Roma Lungotevere. Giovani e servizio al prossimo

Roma Lungotevere. Giovani e servizio al prossimo

Corina Veres – Da ottobre del 2022, i giovani e i Compagnon (ragazzi dai 16 ai 21 anni) della chiesa avventista di Roma Lungotevere collaborano con l’associazione “Probono” che si occupa di distribuire cibo ai senzatetto presso la stazione Tiburtina della capitale. I ragazzi confezionano pacchetti con alimenti di prima necessità grazie alla generosità della chiesa locale e di alcuni forni di Ostia che contribuiscono donando pizze, panini e altro.

“Aiuta chi ha più bisogno” è il motto dei giovani che si sentono parte di questo progetto e li vede sempre più uniti in questa missione. La premura rivolta al servizio del prossimo e l’impegno dedito in questo progetto ricordano il significato delle parole dell’apostolo Paolo: “Perché, fratelli, voi siete stati chiamati a libertà; soltanto non fate della libertà un’occasione per vivere secondo la carne, ma per mezzo dell’amore servite gli uni agli altri; poiché tutta la legge è adempiuta in quest’unica parola: ‘Ama il tuo prossimo come te stesso’” (Galati 5:13-14).

 

 [Foto: Corina Veres]

Restaura giocattoli per i bambini vulnerabili

Restaura giocattoli per i bambini vulnerabili

L’attività preferita di Jandira, volontaria dell’associazione Azione solidale avventista (Asa) in Brasile, ha reso felici 200 bambini a Natale.

Notizie Avventiste – Un orsacchiotto di peluche sporco e lacerato, una bambola con il vestito strappato e i capelli arruffati, è questo lo stato dei giocattoli usati che di solito arrivano a casa di Jandira de Quadros, 65 anni, per essere rimessi a nuovo. La donna vive a Fazenda Rio Grande, nell’area metropolitana di Curitiba, in Brasile. La stanza della sua abitazione sembra un vero e proprio ospedale dei balocchi. Quest’anno, oltre a restaurare più di 300 oggetti, ha realizzato anche berretti, coperte e vestiti per neonati, da donare alle persone bisognose.

“Ho cominciato realizzando le bambole. Compravo le teste e le attaccavo. La prima volta ne ho fatte quasi 150, ma poi ho iniziato a ricevere donazioni di giocattoli usati che non erano in buone condizioni; quindi, li ho rimessi a nuovo” ricorda Jandira.

Lo scorso dicembre, prima delle festività, Jandira ha inviato 200 di questi giocattoli e 200 pacchetti di caramelle all’associazione Azione solidale avventista (Asa), dove opera anche come volontaria. Secondo Elvira de Oliveira, direttrice Asa presso la chiesa avventista centrale della città, il lavoro di volontariato era già qualcosa in cui Jandira era impegnata prima di diventare avventista e si è intensificato ancora di più dopo il suo battesimo.

Jandira fa parte di un gruppo di circa 26 persone che operano tutto l’anno per i bisognosi. “La mia vita” afferma “è molto impegnata, ma sono così felice di fare questo lavoro e vedere i sorrisi dei bambini”.

Oltre alla consegna di giocattoli per i bambini, circa 40 famiglie hanno ricevuto anche dei cesti natalizi contenenti panettoni, biscotti, latte condensato e altre golosità, e beni di prima necessità, senza dimenticare i prodotti per l’igiene e la pulizia. Tutto questo per rendere le festività natalizie ancora più speciali.

[Foto: Jandira de Quadros. Fonte: Adventist News Network

Imparare, afferrarsi e cercare nuove opportunità di apprendimento

Imparare, afferrarsi e cercare nuove opportunità di apprendimento


Tutto si può imparare nella vita e, possiamo anche cambiare quello che non si fa' bene; l'importanza di prendersi cura di sé stessi per stare bene anche con gli altri.

Agenzia umanitaria e Chiesa avventista continuano le attività di aiuto in Ucraina

Agenzia umanitaria e Chiesa avventista continuano le attività di aiuto in Ucraina

Rvs ha intervistato il responsabile di Adventist World Radio.

Notizie Avventiste – Nove mesi sono trascorsi dall’inizio del conflitto in Ucraina. Ogni giorno i media ci aggiornano sulla situazione della guerra e sulle condizioni dei civili nel Paese. Intanto la Chiesa avventista e le altre denominazioni cristiane si spendono per aiutare chi è in difficoltà, con i pastori che rischiano per questo la vita, sapendo che non esistono nazionalità e razze, ma che siamo tutti figli di Dio. E questo è forse il messaggio più eversivo che si possa dare in tempo di guerra, e non è un caso che le chiese si riempiono di gente mai vista prima.

