“Il meglio del Buongiorno” del 14 maggio 2021

“Il meglio del Buongiorno” del 14 maggio 2021


Nel "meglio del Buongiorno" del 14 maggio, in diretta con l'Edicola RVS, Claudio Coppini e Roberto Vacca riflettono con i loro ospiti su dei temi di attualità prendendo spunto da alcuni articoli apparsi sui quotidiani di oggi. Sono intervenuti il pastore valdese Pawel Gajewski, il professor Giacomo Mangiaracina, presidente dell'Agenzia Nazionale per la Prevenzione, il pastore avventista Saverio Scuccimarri, decano della Facoltà avventista di teologia, il pastore Peter Ciaccio, dell' "Associazione Protestante Cinema Roberto Sbaffi" e lo psichiatra Giovanni Varrasi.

Tra i temi toccati: Israele apre il fronte e truppe di terra sparano su Gaza, secondo MSF "si potevano evitare 2000 morti in mare", grazie ai vaccini l'immunità  funziona, ieri "overshoot day" e una sola Terra non basta più, l'ultimo lavoro di Woody Allen tra disincanto e ricerca di senso. In conclusione la notizia in agrodolce di Giovanni Varrasi.

*Nella foto un'immagine di una recente protesta a Strasburgo contro le politiche anti-immigrazione attuata dagli Stati che compongono l'Unione Europea.

Riflettiamo insieme (7 maggio 2021)

Riflettiamo insieme (7 maggio 2021)


In questa puntata di Riflettiamo insieme dedicata all'attualità Claudio Coppini e Roberto Vacca hanno intervistato il pastore evangelico Pawel Gajewski, il professor Giacomo Mangiaracina, presidente dell'Agenzia Nazionale per la Prevenzione, Vannino Chiti, già presidente della Regione Toscana, Ministro e vice-presidente del Senato, e lo psichiatra Giovanni Varrasi.

Tra i temi toccati: gli USA dicono sì alla liberalizzazione dei brevetti sui vaccini ma l'Europa si divide, Silvia – rapita e convertita all'Islam – un anno dopo, "disfida dei crostacei" sulla Manica, la guardia costiera libica spara a un peschereccio italiano, ancora veleni nella Magistratura, l'impegno civile (di alcuni) che va ben oltre di quanto ci si aspetta.

Riflettiamo insieme (29 aprile 2021)

Riflettiamo insieme (29 aprile 2021)


In questo numero di Riflettiamo insieme dedicato all'attualità, vi proponiamo quattro interventi su argomenti diversi: l'assessore del Comune di Firenze Alessandro Martini commenta la notizia della cattura e della prossima estradizione in Italia di alcuni terroristi degli "anni di piombo" che da decenni hanno trovato protezione in Francia; il dottor Bruno Rimoldi, medico di Medicina Generale a Campi Bisenzio (FI) riflette sul momento molto delicato che stiamo vivendo nella lotta contro la pandemia; Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto illustra brevemente il corso di formazione "dialoghi sulle mafie" promosso dalla Facoltà avventista di teologia di Firenze, con docenti, magistrati, cronisti e con la Fondazione Caponnetto;  lo psichiatra Giovanni Varrasi infine ci propone una notizia "agrodolce" sui temi della difesa dell'ambiente.

Buongiorno con l’Edicola RVS del 14 aprile 2021

Buongiorno con l’Edicola RVS del 14 aprile 2021


In questo numero Claudio Coppini e Roberto Vacca riflettono con i loro ospiti su dei temi di attualità prendendo spunto da alcuni articoli apparsi sui quotidiani di oggi. Sono intervenuti il dottor Federico Gelli, presidente della Fondazione Italia in Salute, lo psichiatra Giovanni Varrasi e il pastore avventista Michele Abiusi.

