Giovanni Fantoni – Da bambino vissi alcuni anni in campagna, in una casa colonica. Un giorno mi permisero di giocare a lungo con un bell’agnellino. Lo ricordo ancora… Ma il giorno dopo, doveva essere Pasqua, mi diedero da mangiare della carne. Poi mi dissero che era l’agnellino con cui avevo giocato. Ne soffrii tanto… Anni dopo, a mio figlio mentre eravamo ospiti da amici capitò la stessa cosa con un piccione. Rammento i lacrimoni che gli rigarono il viso… Erano buoni amici, care persone, ospitali. Ma lui aveva giocato con quel volatile, se ne era preso cura per un’oretta, quella mattina, e gli si era affezionato. La scelta di diventare vegetariani è personale, non può essere imposta; ha però dei risvolti positivi come il rispetto per gli animali e il creato, maggiore tutela delle risorse del pianeta e certamente una salute migliore. La Bibbia dice che al principio l’alimentazione prevista per il genere umano era vegetaliana. Vero è che Gesù non era totalmente vegetariano; ma ora sarebbe tempo di tornare a esserlo. Pasqua vuol dire risurrezione, quindi rispetto per la vita! Allora, buona Pasqua a tutti.

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