Varie sedi nazionali dell’agenzia umanitaria avventista Adra sono impegnate nelle attività di assistenza alla popolazione, in particolare con l’arrivo dell’inverno, un aiuto fondamentale.

L’arrivo del freddo “complica una situazione già difficile per le persone che sono rimaste nelle zone di guerra e per coloro che si sono rifugiati in zone più sicure dell’Ucraina” afferma Adra Repubblica Ceca sui social media.

Adra Repubblica Ceca, insieme con Adra Ucraina e Adra International, è impegnata negli interventi per l’emergenza freddo, occupandosi del riscaldamento nelle case e di riparare finestre e porte. Il progetto è rivolto a 1.540 persone (530 famiglie) nelle zone intorno a Kiev. “Continueremo a fornire aiuti materiali e altri aiuti umanitari secondo i bisogni” aggiunge Adra Repubblica Ceca.

Radio Rvs ha intervistato Vasili Makarchuk, di nazionalità ucraina, responsabile di Adventist World Radio (Awr) per la zona europea. Awr è il network radiofonico mondiale avventista a cui è affiliato anche il circuito radiofonico italiano Rvs.

Makarchuk parla della condizione dei suoi familiari in Ucraina, ma anche delle tante persone che soffrono sotto i bombardamenti e il freddo. Si può continuare ad avere rapporti fraterni in un contesto di violenza e di crimine? Quale auspicio è possibile fare in questo drammatico Natale?

Clicca qui per ascoltare il podcast audio.

 

La solidarietà si tinge di oro giallo

La solidarietà si tinge di oro giallo

Successo del progetto “Ti vOlio bene”. Un piccolo dono, un pezzo di cuore.

Notizie Avventiste – L’olio evo è l’oro giallo del nostro Paese, ingrediente prezioso nell’alimentazione e per la salute. Quest’anno, il coordinamento Adra Tuscia sabatina ha ottenuto la concessione di poter raccogliere le olive nella località di Vicarello, una frazione del Comune di Bracciano di proprietà della Regione Lazio, con circa 150 alberi di olivo. Tutto questo grazie all’ottima collaborazione con le istituzioni locali e la rete delle associazioni. È nato così il progetto “Ti vOlio bene”.

“Il progetto ha molteplici obiettivi” dicono i protagonisti “primo fra tutti è quello di poter garantire un prodotto alimentare prezioso e di buona qualità per i nostri assistiti, che è difficilmente reperibile per i suoi costi. In secondo luogo, la collaborazione con il territorio e la valorizzazione di terreni e colture che talvolta, per difficoltà gestionali, rischiano di essere poco curati. Inoltre, il lavoro nella terra rappresenta per i volontari un valore aggiunto nella relazione della squadra operativa, sempre attiva e disponibile ad ampio raggio sulle attività necessarie per raggiungere i nostri assistiti”.
Le olive raccolte sono state portate al frantoio e trasformate in olio evo (extra vergine di oliva), imbottigliato con in etichetta il nome del progetto solidale, il marchio di Adra, la provenienza e infine la dicitura “non vendibile”. Può essere solo donato!

Domenica 11 dicembre, presso il Centro civico di Bracciano, in traversa Paolo Borsellino 31, è stata organizzata la “Festa Solidale” alla presenza delle autorità locali. Circa 150 famiglie vulnerabili hanno ricevuto, insieme al pacco di alimenti, anche una bottiglia d’olio.
“Quel poco che siamo riusciti a raccogliere è, per le famiglie che lo ricevono, come un pezzo di cuore nostro” afferma Gianluca Scimenes, volontario di Adra Tuscia sabatina, nel video del progetto “Un piccolo simbolo per poter dire che noi ci siamo, che non li lasciamo soli, perché sono famiglie che hanno bisogno”.
“Questo piccolo dono è un pezzo di cuore che diamo volentieri” ribadisce alla fine.

Clicca qui per guardare il video del progetto “Ti vOlio bene”.

Il coordinamento Adra Tuscia sabatina svolge l’attività di distribuzione alimentare in cinque Comuni del territorio: Bracciano, Oriolo Romano, Trevignano Romano, Manziana e Canale Monterano. 20 sono i volontari che, con dedizione e impegno, si adoperano settimanalmente per recuperare alimenti dagli agricoltori, ritirare i prodotti dal Banco Alimentare, acquistare il fresco difficilmente reperibile, organizzare la distribuzione per le famiglie che vivono in condizioni di difficoltà economica residenti nei cinque Comuni del territorio.