Tra i temi toccati: la nuova frenata dei vaccini, domani i risultati di un'indagine della Fondazione Italia in Salute su Covid e italiani, le conseguenze pesanti della pandemia sugli adolescenti, il Milan firma un manifesto contro l'odio sociale, "con te vendevo acqua a Lagos" dice il giocatore del Napoli Victor Osimhen a una ragazza disabile rintracciata con i social network, "non siamo fatti per la morte".

*Nella foto il giocatore del Napoli Victor Osimhen

Buongiorno con l’Edicola RVS del 25 marzo 2021

Buongiorno con l’Edicola RVS del 25 marzo 2021


In questo numero Claudio Coppini e Roberto Vacca commentano con i loro ospiti dei temi di attualità prendendo spunto da alcuni articoli apparsi sui quotidiani di oggi. Sono intervenuti il pastore evangelico Raffaele Volpe, il dottor Bruno Rimoldi, medico di Medicina Generale a Campi Bisenzio (FI) e lo psichiatra Giovanni Varrasi.

Tra i temi toccati: il Dante Day, la campagna contro il brevetto sui vaccini, il caso Danimarca e la "visione del mondo" dei partiti, gli anziani trascurati e il dilemma della visibilità politica a scapito dell'efficienza, l'addio di Prandelli e l'ombra "cresciuta dentro".

Buongiorno con l’Edicola RVS del 3 marzo 2021

Buongiorno con l’Edicola RVS del 3 marzo 2021


In questo numero Claudio Coppini e Roberto Vacca commentano con i loro ospiti alcuni articoli apparsi sui quotidiani di oggi. Sono intervenuti Marko Hromis, esponente del PD umbro e membro della chiesa avventista di Perugia, lo psichiatra Giovanni Varrasi, e il pastore avventista Michele Abiusi.

Tra i temi toccati: la difficile fase di chiarimento all'interno del PD, scuole di nuovo a rischio chiusura a causa della pandemia, il caso del terrorista pentito.

IL CANNOCCHIALE 10 La vita è un viaggio (seconda parte)

IL CANNOCCHIALE 10 La vita è un viaggio (seconda parte)


Siamo giunti all'ultima puntata,  della rubrica IL CANNOCCHIALE, un ciclo di 10 trasmissioni curate dal dottor Gianni Varrasi (il nostro psicoterapeuta; psichiatra, poeta). Questa puntata completa il tema: "La vita è  un viaggio" da cui siamo partiti nella trasmissione precedente.

Il percorso scelto da Varrasi con a fianco il suo "sherpa" e conduttore, Claudio Coppini si snoda in tre tappe, con l'ausilio di alcuni aforismi coniati da uomini illustri dell'umanità che ci aiutano a continuare il viaggio della vita. Il tutto miscelato con brevi pause di riflessione, due canzoni e una poesia.

 

Gli aforismi                               

Lao Tse…Il viaggio di mille miglia comincia sempre con un passo ( mi sembra un incoraggiamento)                                

Voltaire… È ben difficile, in geografia come in morale, capire il mondo senza uscire da casa propria ( contro le pigrizie, il feticcio della comodità)                                     

Kafka…i sentieri si costruiscono via via, viaggiando (curiosità , desiderio di conoscenza, impronta umana)    

Ungaretti…la meta è partire.        Slteinbeck… le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone  (viaggiando si cambia)                          

Proust… il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi ( poesia “ bastano quegli sguardi)

Rushdie.. i viaggi sono legati al superamento delle frontiere, ma per frontiere dobbiamo intendere anche le frontiere della mente ( le resistenze al cambiamento ben studiate dalla psicoanalisi)                                          

Pessoa…i viaggi sono i viaggiatori. Quello che vediamo non è quello che vediamo ma quello che siamo ( è impresa dolorosa vedere alla fine chi siamo)

Poesia “ final match” di Gianni Varrasi

Un'ultima riflessione finale..

