Haiti, continuano gli aiuti di ADRA

Haiti, continuano gli aiuti di ADRA


ADRA, l’agenzia umanitaria avventista per lo sviluppo e il soccorso, è sempre pronta a intervenire anche in occasioni di emergenza. Il 14 agosto un terremoto di magnitudo 7.2 ha colpito Haiti. L’agenzia si è subito attivata e sta continuando a supportare la popolazione, grazie anche all’aiuto delle sedi ADRA di tutto il mondo. Ce ne parla Dag Pontvik, direttore di ADRA Italia.

Intervista a cura di Alessia Calvagno.

Terremoto Haiti. Aggiornamento sugli aiuti

Terremoto Haiti. Aggiornamento sugli aiuti

HopeMedia Italia – Il bilancio del terremoto di magnitudo 7.2 che ha devastato Haiti il 14 agosto continua a salire dopo giorni di ricerche e soccorsi. L’ultimo rapporto delle autorità locali è di almeno 2.207 morti e 12.268 feriti. 344 persone risultano ancora disperse. I numeri sulla devastazione parlano di 37.000 case distrutte e oltre 46.000 edifici danneggiati, inclusi ospedali, scuole e chiese. Ci sono anche segnalazioni di blocchi stradali e di linee telefoniche interrotte.

Tre giorni dopo il sisma, Haiti è stata colpita dalla tempesta tropicale Grace, che ha provocato inondazioni torrenziali in alcune zone del Paese, con un aumento delle persone bisognose di assistenza umanitaria. Inoltre, con l’aumento della violenza delle gang, oltre 19.000 persone sono sfollate nella penisola meridionale di Haiti.

“La penisola meridionale è un punto caldo per quanto riguarda la violenza delle gang ed è stata irraggiungibile negli ultimi due mesi a causa di blocchi stradali e problemi di sicurezza, mentre il personale umanitario è stato oggetto di ripetuti attacchi” ha affermato Fritz Bissereth, direttore dell’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) ad Haiti “In più, l’ondata di casi di Covid-19 è diminuita, ma lo spostamento di migliaia di persone ha creato le condizioni per un picco di infezioni da coronavirus che (se si verificasse) travolgerebbe un sistema sanitario già debole e sovraccarico per l’assistenza ai feriti del terremoto e della tempesta tropicale”. Solo l’1% della popolazione è vaccinata.

Le valutazioni dei danni, condotte sotto la guida delle autorità nazionali, potrebbero richiedere settimane per determinare l’entità completa dei danni e i bisogni umanitari. Adra porta avanti diversi progetti di ricollocazione e assistenza ai sopravvissuti che sono sfollati a causa della violenza delle gang, e lavora con l’ospedale avventista di Haiti a Diquini, dove i pazienti ricoverati nella struttura richiedono importanti interventi di ortopedia. L’ospedale è già saturo di feriti dal giorno del terremoto.
“Adra lavora a stretto contatto con l’ospedale avventista locale per offrire supporto logistico e di coordinamento, e fornire assistenza per il trasporto, il cibo e l’acquisto di medicinali” ha spiegato Bissereth.
L’agenzia umanitaria continua a valutare le necessità delle famiglie e fornirà assistenza a 6.000 persone nelle città di St. Louis de Sud, Les Cayes e Camp-Perrin. Tra le urgenze, l’acquisto di tende, teloni, kit di riparo, cibo e acqua.

“Molte persone sono state colpite e le famiglie si stanno ancora riprendendo; alcune cercano di dare un senso alla devastazione e all’incomprensibile perdita di persone care” ha affermato David Poloche, direttore di Adra presso la Regione Interamericana della Chiesa “Grazie a tutti coloro che hanno pregato con fervore per Haiti e per Adra. Continuiamo a fare appello alle vostre preghiere mentre troviamo la forza per aiutare le persone di Haiti a riprendersi da queste prove imprevedibili. Uniamo le forze con i funzionari locali, la Chiesa avventista, i partner e le altre agenzie. Ciò che conta di più è lavorare insieme per garantire che gli haitiani abbiano accesso immediato ai generi di prima necessità e ricevano aiuti continui nella speranza di raggiungere una fase di recupero”.

[Foto: Evan Bernardini. Fonte: Ann]

Haiti. Continuano i soccorsi ai terremotati

Haiti. Continuano i soccorsi ai terremotati

Saturo l’ospedale avventista. Tra i morti anche alcuni membri di chiesa.

