Le stelle del cuore 121: “Operazione di polizia a Firenze contro la prostituzione forzata”

Le stelle del cuore 121: “Operazione di polizia a Firenze contro la prostituzione forzata”


Vasta operazione della polizia di Stato giovedi’ mattina per stroncare un giro di prostituzione a Firenze. Gli agenti della squadra mobile hanno arrestato otto persone, tutte albanesi, accusate di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Le lucciole, tutte connazionali degli sfruttatori, venivano fatte prostituire in strada, zona Novoli, alla periferia Nord di Firenze. (…) Al vertice dell’organizzazione c’era un uomo, 37 anni, albanese, che gestiva tutto da un carcere in Albania, dove si trova detenuto per tentato omicidio. Il gruppo controllava in particolare due vie di Novoli, via Forlanini e via Pellas, alla immediata periferia nord della citta’. Le lucciole che non ne facevano parte e che tentavano di esercitare nella zona venivano aggredite e allontanate. In alcuni casi gli altri sfruttatori pagavano un canone all’organizzazione, circa 300 euro al mese, per permettere alle loro protette di lavorare in zona. I clienti venivano agganciati in strada. I rapporti, il cui costo variava dai 30 ai 100 euro, avvenivano in auto o in alcuni appartamenti di via Pellas, affittati dagli sfruttatori. Numerosi nell’ultimo periodo gli esposti presentati dai residenti, per segnalare un via vai sospetto nei loro condomini. Le prostitute, tutte albanesi di età compresa tra i 20 e i 30 anni, erano controllate a vista dagli sfruttatori, che arrivavano anche ad arrampicarsi sugli alberi per controllare il numero di clienti raccolto da ciascuna nell’arco della serata. (da un articolo di Matteo Leoni pubblicato su “Il Corriere fiorentino” del 20 ottobre 2016)
Una vicenda di sfruttamento simile alle tante che troviamo in molte altre parti d’Italia. E proprio per questo (e per la vicinanza dei luoghi alla sede della RVS di Firenze) ne abbiamo parlato con Adelina, nata in Albania, anche lei, anni fa, rapita e costretta a prostituirsi in alcune citta’ italiane. Fino al momento in cui ha trovato la forza e il coraggio di ribellarsi, ma con poche prospettive per un futuro sicuro nel nostro Paese.

Le stelle del cuore 120: “il pasticcio dei servizi anti-tratta”

Le stelle del cuore 120: “il pasticcio dei servizi anti-tratta”


Distribuiscono preservativi e informazioni. Le accompagnano negli ambulatori. E quando le prostitute decidono di ribellarsi ai loro aguzzini le accolgono in «case di fuga». E’ il servizio anti-tratta messo in piedi da enti locali e onlus italiane che da quindici anni e’ adottato e copiato in tutta Europa. Dal primo settembre rischia pero’ un’interruzione. La causa scatenante un bando del dipartimento pari opportunita’ guidato dal ministro Maria Elena Boschi che cerca di mettere ordine tra le competenze e fondi a pioggia.

Con una spada di Damocle: le ragazze che vorranno sottrarsi alla rete criminale che le obbliga a prostituirsi rischiano di non trovare nessuno disposto ad aiutarle in  Sardegna, Basilicata, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e in alcune zone della Sicilia Orientale.

Le associazioni e le onlus di questi territori sono state escluse dal bando del governo che ha stanziato 13 milioni e premia quindici realta’ della lista, tra cui Regioni che si fanno capofila dei progetti e singole associazioni.

Per tutta risposta gli «esclusi» hanno alzato la voce: «Tutti gli enti finanziati hanno avuto riconosciuto il massimo del budget richiesto. Non si poteva finanziare solo una quota, come negli anni scorsi, e cosi’ ricavare risorse anche per gli altri progetti? In questo modo si poteva dare continuita’ a tutti, senza dover chiudere dei servizi attivi da anni e che nessuno rilevera’».

E poi puntano il dito contro i nuovi criteri di valutazione «inadeguati» e il premio a progetti senza tenere minimamente conto della storia e dell’esperienza maturata dagli enti attuatori nel passato. Come per un qualsiasi bando «basta scrivere un bel progetto per essere finanziati?» si chiedono.

