150704TjeransenE_TET8358Tiziano Rimoldi – Il colpo d’occhio è sempre impressionante, ma stamattina l’Alamodome è pieno fino al secondo anello. Nel terzo anello non stiamo stretti, ma ci sono comunque diverse centinaia di persone.

Insieme ai 2.566 delegati provenienti da 168 paesi, in rappresentanza degli oltre 18 milioni di avventisti presenti nel mondo, oggi sono presenti molti dei rappresentanti delle istituzioni e dei servizi offerti dalla Chiesa avventista e dai Supporting Ministries e i fratelli e le sorelle provenienti dalla federazione locale e da quelle limitrofe.

150704TjeransenE_TET8386È il primo culto presieduto dai tre officers neo-eletti, che con la loro diversità mostrano il volto internazionale della Chiesa. Il presidente Wilson è un americano alto, con grandi mani, il segretario Ng è un asiatico snello con una splendente capigliatura d’argento, il tesoriere Prestol è un prestante latino-americano. Questo diversità è celebrata simpaticamente dal segretario Ng, che scherza sul colore della pelle dei partecipanti: “chi è bianco, giallo o nero, si alzi in piedi per favore” (applauso); “ora si alzi in piedi chi è di un colore che si trova tra il bianco, il giallo e il nero” (applauso e risate). In altre parole, siamo qui da tutto il mondo, il colore non conta. Peccato che nessuna donna sia tra i celebranti di questo sabato mattina particolare. Al di là del tema della consacrazione, non credo che nessuno possa negare la rilevanza e la dedizione delle donne avventiste nella Chiesa. Oltre ad essere più del 50% dei membri, in molti luoghi del mondo sono le sorelle avventiste a portare avanti la testimonianza del Vangelo e ad assicurare la cura pastorale, per non parlare del lavoro svolto nelle chiese locali nell’anzianato, nel diaconato e nei vari dipartimenti. Non mancano neppure alla Conferenza Generale sorelle di grandi capacità, come il vice-presidente Ella Simmons o la direttrice dell’Educazione, Lisa Beardsley-Hardy.

150705Shaffer_55A4909Ogni nazione sembra avere adottato un suo stile. I rappresentanti della Papua Nuova Guinea sono inappuntabili nei loro completi blu con camicia bianca, mentre alcuni fratelli e sorelle africani vestono i loro abiti tradizionali. I fratelli samoani portano giacche e cravatte, ma al posto dei pantaloni indossano dei gonnellini.

Dopo aver ascoltato cori e brani musicali particolarmente suggestivi e con una qualità davvero eccellente, inizia la predicazione.

Il sermone è affidato al fr. Ng, noto non solo per la sua competenza e consacrazione, ma anche per il suo humor. E infatti il sermone inizia con alcune battute e storie che focalizzano l’attenzione dei presenti. Poi il tono si fa serio. Il fr. Ng ripercorre con grandi pennellate i brani di Daniele e dell’Apocalisse su cui i milleriti prima, e gli avventisti dopo, hanno concentrato la loro attenzione. La nascita e lo sviluppo del movimento avventista sono letti alla luce delle profezie bibliche.

La Chiesa avventista è diventata una chiesa missionaria per restare fedele al vangelo e alla sua chiamata ad essere un movimento profetico. Il rinnovamento di questo impegno è una priorità per il tempo che ci sta davanti. In questo sta l’identità e la missione particolare della Chiesa avventista.

150704Zeh_ZEH3951Mentre nell’Alamodome echeggiano ancora le note del coro dell’Alleluyah di Haendel, il pastore Lowell Cooper, vice-presidente della Conferenza Generale, pronuncia la benedizione finale.

E’ tempo ormai di lasciare l’aria condizionata “aggressiva” dell’Alamodome, per ritornare alla canicola esterna.

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