IL CANNOCCHIALE 09 La vita è un viaggio – prima parte

IL CANNOCCHIALE 09 La vita è un viaggio – prima parte


Il ciclo di trasmissioni de “IL CANNOCCHIALE"volge al termine.
L’ultimo paesaggio che il dottor Varrasi ( il nostro psicoterapeuta psichiatra e poeta) intende mostrare, mettere a fuoco, dall’alto di una collinetta spelacchiata conquistata da una arrampicata durata non una mattinata ma una intera vita, (queste espressioni sono sue) è quello della pianura solcata da mille sentieri e quello delle montagne imbiancate, scure, sullo sfondo, che sembrano impenetrabili, lontane, poco accessibili.
È il percorso di un viaggio possibile.
Nelle ultime due puntate (questa e la prossima), IL CANNOCCHIALE sostiene che “la vita è un viaggio”.
Varrasi, nel corso della trasmissione, risale all’etimologia della parola viaggio, legata sia alla “via” da percorrere che al “viatico” da portare con sè, come dicevano gli antichi romani.
Il viaggio, sostiene il Cannocchiale, è sempre esterno, lungo un percorso geografico ben definito, ma sopratutto mentale, lungo un sentiero di emozioni, di scelte, di visioni, che costituiscono alla fine l’identità profonda di una persona. Questa volta per il conduttore, Claudio Coppini, non sarà  facile stare al passo del suo interlocutore, diventato improvvisamente compagno di viaggio che compagno di viaggio!
Il dottor Varrasi procede elencando e commentando alcune tappe significative del viaggio: la terra da calcare, da sentire come parte di sé, le avventure private e pubbliche durante il percorso, le energie, le fatiche, gli Altri che si incontrano qua e là, spiragli di calore e di bellezza se sei fortunato e, infine, uno sguardo nuovo, un po’ meno opaco, più ampio ( i paraocchi si sono lacerati e strappati via via metro dopo metro, fatica dopo fatica, zuffa dopo zuffa, abbraccio dopo abbraccio), più addestrato a vedere e a comprendere e non uso solo a guardare.
La riflessione “ cannocchialesca” è accompagnata da due poesie scritte da Gianni, quasi due canzoncine che il viaggiatore mormora, canticchia, quando si sente solo, per darsi coraggio e farsi compagnia.

Non perdete la prossima puntata, la seconda parte: "La vita è  un viaggio" con la quale per il.momento si conclude la rubrica IL CANNOCCHIALE o forse fa una pausa….vedremo ci aspetta ancora strada da fare.

Il Cannocchiale (ottava puntata). Sotto i colpi del caso: Manuel Bortuzzo

Il Cannocchiale (ottava puntata). Sotto i colpi del caso: Manuel Bortuzzo


In questa ottava puntata de IL CANNOCHIALE, Gianni Varrasi, il nostro psicoterapeuta e poeta, prende spunto insieme al conduttore Claudio Coppini da un grave fatto di cronaca per affrontare il tema del "caso".
Sono le 2 e 23 della notte tra il 2 e 3 febbraio del 2019, a Roma.
Manuel Bortuzzo, un giovane sportivo, e la sua fidanzata, escono da un pub per tornare a casa.  Ridono, giocano, si amano, aspettano la mattina dopo per continuare a ridere, a giocare, ad amarsi. L’ultima canzone che hanno sentito è “ i migliori anni della nostra vita”, brano di Renato Zero.
All’improvviso gli si avvicinano due malviventi, che esplodono un colpo di pistola nella sua direzione. È un tragico errore, uno scambio di persona.
Manuel è colpito, stramazza sul marciapiede. Il proiettile lede il midollo spinale, Manuel resta paralizzato.
La storia, in altri casi, si fermerebbe qui. Il tremendo colpo del Caso farebbe finire una vita, le sue speranze, gli obiettivi, persino la voglia di vivere. Buio, rabbia e rassegnazione sarebbero la nuova colonna vertebrale del ragazzo.
Per Manuel non è così.
Il Cannocchiale, riprendendo alcune interviste di Manuel e alcuni spunti dal suo libro “Ricominciare”, cerca di spiegare cosa è successo nella mente del giovane e della sua famiglia.
Il Cannocchiale cerca di orientarsi anche nel labirinto del Caso, della Fortuna, della vita.
Ancora una volta prova a mettere a fuoco alcuni strumenti dell’umanità, utilizza questo drammatico fatto di cronaca per trarne nuove prospettive, diversi orientamenti, buoni insegnamenti.
Il dottor Varrasi commenta e sviluppa i significati di cinque o sei parole o brevi frasi tratte da pensieri di Manuel:
….un filo di speranza, lui dice,  un sorriso che uso quasi sempre, l’amore di tutti i giorni, quello di mio padre, le trasformazioni che sono stato costretto a realizzare, tirar fuori il meglio di me non credevo di avere…
Ognuna di queste parole e significati traccia un nuovo sentiero da percorrere…
Una puntata drammatica e densa di speranze, che descrive dolore e ferite e, in contemporanea, si emoziona a storie di uomini e di eroi.