Radio Rvs ha intervistato Elisa Gravante, progettista di Adra Italia, l’agenzia umanitaria avventista, ed Emanuele Gallo, referente di Adra Tuscia sabatina. Clicca qui per ascoltare l’intervista.

[Fonte: Adra News]

Adra Jesi e donazioni per Natale

Adra Jesi e donazioni per Natale

Michele Abiusi – Sabato 17 dicembre è stato particolare per la nostra sede Adra di Jesi. I dirigenti del Rotary Club (il presidente uscente, quello entrante e il segretario) ci hanno fatto visita. Da alcuni anni il Rotary ci offre un budget annuo da spendere in viveri presso la ditta Baldi.

Scopo dell’incontro, oltre a quello di far conoscere ai propri soci l’attività che l’agenzia umanitaria avventista Adra svolge presso le famiglie bisognose, era quello di portare una donazione in capi di abbigliamento nuovo, offerto da tre aziende marchigiane, per un valore di 6.000 euro. La visita dei locali, a noi assegnati in comodato d’uso gratuito dal Comune di Jesi, e il dialogo proficuo hanno fatto sì che il Rotary abbia consolidato il proprio desiderio di continuare a sostenere la nostra attività.

Nella stessa giornata, oltre ad aver ricevuto, abbiamo anche dato. Una famiglia della chiesa avventista di Jesi ha preparato dei pacchi natalizi, contenenti anche diversi giochi, e sono stati donati ad alcune famiglie che Adra assiste, privilegiando quelle con il maggior numero di bambini.

[Foto di copertina: www.qdmnotizie.it]

Tutto torna

Tutto torna

Si può davvero fare un’enorme differenza, anche se si comincia con poco. Parola del piccolo Peter che in Minnesota ha aiutato le persone senza fissa dimora con il suo grande cuore.

Andreea Irimia – Cerchiamo di proteggerli il più possibile dal male e dalle brutture di questo mondo, forse perché sappiamo che l’indifferenza non si adatta al loro cuore con la stessa facilità con cui ha fatto il nido nel nostro. E forse è per questo motivo che i bambini sono quelli che ci danno lezioni straordinarie di sacrificio e altruismo.

Peter Larson aveva solo sei anni quando venne a conoscenza di un fatto che lo rattristò profondamente. Bob Fischer, ospite del gruppo degli scout di cui Peter faceva parte, raccontò che molti bambini come loro non avevano un posto dove stare e che quindi dormivano all’aperto, anche nel freddo dell’inverno. Raccontò, inoltre, che per diversi anni, durante le vacanze invernali, aveva dormito all’aperto in un sacco a pelo per attirare l’attenzione sui bisogni delle persone senza fissa dimora. La gente, commossa dal suo gesto, avrebbe donato una somma di denaro a un’organizzazione per ogni notte in cui dormiva all’aperto. Immediatamente, nella mente di Peter sorse l’idea di poter fare come Bob.

Il gruppo scout di Peter, guidato da suo padre, trascorse una notte dormendo all’aperto nei sacchi a pelo per raccogliere fondi dai vicini e dai passanti. Dopo una notte, non avevano raccolto tutti i soldi che Peter avrebbe desiderato, così decise di continuare a dormire all’aperto da solo durante le vacanze invernali. Quel primo anno, Peter dormì sotto al portico di casa, dove si riparò dal freddo pungente che attanagliava lo stato del Minnesota. Tuttavia, la sua delusione fu grande quando contò i soldi raccolti: soltanto 100 dollari.

Una tale delusione avrebbe scoraggiato qualsiasi bambino, ma non Peter. Il suo impegno continuò l’anno successivo, quando prese una scatola di cartone e dormì in cortile. I suoi genitori erano preoccupati, ma non lo fermarono, soprattutto perché Peter aveva dato loro una prova di responsabilità.

Era diventato un esperto dei metodi per stare al caldo quando le temperature scendevano e il sacco a pelo di suo padre, vecchio di 40 anni ma caldo come un piumone, lo proteggeva dal freddo. “Se ritiene che qualcosa sia importante, la fa con tutto il cuore… L’ho visto con il ghiaccio sul corpo e con la neve sulla scatola… Non lo fermerei mai. Devi fare un passo indietro e lasciare che il tuo bambino capisca cosa lo colpisce, e Peter agisce con il cuore, non perché deve farlo” ha confessato la mamma di Peter a proposito delle sue preoccupazioni e del coraggio di suo figlio.

La storia di Peter arrivò alle reti televisive nazionali e il denaro raccolto continuò a crescere. Anche lui, come Bob, iniziò a collaborare con un’organizzazione della contea di Hennepin, nel Minnesota, chiamata Interfaith Outreach and Community Partners (Iocp), che aiuta le persone senza fissa dimora. Il denaro che Peter raccoglieva con le donazioni andava all’organizzazione, anno dopo anno.

