinato alla distruzione. Dio ci chiede di impegnarci nella missione. Come fare?

La sua soluzione: “Invece di pregare per ‘io, me, me stesso’, abbiamo bisogno di pregare per le persone del nostro quartiere, per quelle che non conoscono Gesù”. Ha poi sottolineato che, al di là della preghiera, dobbiamo essere molto pratici e impegnare il nostro tempo e il nostro denaro nella missione.

E quale modo migliore per raggiungere l’apice di questa riflessione della splendida interpretazione dell’Hallelujah di Handel da parte di coro e orchestra? Un brano per rimanere in sintonia, per il resto di questo meraviglioso sabato, con l’appello alla missione, perché rimanga nei nostri cuori durante tutto il tempo che abbiamo davanti nella vita, fino al ritorno di Gesù.

 

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