Tamás Ócsai, President; Róbert Csizmadia, Secretary; Renáta Zolyomi, Treasurer
Tamás Ócsai, President; Róbert Csizmadia, Secretary; Renáta Zolyomi, Treasurer

Adventist Review /G.Cupertino – Durante i lavori di apertura dell’Assemblea della Conferenza Generale a San Antonio i delegati  hanno accolto una delegazione speciale dei dirigenti di un gruppo separatista di avventisti in Ungheria: il Kerak. Il gruppo è rimasto separato dalla chiesa madre per 40 anni.

Raafat Kamal, presidente della Divisione Trans-Europea (TED), ha presentato la delegazione affermando che “Dio ha benedetto il processo” eha portato alla riunificazione dei credenti avventisti in Ungheria. Kamal ha invitato i delegati ad “accogliere questi fratelli e sorelle calorosamente.”

La scissione si era verificata nel 1975 per la protesta di diversi pastori e laici che si opponevano alla collaborazione della Chiesa avventista con il Consiglio di Chiese Libere, un organismo istituito dallo stato durante l’era comunista, che avrebbe dovuto rappresentare gli interessi comuni delle piccole denominazioni protestanti ungheresi.

Il 23 aprile, Tamás Ócsai, presidente dell’Unione ungherese, ha sottoscritto un documento intitolato “Dichiarazione comune sul superamento di problemi del passato e per costruire un futuro comune” con János Cserbik, leader del Kerak.

“Abbiamo vissuto momenti difficili e sofferto molti conflitti”, ha detto. “La Chiesa oggi ci ha accolto a braccia aperte, e noi incontriamo nuovi fratelli e sorelle tutti i giorni. Sono grato a Dio perché Egli ha reso possibile questa guarigione.”

Bodolai, il segretario di Kerak, ha detto di sentirsi sollevato.

Nel corso dell’ultimo anno i leader della Chiesa avventista e quelli del Kerak si sono incontrati quasi ogni settimana per arrivare all’accordo.

La Chiesa avventista in Ungheria conta 4.629 membri per 104 chiese, mentre Kerak conta circa 1.800 membri, secondo i suoi leader.

Dopo la firma del documento 600 fratelli e sorelle sono tornati ad essere membri della Chiesa avventista ungherese. Si prevede che altri seguiranno.

In precedenza erano stati fatti molteplici tentativi nel corso degli ultimi quaranta anni per tentare di riconciliare le differenze tra i due gruppi. Il percorso che si è concluso lo scorso aprile ed è iniziato a Parigi quattro anni fa.

Benjamin D. Schoun, vice presidente generale della Chiesa avventista a livello mondiale, che ha avuto un ruolo chiave nel portare le due parti verso la riconciliazione, ha commentato: “È un fatto storico. Una testimonianza del valore del metodo biblico per la riconciliazione e della disponibilità da parte di entrambe le parti a andare verso l’altro.”

Raafat Kamal, presidente della Divisione Trans-Europea, ha dichiarato: “Ringrazio il Signore perché nella sua grazia ha portato entrambe le comunità ai piedi della croce, dove Cristo, il perdono, la guarigione e l’amore hanno preso il sopravvento nelle menti e nei cuori.  Negli ultimi quattro anni, abbiamo assistito ad espressioni genuine di riconciliazione da parte dei membri e dei dirigenti di entrambe le parti”, ha proseguito. “Il ritorno di Cristo è prossimo ed è Lui che sta unendo i credenti avventisti in Ungheria perché possano concentrarsi sulla missione in questi ultimi tempi diventando essere sale e luce per il loro paese.”

Il Presidente Ted Wilson ha concluso questa cerimonia commovente pregando affinché lo spirito di riconciliazione di cui siamo stati testimoni in Ungheria possa essere vissuto in tutto il mondo.

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