L’usura cresce insieme alla pandemia. E anche il racket

L’usura cresce insieme alla pandemia. E anche il racket


Durante il lockdown ma, più in generale, in questo periodo in cui il virus strozza la società e l’economia, l’usura è l’unico reato in aumento esponenziale. Tanti commercianti e tante famiglie che soffrono serie difficoltà, nel momento in cui trovano chiuse le porte delle banche, sono costretti ad aprire le proprie, di porte, agli usurai. E i malviventi fanno presto, con interessi anche del 50%, ad impossessarsi dei beni residui, della vita e della dignità delle persone. E anche il racket, in questo periodo pandemico, cresce. Ma le vittime possono uscirne, possono riprendere a respirare: la parola chiave è “denunciare”. Si aprirà un graduale cammino di rinascita grazie ai fondi messi a disposizione dalle Istituzioni dello Stato, e grazie all’assistenza e al supporto delle Associazioni di settore.

Mario Calvagno e Carmen Zammataro ne parlano con l’avv. Luigi Ciatti, Presidente dellAmbulatorio Antiusura Onlus, Vicepresidente della Fai (Federazione antiracket italiana) e del Centro studi per la legalità finanziaria.

 

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Le parabole, racconti senza tempo per conoscere le verità divine #3

Le parabole, racconti senza tempo per conoscere le verità divine #3


Il grano e la zizzania sono al centro della parabola di Matteo 13.36-43. Gesù dice che il campo è il mondo. Ci viene offerto in una visione dualistica, di contrasto fra il bene e il male. Inoltre la realtà dell’uomo è contraddittoria. Fondamentale è il tema del giudizio: alla fine la zizzania verrà separata dal buon grano e verrà bruciata, distrutta. Perché il giudizio spaventa o, comunque, erige a volte una barriera nei confronti di Dio? Che cosa dobbiamo fare noi fino a quando il Signore entrerà in scena col giudizio finale? Qual è il nostro compito in un mondo in cui bene e male si intersecano e spesso anche si sovrappongono?

La parabola del grano e della zizzania pone ancora una questione: sembrerebbe voler dire che nel mondo ci sono figli della luce e figli delle tenebre, che c’è chi ha la fortuna di essere nato grano, e chi ha la sfortuna di nascere zizzania, o anche che c’è chi è seme di Dio, e chi è seme del diavolo. Parrebbe quasi di trovarsi davanti a un destino già tracciato, o, in altre parole, ad una predestinazione dell’uomo. Ma è proprio così? Da chi dipende il risultato finale del giudizio?

Intervista di Mario Calvagno e Carmen Zammataro al pastore Saverio Scuccimarri, professore e decano della Facoltà Avventista di Teologia e responsabile della redazione religiosa della Casa editrice ADV.

 

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Varianti. Contagi in aumento e zone a colori

Varianti. Contagi in aumento e zone a colori


Situazione pandemica di allarme quella segnalata in Italia da operatori della Sanità che a partire dai medici, stanno pagando un prezzo molto alto in termini di vite umane ma anche in termini di logoramento psicofisico, sia per la mancanza di personale ma anche per l’eccezionalità di quanto sta accadendo a causa delle varianti che si stanno diffondendo in tutte le fasce d’età. Come nascono e perché alcune varianti riescono a diffondersi più rapidamente del virus di base? I vaccini possono riuscire a contrastarle? Si fa avanti la proposta, supportata da alcuni dati scientifici, di somministrare una dose unica di quei vaccini che da protocollo ne prevedevano due, ritenendo che possa risultare ugualmente efficace. Gli assembramenti sconsiderati, spalla a spalla, e poi le risse, la scarsa considerazione delle misure preventive da parte di troppi cittadini rischiano di accelerare la terza ondata facendo entrare in fascia rossa anche le regioni che finora avevano un numero di contatti limitati con il virus. La situazione risulta essere abbastanza complessa.

Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano il prof. Giacomo Mangiaracina, medico chirurgo, specializzato in Igiene, Medicina Preventiva e Salute Pubblica, presidente dell’Agenzia Nazionale per la Prevenzione.

 

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“Il lavoro nobilita l’uomo”, ma, nel mondo, rende schiavi i bambini!

“Il lavoro nobilita l’uomo”, ma, nel mondo, rende schiavi i bambini!


“Nel mondo ci sono ancora oggi 152 milioni di bambini vittime di lavoro minorile. Metà di essi, 73 milioni, sono costretti in attività di lavoro pericolose che mettono a rischio la salute, la sicurezza e il loro sviluppo morale. Sono vittime di sfruttamento sessuale, lavorativo o accattonaggio forzato. Un fenomeno che rimane largamente sommerso, presente nei Paesi più avanzati, come l’Italia”, (repubblica.it del 1 marzo 2021).