Grazie Manuel, grazie papà  di Manuel, il mondo non ha bisogno di gente che dispensa opinioni,  ma di persone come voi che parlano attraverso il loro esempio.

Il Cannocchiale (settima puntata): Rino, c’è sempre una seconda occasione

Il Cannocchiale (settima puntata): Rino, c’è sempre una seconda occasione


Cari amici, che seguite tutti i lunedi alle 11.35 in diretta la rubrica, IL CANNOCCHIALE o scaricate il podcast dal sito innanzitutto volevamo ringraziarvi per i numerosi messaggi che ci sono arrivati per la trasmissione precedente, su Pinocchio e i bambini. Siete stati tutti molto cari e affettuosi e ci avete commosso. 

Per la puntata odierna, come sempre Claudio Coppini nella sua veste di conduttore anticipa il tema, che ha a che fare con la seconda occasione. Tutti abbiamo nella vita una seconda occasione per riprendersi, per rifarci, trovare la nostra strada. Lo facciamo attraverso la lettura di un racconto scritto da  Giovanni Varrasi, il nostro psicoterapeuta-poeta (a dirla tutta anche psichiatra) che sarà  letto da Roberto Vacca. Varrasi suggerisce un'interessante riflessione. Avanzando nel sentiero della vita, " mi sono convinto dice il dottore che l’esistenza fornisca seconde occasioni, nel senso che quello che anni prima hai fatto male, che non ti è piaciuto, non è arrivato o ti è andato male, può, per motivi precisi, avere un andamento più favorevole.
Il racconto dedicato a Rino si esercita su questo tema. Durante la puntata, il Cannocchiale cerca di individuare gli elementi che possono determinare nella vita una eventuale seconda occasione: maggiore linearità di comportamento, fiducia negli altri, dare il meglio di sé, alleggerire il peso di paure, timori, chiusure.
Claudio e Roberto arricchiscono lo sguardo con osservazioni, domande e risposte.

Qui puoi leggere il racconto di Giovanni Varrasi.

Il Cannocchiale (sesta puntata): in difesa di Pinocchio….prima che diventi un bravo bambino

Il Cannocchiale (sesta puntata): in difesa di Pinocchio….prima che diventi un bravo bambino