Inizia cosi’ un servizio del settimanale L’Espresso del 31 agosto 2016 su una questione che rischia di far chiudere diversi servizi anti-tratta. Abbiamo chiesto un parere a Alberto Mossino del Progetto integrazione accoglienza migranti (Piam) di Asti, intervistato da Adelina e Roberto Vacca.

Le stelle del cuore 119: “Vi chiedo perdono per i cristiani che hanno abusato di voi”

Le stelle del cuore 119: “Vi chiedo perdono per i cristiani che hanno abusato di voi”


Papa Francesco questo pomeriggio e’ uscito a sorpresa dal Vaticano per andare a incontrare venti ragazze salvate dalla prostituzione dalla Comunita’ Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi. L’incontro ha luogo a Roma, in un appartamento privato nella zona di Pietralata (…) E’ stata una vera sorpresa per le venti ragazze che aprendo la porta dell’appartamento, tutto si aspettavano tranne che vedere papa Francesco. Il Papa si e’ intrattenuto per oltre un’ora con tanta affabilita’, ascoltando le tristi esperienze di queste ragazze e le ha incoraggiate a guardare avanti con tanta fiducia (…) Ha poi chiesto perdono per le ingiustizie subite dalle ragazze. “Oggi a tutti voi io chiedo perdono per tutti i cristiani, i cattolici che hanno abusato di voi e anche perdono da parte mia di non aver pregato tanto per voi e per questa schiavitu’ ” (da Repubblica del 12 agosto 2016).
In questo numero di “Le stelle del cuore”, Adelina e Roberto Vacca prendono spunto dalla recente visita del Papa alle venti ragazze salvate dalla prostituzione, per riflettere con Roberto Gerali sulla triste situazione di oltre 120 mila ragazze costrette alla prostituzione nel nostro paese,  un numero di schiave simile alla popolazione di una cittadina italiana di medie dimensioni. Roberto Gerali e’ responsabile del servizio anti-tratta per la Toscana dell’associazione Comunita’ Papa Giovanni XXIII

Le stelle del cuore 118: “Un ex cliente spiega agli uomini perche’ quelle donne sono schiave”

Le stelle del cuore 118: “Un ex cliente spiega agli uomini perche’ quelle donne sono schiave”


Claudio Magnabosco, 65 anni, ha creato la prima rete composta da ex clienti di prostitute in Italia. Era il 2000, e poco tempo prima aveva incontrato la donna che poi avrebbe sposato: Isoke Aikpitanyi, ragazza nigeriana vittima della tratta e costretta a prostituirsi. Insieme hanno fondato l’associazione “Le ragazze di Benin City” dal nome della citta’ natale di Isoke, e dopo un lungo periodo ad Aosta si sono spostati a Genova dove continuano l’impegno per le donne prigioniere del mercato sessuale: “Non chiamatela prostituzione perche’ è schiavitu’”, afferma Magnabosco, intervistato da Adelina e da Roberto Vacca.

Le stelle del cuore 116: “La violenza non e’ un destino”

Le stelle del cuore 116: “La violenza non e’ un destino”


In questa puntata, Roberto Vacca e Adelina intervistano Giulia Nanni, dell’ “Associazione Rising, Pari in Genere” di Roma. Sono vari i campi di azione di quasta associazione, dall’aiuto alla genitorialita’ fino alla protezione delle donne vittime di violenza domestica

Le stelle del cuore 115: “I centri anti-violenza”

Le stelle del cuore 115: “I centri anti-violenza”


In questa puntata, Roberto Vacca e Adelina intervistano Lucia Ferilli, del centro anti-violenza “Associazione Amica Donna” di Montepulciano (Siena). Con Lucia parliamo del suo lavoro, ma anche piu’ in generale dei centri anti-violenza, dei risultati conseguiti, dei loro obiettivi, ma anche delle grandi difficolta’ che incontrano nel loro lavoro di difesa delle donne piu’ vulnerabili, a causa delle scarse attenzioni da parte dello Stato