E proprio nel nostro Paese, nonostante il lavoro minorile sia vietato da oltre cinquanta anni, si è mantenuto costantemente nel tempo, e addirittura c’è il rischio che aumenti ancora vista la crisi economica creata in questo ultimo anno dalla pandemia. I dati dell'Ispettorato nazionale del lavoro riguardano le sanzioni per la violazione della legge (243 nel 2019), ma, quando si parla di lavoro minorile, la parola chiave è “sommerso”.

Le stime del numero dei minori occupati illegalmente parlano di almeno 340.000 fra ragazze e ragazzi al di sotto dei 16 anni. Lavorano nei bar o nei ristoranti, nelle campagne o nei cantieri, come baby sitter o altro. Qual è il messaggio che gli adulti stanno tramandando ai giovani? Quale eredità stanno ricevendo i figli di questa società malata e in difficoltà? Quale speranza hanno davanti?

La Bibbia è chiara: “Ascolta, popolo mio, il mio insegnamento; porgete orecchio alle parole della mia bocca! Io aprirò la mia bocca per esprimere parabole, esporrò i misteri dei tempi antichi. Quel che abbiamo udito e conosciuto, e che i nostri padri ci hanno raccontato, non lo nasconderemo ai loro figli; diremo alla generazione futura le lodi del SIGNORE, la sua potenza e le meraviglie che egli ha operate. Egli stabilì una testimonianza in Giacobbe, istituì una legge in Israele e ordinò ai nostri padri di farle conoscere ai loro figli, perché fossero note alla generazione futura, ai figli che sarebbero nati. Questi le avrebbero così raccontate ai loro figli, perché ponessero in Dio la loro speranza e non dimenticassero le opere di Dio, ma osservassero i suoi comandamenti” (Salmo 78:1-7).

Intervista di Mario Calvagno al pastore avventista Daniele Benini.

 

 

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Le parabole, racconti senza tempo per conoscere le verità divine #2

Le parabole, racconti senza tempo per conoscere le verità divine #2


Fra le parabole di Gesù più note c’è sicuramente quella del seminatore. “Il seminatore uscì a seminare” riporta l’evangelista Matteo. Il seminatore è attivo, si dà da fare. Nella spiegazione di Gesù rappresenta Dio; per estensione, potrebbe rappresentare la chiesa che deve servire, non asservire, l’umanità. Per esempio, una chiesa la cui organizzazione si irrigidisce e si appesantisce, al punto che gran parte delle proprie risorse economiche ed umane servono a mantenere se stessa, anziché essere impiegate al servizio verso il prossimo, è una chiesa che contrasta con l’idea di un Gesù che viene per servire e non per essere servito. Il seme, la parola di Dio, cade su quattro terreni diversi, che lo accolgono in un certo modo o lo respingono del tutto. Quanto ancora dobbiamo scendere in profondità per comprendere appieno questo meraviglioso racconto?

Intervista di Mario Calvagno e Carmen Zammataro al pastore Saverio Scuccimarri, professore e decano della Facoltà Avventista di Teologia e responsabile della redazione religiosa della Casa editrice ADV.

 

 

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Il Messaggero Avventista – Marzo 2021

Il Messaggero Avventista – Marzo 2021


Interessanti spunti di riflessione nel numero di marzo 2021 della rivista “Il Messaggero Avventista”, completamente dedicato al FPE – Forum Permanente per l’Evangelizzazione che quest’anno ha avuto lo slogan: «La parola ai giovani. Evangelizzare i giovani e lasciarsi dai giovani interrogare».

Ne commentiamo alcuni articoli a partire dall’editoriale del direttore dal titolo “«Parlino le donne…» – Festa della Donna (8 marzo) – Giornata mondiale per la Sindrome di Down (21 marzo)”. Due tematiche veramente importanti che l’autore ha legato particolarmente ai giovani.

Nella rubrica “Una parola per oggi” troviamo “Stelle o lampare? – Sapersi orientare nella società della distrazione di massa”. Continua il percorso attraverso il Salmo 119 con il versetto 9 che riconduce al tema del MA di questo mese. In che modo le lampare contendono la funzione delle stelle, per seguire la metafora del titolo?

Nella sezione “Il mondo della Bibbia”, l’articolo “Da genitori a figli – La continuità della promessa”. In che modo viene vista qui la genealogia del patriarca Abramo?

E ancora “Creatori di comunità – Si può essere veri cristiani anche senza essere parte della chiesa?”. Si tratta di due fenomeni preoccupanti: la “spiritualità senza chiesa” e la “spiritualità nomadica”.

Intervista di Mario Calvagno e Carmen Zammataro al pastore emerito Francesco Mosca, direttore de “Il Messaggero Avventista”, vice-presidente della Federazione delle Amicizie Ebraico-Cristiane.