In questi giorni ricorre l’anniversario della nascita (24 novembre 1826) di Carlo Lorenzini, fiorentino, in arte Carlo Collodi.
È un’ottima occasione per celebrare, ancora una volta, il suo strepitoso, amabile, figliolo di penna, Pinocchio, le cui avventure tanto ci emozionano.
Il libro delle avventure di Pinocchio, d’altra parte, è il libro in italiano più venduto al mondo, tradotto in 240 lingue, a significare il fatto che Collodi tocca e fa risuonare le corde dell’anima universale.
Che vita straordinaria quella del burattino! Che avventure! Che emozioni e sentimenti!
Paura, trepidazioni, curiosità, spirito di scoperta, imbrogli, birichinate, bugie, malattie, generosità, amore…c’è di tutto in Pinocchio.
Dice bene Benedetto Croce: “ il legno di cui è intagliato Pinocchio è l’umanità “.
E i bambini come lui, quelli turbolenti, confusi sotto le proprie intemperanze, che non seguono le regole, che scappano e ritornano, che sono tristi o che amano l’avventura?
Il Cannocchiale cerca di guardare, di capire, di fare collegamenti….persino, come usa fare, fornisce nuovi punti di vista e consigli ai genitori, ai nonni, agli insegnanti, ai
politici responsabili…quale è la psicologia, la letteratura, l’antropologia, che non abbia uno sguardo curioso e appassionato sui bambini, sulle nuove generazioni?
I bambini non sono adulti potenziali, ma esseri del tutto diversi dai grandi.
Vanno guardati con occhio stupito come davanti a un fenomeno meraviglioso, irripetibile, come tutti i lettori, piccoli e grandi, seguono le avventure di Pinoccbio.

Il "Cannocchiale" è una rubrica radiofonica a cura dello psichiatra e psicoterapeuta Giovanni Varrasi, conduce in studio Claudio Coppini.
 

IL CANNOCCHIALE 05: Emergenza Covid. E le altre patologie gravi?

IL CANNOCCHIALE 05: Emergenza Covid. E le altre patologie gravi?


Il Cannocchiale vede (come si fa a non vederlo?) tutta l'enorme e giusta attenzione mediatica rivolta alla pandemia di Covid.
Tutti noi ascoltiamo con interesse giornaliero (quasi orario) le statistiche, le preoccupazioni, le indifferenze, i drammatici casi umani, sia delle persone guarite che, purtroppo, dei familiari di persone decedute, quasi sempre da sole.
Le televisioni dedicano uno spazio molto grande, pressoché totale, a queste notizie e hanno ragione, per le implicazioni mediche, organizzative, sociali, economiche, del fenomeno.

Ma il Cannocchiale si chiede: e gli altri pazienti, quelli gravi, gli oncologici, i cardiopatici, i nefrologici, quelli che hanno bisogno di cure urgenti, di ripetuti esami istologici e radiologici, di elettrocardiogrammi, di Tac, di risonanze magnetiche, di diagnosi in evoluzione, di dialisi, di sale chirurgiche, persino di rianimazione, come sono considerati dal Sistema Sanitario Nazionale?
Dalla stampa e dalla tv sappiamo pochissimo, troppo poco. Anzi, nella maggioranza dei casi, non se ne parla affatto.
Ci devono dare più informazioni, devono ascoltare e portare all’attenzione pubblica i pazienti gravi non Covid.
Parlino anche gli oncologi, i cardiologi, i nefrologi , i  direttori generali delle ASL, i professori dell’istituto nazionale di Sanità.
Il Cannocchiale si interroga sul perché di tutto questo.
Il dottor Varrasi individua almeno due gruppi di ragioni:
– forse la molla principale del funzionamento e dell’ascolto delle tv è quello di recepire e suscitare emozioni di massa e la pandemia mondiale, è ovvio dirlo, si presta a questo tipo di comunicazione.
– forse il Sistema teme implicazioni economiche, politiche e i disordini di piazza, paventata conseguenza delle restrizioni sociali dovute al Virus, più di quelle di altre malattie non pandemiche, relegate a una dimensione privata e familiare.

Una modesta proposta del Cannocchiale alle televisioni e ai giornali:
lasciate pure lo schermo intero al tremendo Covid-virus, ma realizzate un riquadro dove tutta la popolazione sia informata sui posti letto, sui livelli diagnostici, sulle cure specialistiche medico-chirurgiche rivolte agli altri pazienti gravi.
Anche loro soffrono fisicamente e mentalmente, anche loro sperano e vogliono cure, attenzioni specialistiche, e un’organizzazione sanitaria che li aiuti a guarire.

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