Le stelle del cuore 114: “Intervista a una donna scampata al femminicidio”

Le stelle del cuore 114: “Intervista a una donna scampata al femminicidio”


In questa puntata, Roberto Vacca e Adelina intervistano Alessandra, una donna che qualche anno fa avrebbe potuto essere facilmente l’ennesima vittima del cosiddetto “femminicidio”. Ecco cosa scriveva nel febbraio del 2009 sul suo dramma la Gazzetta di Padova:
Insegue l’ex moglie: nell’auto tanica di benzina e accetta. Arrestato. Dopo 4 anni di persecuzioni alla compagna che lo aveva lasciato. Due denunce non lo avevano convinto a desistere.
Minacciava e picchiava l’ex moglie. Lo hanno fermato solo le manette. E’ stato bloccato mentre seguiva in auto la ex, nel bagagliaio aveva una tanica di benzina e un’accetta. E tutto porta a pensare che l’uomo stesse mettendo in pratica la vendetta meditata da tempo. In carcere e’ finito un operaio padovano di 49 anni, che fino al 2005 viveva con la famiglia, con due figli (uno e’ minorenne). Le liti violente con la compagna sono cominciate quattro anni fa, quando lei ha espresso la volonta’ di volerlo lasciare e di chiedere la separazione. Sono state subito botte; per due volte la donna lo ha anche denunciato, tra un via vai dei carabinieri, avvisati ogni volta dai vicini impauriti dalle urla che arrivavano dalla loro casa. Un giudice aveva finito con l’intimare all’operaio di non avvicinarsi piu’ all’ormai ex moglie, anche per cercare di tutelare i figli, uno dei quali e’ oggi ospite di una comunita’ di recupero. Si e’ andati avanti fino allo scorso 20 gennaio, quando l’uomo ha cominciato a seguire l’ex moglie, con intendimenti non proprio bonari, come poi ha confermato il sequestro della tanica di benzina e dell’accetta.

A distanza di alcuni anni dal tentato omicidio abbiamo chiesto ad Alessandra come e’ cambiata la sua situazione e cosa si sente di dire alle tante donne che oggi possono diventare le nuove vittime di un fenomeno che non accenna a diminuire

Le stelle del cuore 113: “Non arrendersi mai”

Le stelle del cuore 113: “Non arrendersi mai”


In questa puntata, Roberto Vacca e Adelina intervistano in diretta Antonella Penati, presidente dell’associazione “Federico nel cuore”,  sul dramma della violenza maschile perpetrata nei confronti della donna e dei figli (Federico, figlio di Antonella, e’ stato barbaramente ucciso dal padre all’interno di un ufficio dell’ASL). Il dramma di Antonella e’ diventato lo stimolo per la fondazione di un’associazione che lotta affinche’ episodi del genere non possano piu’ accadere. Segue l’intervento della giornalista Marina Terragni, che si batte contro la mercificazione della donna, contro l’ipotesi dei quartieri a luce rossa – un’ipotesi auspicata da varie forze politiche –   e respingendo come degradante l’ipotesi dell’utero in affitto

Amsterdam, le vetrine del Quartiere a luci rosse

Le stelle del cuore 112: “Quando le donne lottano insieme”

Le stelle del cuore 112: “Quando le donne lottano insieme”


In questa puntata, Roberto Vacca e Adelina intervistano Stefania Cantatore, del coordinamento nazionale dell’UDI, Unione Donne in Italia.
L’UDI e’ un’associazione di donne di promozione politica, sociale e culturale, senza fini di lucro. E’ presente e diffusa su tutto il territorio italiano fin dal 1944. Molte sono le battaglie portate avanti dalle donne dell’UDI: le lotte per la pace, il lavoro, gli asili nido, le scuole d’infanzia, il divorzio, il diritto di famiglia, i consultori, l’aborto, la legge contro la violenza sessuale.
Oggi come ieri rimane pero’ drammatica la mercificazione della donna attraverso lo sfruttamento della prostituzione, il maltrattamento in famiglia o addirittura il cosiddetto “femminicidio”, che ribadisce una sorta di diritto di proprieta’ da parte dell’uomo nei confronti della donna, un diritto da esercitare anche con la violenza

A Roma, il 7 ottobre 2015 dalle ore 10 alle ore 18, nella Sala Aldo Moro della Camera è stato ricordato il 70° anniversario della fondazione dell’UDI, con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati e della Struttura di missione per gli anniversari di interesse nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Hanno inviato messaggi il Presidente del Senato Pietro Grasso e la Vicepresidente del Senato Valeria Fedeli.  Ha partecipato la Presidente della Camera Laura Boldrini.