 

Foto: copertina Il Messaggero Avventista marzo 2021

 

Covid-19, senza Natura nessun futuro. “ReNatureItaly” proposta alle Istituzioni

Covid-19, senza Natura nessun futuro. “ReNatureItaly” proposta alle Istituzioni


Salute, rigenerazione, restauro, ritorno alla natura. Questi i punti cardine della campagna "ReNature Italy – Rigeneriamo la Natura d’Italia" lanciata dal WWF in occasione della decade proposta dall’ONU sulla restoration degli ambienti naturali. Gli ecosistemi naturali sono cruciali per il nostro benessere e le nostre vite e bisogna fare il possibile per ridare spazio alla natura, ricostruendo quello che abbiamo distrutto. Il recovery fund ci potrà traghettare fuori dalla crisi in maniera duratura solo se affrontiamo le radici dei problemi che stiamo vivendo, tra cui la distruzione della natura gioca un ruolo prominente. Capitale naturale, biodiversità, servizi degli ecosistemi, devono entrare nei fatti e concretamente nei fondi per la ripresa e la resilienza. Protezione, connessione, ristoro e ritorno in natura costituiscono le parole chiave per guidare le scelte istituzionali e anche quelle di ciascun cittadino.

Mario Calvagno e Carme Zammataro intervistano Marco Galaverni, Direttore Scientifico WWF Italia.

 

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Gli annoiati dall’immensa ricchezza e gli affamati dall’immane…nte povertà. La Bibbia quantomai attuale!

Gli annoiati dall’immensa ricchezza e gli affamati dall’immane…nte povertà. La Bibbia quantomai attuale!


Prendiamo spunto dall’”Amaca” di Michele Serra del 21 febbraio 2021 su repubblica.it dal titolo: “Sulla Terra ci si annoia”. Serra scrive che il fisco “ha perduto ogni velleità di funzionare come calmiere delle disuguaglianze. (Nell'America di Roosevelt l'aliquota fiscale sui redditi alti superava l'80 per cento; con Reagan è scesa sotto il 30)”. E quindi i ricchi incrementano sempre più le loro sostanze, mentre chi è povero, o ha comunque poco denaro, cerca di sopravvivere alle continue difficoltà.

E Serra continua: “Così capita che anche Jeff Bezos, come il gemello diverso Elon Musk, non sapendo più che fare della sua stratosferica ricchezza, si dedichi” ai voli spaziali, e questo “sottintende che qui sulla Terra rimane ben poco di interessante da fare”. Fermo restando, però, che a volte, come nell’antichità, i ricchi fondano le loro fortune sullo sfruttamento dei poveri e dei deboli. Ora come allora la ricchezza di uno può nutrirsi dell’impoverimento continuo dei tanti.

La Bibbia ne parla sotto due aspetti, cioè l’attualità “antica” (la cronaca del tempo in cui fu scritta) e la profezia riguardante gli “ultimi giorni”: “A voi ora, o ricchi! Piangete e urlate per le calamità che stanno per venirvi addosso! Le vostre ricchezze sono marcite e le vostre vesti sono tarlate. Il vostro oro e il vostro argento sono arrugginiti, e la loro ruggine sarà una testimonianza contro di voi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori negli ultimi giorni. Ecco, il salario da voi frodato ai lavoratori che hanno mietuto i vostri campi grida; e le grida di quelli che hanno mietuto sono giunte agli orecchi del Signore degli eserciti. Sulla terra siete vissuti sfarzosamente e nelle baldorie sfrenate; avete impinguato i vostri cuori in tempo di strage. Avete condannato, avete ucciso il giusto. Egli non vi oppone resistenza (Giacomo 5:1-6).

Intervista di Mario Calvagno al pastore avventista Daniele Benini.

 

 

 

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Le parabole, racconti senza tempo per conoscere le verità divine #1

Le parabole, racconti senza tempo per conoscere le verità divine #1


Inizia con questa introduzione generale un itinerario fra le parabole riportate da Matteo nel suo Vangelo. Qual è il motivo per cui Gesù sceglie di insegnare al popolo attraverso parabole? Perché i temi trattati sono riferiti prevalentemente alla natura e ai mestieri? Questo genere di racconto nasce con Gesù o proviene dalla tradizione ebraica? Nelle parabole, oggetti di uso comune e situazioni di vita ordinaria si trasformano in strumenti efficaci per apprendere e mettere in pratica gli insegnamenti del nostro Creatore.

Intervista di Mario Calvagno e Carmen Zammataro al pastore Saverio Scuccimarri,  professore e decano della Facoltà Avventista di Teologia e responsabile della redazione religiosa della Casa editrice ADV.