Per molti anni, Peter non ebbe la soddisfazione di vedere nessuna famiglia beneficiare del denaro donato, a causa delle politiche dell’organizzazione sulla privacy. Tuttavia, non vi fu mai un anno in cui Peter perdesse la sua dedizione alla causa dei senzatetto.

Quando iniziò le scuole superiori, il suo obiettivo annuale aveva raggiunto i 100.000 dollari, per i quali trascorreva almeno 40 giorni a dormire all’aperto durante la stagione invernale. Un inverno, le temperature esterne si abbassarono in modo significativo, fino a meno 23 gradi, ma i suoi genitori non riuscirono a convincerlo a entrare in casa, nemmeno le persone dell’organizzazione Iocp.

“Dallo Iocp mi hanno chiamato per dirmi che non dovevo stare fuori, ma le famiglie senza dimora non avrebbero un posto dove andare, giusto? Eh sì, faceva molto, molto freddo, ma ho preso un impegno e se non fossi rimasto fuori, lo Iocp non avrebbe avuto l’aiuto e una famiglia non avrebbe avuto una casa” ha spiegato poi Peter per giustificare la sua determinazione.

Colpiti dalla sua energia, dal suo entusiasmo e dal suo impegno, le persone dello Iocp pensarono di offrirgli un dono. E cosa poteva esserci di più bello di un incontro con una delle famiglie che aveva aiutato? È così che Peter conobbe Makida Abdulahi e i suoi figli. Makida era una rifugiata dall’Etiopia, mamma di diversi bambini piccoli, che il marito aveva lasciato poco dopo il loro arrivo negli Stati Uniti. L’asma in forma grave di una delle figlie e i ripetuti ricoveri in ospedale le avevano fatto perdere il lavoro. Si era rivolta disperatamente allo Iocp che le offrì una casa in affitto grazie al denaro raccolto da Peter.

Quando Peter andò a trovare Makida nella casa arredata in stile etiope, i bambini stavano colorando su un tavolo. Fu allora che Makida scoprì che colui che li aveva salvati dalla strada era solo un ragazzino. “Non so come spiegare quello che ha fatto” ha detto emozionata.

“Era solo un bambino e mi ha sorpreso molto” sono state le parole di Makida “è davvero meraviglioso. Abbiamo una casa dove i miei figli sono al sicuro e in salute, e grazie a Peter non devo preoccuparmi per loro. Mi ha tolto un peso dalle spalle e ha risparmiato i miei figli da una situazione molto, molto stressante, mostrando loro un mondo bellissimo”.
Nella famiglia di Makida, Peter è rimasto un argomento di discussione costante e un’ispirazione per i più piccoli, che si sono impegnati a fare del bene agli altri come lui aveva fatto con loro.

I dirigenti dello Iocp stimano che Peter abbia aiutato più di 1.000 famiglie negli oltre 10 anni in cui ha dormito all’aperto. Nel 2011, Peter si è iscritto all’università e per un po’ ha deciso di smettere di dormire all’aperto, anche se era determinato a non smettere di occuparsi delle persone senza fissa dimora. Durante le vacanze invernali, quando rientrava a casa, tutta la città sapeva dove avrebbe dormito: fuori, al freddo, nel suo sacco a pelo. Perché, come dice Peter: “Una persona può davvero fare un’enorme differenza, anche se comincia con poco. Tutto torna”.

(Andreea Irimia crede che le storie di vita abbiano il potere di trasformarci. Il motivo è dato dalle immagini nate dalle esperienze quasi irreali che alcuni di noi hanno vissuto e che penetrano nel nostro animo, rispondendo in maniera convincente ad alcuni dei nostri dubbi più persistenti).

[Fonte: st.network. Traduzione: V. Addazio. Foto di copertina: credit_americanprofile.com] 

Solidarietà e prevenzione, le mosse vincenti per una buona salute

Solidarietà e prevenzione, le mosse vincenti per una buona salute


Nel corso della trasmissione in diretta su RVS del 15 dicembre 2022, Claudio Coppini e Roberto Vacca intervistano il pastore avventista Davide Mozzato, responsabile della rivista on line "Vita e Salute Web". Tra gli articoli più recenti, su temi legati alla salute e alla solidarietà, segnaliamo: "Simone è rinato", l'esperienza di una persona che ha beneficiato di un trapianto di midollo spinale; "intestino senza pensieri", un libro per "ascoltare la propria pancia".