Le stelle del cuore 111: “Io non ti compro”

Le stelle del cuore 111: “Io non ti compro”


In questa puntata, Roberto Vacca e Adelina intervistano Vito Mariella, dell’associazione Micaela Onlus.

Micaela Onlus e’ un’associazione impegnata nel campo dell’aiuto e dell’educazione di donne immigrate vittime di tratta e grave sfruttamento,  donne in prostituzione, consumatrici di sostanze psicotrope, sottoposte a provvedimenti alternativi alla detenzione.

Le stelle del cuore 110: “Il sangue limpido del mare”

Le stelle del cuore 110: “Il sangue limpido del mare”


E’ importante sensibilizzare l’opinione pubblica sul drammatico fenomeno della prostituzione forzata, che si lega a quello piu’ generale della tratta di esseri umani e spesso al business dell’immigrazione clandestina. E’ possibile farlo con inchieste giornalistiche ma anche attraverso la creazione artistica.  In questa puntata, Roberto Vacca e Adelina intervistano Paolo Scatragli, autore del racconto “Il sangue limpido del mare”, che e’ stato  utilizzato anche per una pièce teatrale diretta e interpretata da Stefania Mule’.

“Il sangue limpido del mare”, il cui format e’ firmato dall’Associazione Culturale immaginARTE, e’ uno spettacolo che unisce più linguaggi artistici in un unico respiro: da quello letterario, cinematografico, teatrale, musicale nel quale viene affrontato l’attuale tema dell’immigrazione ma anche delle discriminazioni e degli stereotipi di genere attraverso il racconto di una giovane donna che parte dall’Africa per scappare dalla guerra, lasciando gli unici affetti che le sono rimasti: una bambola di pezza ed un cucciolo. Si imbarca in un “viaggio della disperazione”, col sogno di tornare ma anche col sogno di trovare una nuova vita; durante il viaggio teme il mostro del mare delle leggende, Scilla, e realizza che forse e’ molto piu’ di una leggenda, solo che non era come lo immaginava.

Giunta a terra viene incantata da chi le promette un futuro luminoso, ma man mano che procede vede i suoi compagni in semi-schiavitu’, i suoi sogni sbriciolarsi. Le stelle diventano di pietra e “la terra promessa non e’ piu’ ne’ terra ne’ promessa”, e si ritrova infine nella schiavitu’ della prostituzione.

L’attrice Stefania Mule’, Presidente di immaginARTE

Le stelle del cuore 109: “Il gruppo Abele in aiuto alle vittime della prostituzione”

Le stelle del cuore 109: “Il gruppo Abele in aiuto alle vittime della prostituzione”


«Il nostro approccio e’ soprattutto sanitario – precisa Mirta Da Pra del Gruppo Abele – facciamo informazione sulla prevenzione. Questo perche’ il 73% dei clienti chiede rapporti non protetti». Da Pra spiega che negli ultimi anni in Piemonte, a causa di alcune ordinanze comunali che si sono preoccupate di salvaguardare il pubblico decoro e di garantire alla politica un ritorno d’immagine, la prostituzione nei luoghi chiusi è passata dal 30% al 70%. Cosa che rende molto piu’ difficile per le associazioni intercettare le ragazze. A Torino il fenomeno riguarda cinesi e sudamericane. In strada restano nigeriane e ragazze dell’Est (da un articolo di Roberta Cordisco su La Stampa del 15-02-2016).

In questa puntata, Roberto Vacca e Adelina intervistano Mirta Da Pra, del “Gruppo Abele”

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