 

 

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Le varianti e il virus. Il punto con l’Istituto Superiore di Sanità

Le varianti e il virus. Il punto con l’Istituto Superiore di Sanità


Una nuova variante del Coronavirus, per la prima volta in Italia, è stata scoperta a Napoli. Della stessa finora sono stati individuati soltanto 32 casi in Gran Bretagna, e pochi casi anche in Nigeria, Danimarca e Stati Uniti. Nelle scorse settimane, lo sappiamo tutti, si è parlato di diverse altre varianti, con la variante inglese che sembra essere molto attiva e presente anche in Italia, con quattro comuni in zona rossa in Lombardia. E poi la variante brasiliana e la sudafricana.

I virus, in particolare quelli a Rna come i coronavirus, evolvono continuamente attraverso mutazioni del loro genoma. La maggior parte delle mutazioni non ha un impatto significativo. Qualcuna invece può dare al virus Sars-CoV-2 alcune caratteristiche come ad esempio un vantaggio selettivo rispetto alle altre attraverso una maggiore trasmissibilità, una maggiore patogenicità con forme più severe di malattia o la possibilità di aggirare l’immunità precedentemente acquisita da un individuo o per infezione naturale o per vaccinazione. In questi casi diventano motivo di preoccupazione, e devono essere monitorate con attenzione.

Quali sono le procedure con le quali l’ISS effettua il monitoraggio per scoprire varianti del coronavirus?

Come si possono contrastare efficacemente?

Intervista di Mario Calvagno e Carmen Zammataro alla dott.ssa Paola Stefanelli, Primo Ricercatore presso il Dipartimento Malattie Infettive, Istituto Superiore di Sanità.

 

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Covid-19. Pazienti cardiovascolari a rischio per mancanza di diagnosi e cura

Covid-19. Pazienti cardiovascolari a rischio per mancanza di diagnosi e cura


Situazione allarmante quella descritta dalla Società Italiana di Angiologia e Patologia Vascolare-SIAPAV a carico dei pazienti con malattie cardiovascolari a causa delle conseguenze del blocco sanitario avvenuto durante il lockdown e all’attuale drammatica riduzione delle prestazioni di diagnosi e cura. Queste malattie hanno una diffusione amplissima nella popolazione e rappresentano la prima causa di morte (oltre il 30% secondo OECD Health Statistics 2020), con percentuali più alte anche di quelle delle malattie oncologiche. Fare prevenzione, intervenire subito in ambito diagnostico e sul versante terapeutico, può contribuire a salvare molte vite. Inoltre i pazienti con patologie cardiovascolari hanno un rischio di mortalità superiore se contraggono il virus. Devono perciò essere necessariamente resi consapevoli di tutte le misure di sicurezza applicate negli ospedali e che è estremamente più rischioso rimanere a casa che recarsi in ospedale per prendersi cura di una malattia vascolare. Un accesso alle cure più omogeneo sul territorio, un migliore utilizzo delle risorse umane e tecnologiche, secondo SIAPAV,  rappresenta un forte guadagno per la salute dei pazienti.

Intervista di Mario Calvagno e Carmen Zammataro al dott. Guido Arpaia, Responsabile Unità operativa complessa di medicina interna, Ospedale di Carate Brianza, Presidente della SIAPAV, Società Italiana di Angiologia e Patologia Vascolare.

 

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17 febbraio. Manifesto della comunicazione non ostile –  Un impegno di responsabilità condivisa

17 febbraio. Manifesto della comunicazione non ostile – Un impegno di responsabilità condivisa


Sono passati quattro anni da quel 17 febbraio, giornata della prima presentazione del Manifesto della comunicazione non ostile. Una carta che elenca dieci princìpi utili a migliorare lo stile e il comportamento di chi sta in Rete. Un impegno di responsabilità condivisa declinato per diversi ambiti. Siamo ormai sempre più abituati, purtroppo, agli haters, che, approfittando dell’anonimato in rete, utilizzano nei confronti degli altri parole aggressive, (ostili, appunto) e insulti per umiliare e creare scompiglio. Il Manifesto vuole perciò favorire comportamenti rispettosi e civili e rendere la Rete un luogo accogliente e sicuro per tutti. Quest'anno il 17 febbraio, durante la festa della community di Parole O_Stili, vengono aperti “i regali” ovvero si raccontano quelle iniziative, progetti e attività da svolgere durante il corso dell’anno grazie al sostegno di politica, aziende, pubblica amministrazione, scuole, associazioni e di quanti vorranno contribuire a rendere concretamente fruibili i valori e gli obiettivi dei principi della comunicazione non ostile. Perché una festa? Per restituire ancora una volta esperienze e conoscenze, così da rafforzare la consapevolezza che “virtuale è reale”. Come si può vincere la battaglia per far comprendere i giusti comportamenti? Le parole hanno un peso e un valore.

Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano  Rosy Russo, Presidente e fondatrice dell’associazione no-profit Parole O_Stili.

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