 

Adra Jesi ai mercatini solidali della città marchigiana

Adra Jesi ai mercatini solidali della città marchigiana

Un’occasione per farsi conoscere e testimoniare.

Michele Abiusi – Dal 6 al 12 dicembre, nella galleria del Palazzo dei Convegni, in Corso Matteotti, in pieno centro a Jesi, si sono svolti i mercatini solidali in occasione del Natale. Una decina di associazioni della Consulta della Pace del Comune jesino hanno ricevuto un tavolo e delle sedie per presentare vari prodotti che venivano ceduti dietro offerta libera. Il ricavato andava a favore della propria associazione.

Adra Jesi era presente. Infatti, come sede locale, abbiamo riempito il nostro banco con pigiami nuovi che ci erano stati donati, pelouche, puzzle, porta cellulari (donati dalle donne della chiesa avventista di Cellole) e bei lavoretti realizzati da alcune donne della nostra chiesa. Una ventina di volontari si sono alternati allo stand di Adra nella fascia oraria 17.00-20.00. Il loro lavoro è stato molto apprezzato.

La crisi si è fatta un po’ sentire rispetto al passato, ma considerando che non abbiamo avuto spese, ringraziamo Dio di ciò che ci ha permesso di realizzare. È stata una bella testimonianza anche per la nuova amministrazione comunale che si è affacciata da noi a dare un saluto.

Nella giornata conclusiva, gli studenti della scuola “Federico II”, guidati da alcuni professori, hanno offerto un “concerto natalizio” nell’aula magna del loro istituto.

[Foto: Michele Abiusi] 

Roma romena. Doni per i bambini orfani in Romania

Roma romena. Doni per i bambini orfani in Romania

Iulia Tarlev – Sabato 3 dicembre, il Dipartimento Educazione della chiesa avventista romena di Roma ha realizzato un progetto di solidarietà, che mostra carità, comprensione e amore per alcuni piccoli sfortunati. Si tratta di 40 orfani precedentemente identificati nella zona di Râmnicu Sărat, in Romania, ai quali inviare dei pacchi dono. È stato un gesto per avvolgere in un caldo abbraccio bambini e bambine che si trovano in condizioni di grave vulnerabilità e di elevato disagio socioeconomico. Minori che vivono nei contesti più difficili, in cui sono deprivati della possibilità di disporre dell’essenziale in termini di cura, salute, educazione, protezione.

Il progetto intendeva spedire un pacco per ogni bambino, con generi di prima necessità, e ha mobilizzato l’intera comunità. Chi fa un dono non è per forza ricco, ma si rende conto di essere più fortunato rispetto ad altre persone. Per donare, basta guardarsi attorno. In questa impresa così gioiosa, le mani che donano sono davvero numerose. Infatti, la generosità dei partecipanti ha ben superato le migliori aspettative della responsabile locale del Dipartimento Educazione, Gianina Căciulă. Invece dei previsti 40 pacchi, ne sono stati spediti ben 60, per un totale di 658 kg.

Grazie al lavoro dei tutor territoriali, i pacchi saranno distribuiti agli utenti. Ci auguriamo che ai piccoli orfani possa arrivare anche l’amore di tante mamme, papà, nonni e bambini che si sono impegnati in questo gesto solidale. E così sarà certamente!

[Foto: Gianina Căciulă]

La solidarietà va bene, meglio però se arriva “il giorno prima”

La solidarietà va bene, meglio però se arriva “il giorno prima”


In questa trasmissione in diretta del 28 novembre 2022, Claudio Coppini e Roberto Vacca intervistano Giuseppe Lumia, già Deputato e Senatore della Repubblica.

Tra i temi affrontati: sotto accusa abusi e condoni, a rischio il 94% dell'Italia; la guerra si impantana in Donbass, e Mosca porta avanti una spietata guerra sull'energia.

La povertà nel mondo, tra indifferenza e solidarietà

La povertà nel mondo, tra indifferenza e solidarietà


Continuano le conversazioni di Claudio Coppini e Roberto Vacca con Claudio Geymonat, del settimanale Riforma,  organo ufficiale delle Chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi.

Gli argomenti di questa puntata: smentita la notizia dell’«irritazione del governo tedesco» nei confronti della Chiesa evangelica per l’impegno nel Mediterraneo; la riduzione dei posti di lavoro nel settore di social media e elettronica; più di 6.500 lavoratori migranti provenienti per lo più da India, Pakistan, Nepal, Bangladesh e Sri Lanka sono morti in Qatar da quando, 10 anni fa, lo Stato della penisola arabica ha ottenuto il diritto di ospitare la Coppa del Mondo di calcio,

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