HopeMedia Italia – È salito a 1.941 morti e 6.900 feriti il bilancio ancora provvisorio delle vittime del terremoto di magnitudo 7.2 che ha colpito il sud-ovest di Haiti il 14 agosto. Oggi, i leader avventisti del settimo giorno hanno confermato che tra di essi vi sono anche 12 membri di chiesa deceduti e 21 feriti.
“Sono sopraffatto dalla tristezza per tutte le notizie e le fotografie che arrivano dalla chiesa nel territorio della missione meridionale” ha affermato il past. Pierre Caporal, presidente della chiesa avventista ad Haiti “Non sappiamo dove si trovino molti dei nostri membri perché ci sono strade e paesi non percorribili a causa degli enormi danni causati dal terremoto”.

Ancora dispersi 
Caporal, che monitora la situazione dalla capitale, Port-au-Prince, ha parlato anche della distruzione degli edifici. 20 famiglie avventiste non hanno più la casa, cinque chiese della denominazione sono state distrutte e altre sette sono state parzialmente danneggiate. Danni hanno riportato anche sei scuole. I dirigenti della chiesa sono in attesa di ricevere aggiornamenti dalle aree più impraticabili e hanno creato un comitato speciale per accertare i bisogni più urgenti all’interno della comunità ecclesiale.

“La gente è ancora molto spaventata perché dopo il terremoto iniziale ci sono state diverse scosse di assestamento” ha aggiunto Caporal che ha ricordato quanto sia difficile dimenticare la devastazione causata dal sisma del 2010 che colpì Port-au-Prince, uccidendo più di 200.000 persone. Ora, con la tempesta tropicale Grace che porta forti piogge sull’isola, “gli effetti del disastro sono molto vividi nella mente di tanti”.

Dalle ore successive al terremoto l’agenzia umanitaria avventista Adra Haiti è sul campo per valutare i bisogni più urgenti della comunità. Nonostante tutti gli ostacoli il team locale lavora per fornire kit di sicurezza e beni di prima necessità ai sopravvissuti al terremoto. “Ci stiamo anche coordinando a stretto contatto con l’ospedale avventista di Haiti per vedere come assistere al meglio le persone colpite e che hanno urgente bisogno di cure” ha affermato Fritz Bissereth, direttore nazionale di Adra Haiti.

Medici e infermieri sono stati inviati dall’ufficio dell’Unione, insieme ad alcuni membri del personale dell’ospedale avventista, a Les Cayes, una città costiera gravemente colpita dal terremoto, per fare delle valutazioni e aiutare le persone con maggiori necessità. “Continueremo a monitorare e a lavorare per fornire assistenza” ha ribadito Caporal.

Intanto, Adra Italia, attraverso i fondi dell’8×1000,  sta contribuendo alla raccolta fondi lanciata dal network di Adra International per aiutare gli interventi in loco.

Ospedale avventista fornisce assistenza 24 ore su 24 
All”Hôpital Adventiste d’Haïti, situato a Diquini, Carrefour, a Port-au-Prince, continuano ad arrivare i feriti senza sosta. “Abbiamo iniziato a operare dal sabato pomeriggio e poi per tutta la notte, tutto il giorno di domenica e per tutto il lunedì” ha affermato il dott. Scott Nelson, direttore medico e chirurgo ortopedico dell’ospedale. I pazienti si sono riversati nell’ospedale occupando i 22 posti letto aggiuntivi allestiti nel nuovo reparto in fase di ristrutturazione. “Alcuni pazienti sono stati sistemati per terra, altri fuori anche durante la tempesta tropicale che ci ha colpito”.

La grande maggioranza dei feriti ha bisogno di un intervento chirurgico ortopedico. “Una paziente è arrivata da Les Cayes dopo che era fuggita fuori dalla sua casa che stava crollando. Con lei c’era un uomo che non ce l’ha fatta” ha raccontato il chirurgo “È venuta da noi con fratture del femore a entrambi gli arti e l’abbiamo operata. È andato tutto bene e domani potrà rialzarsi”.

L’ospedale ha montato sei tende all’esterno per far fronte al flusso di pazienti. “Il nostro ospedale è unico nel fornire interventi di chirurgia traumatologica” ha spiegato Jere Chrispens, amministratore dell’ospedale avventista di Haiti. “Molti ospedali della zona inviano qui i pazienti bisognosi di un intervento chirurgico in cambio di cure postoperatorie” ha aggiunto.

“Le nostre equipe chirurgiche hanno lavorato 16-20 ore al giorno in ciascuna delle tre sale operatorie dell’ospedale” ha detto Chrispens “Questo può andare avanti per settimane”.

50% in più di capacità
Cinque membri del personale medico della Loma Linda University e di altre parti degli Stati Uniti arriveranno ad Haiti per tutta la settimana per dare un po’ il cambio ai colleghi impegnati 24 ore su 24. Inoltre, una dozzina di volontari della chiesa locale aiutano nei servizi di cucina e lavanderia.
“Il nostro ospedale ha oltre il 50% di capacità in più” ha precisato Chrispen. La struttura ha normalmente 50 posti letto disponibili, 36 per gli adulti e 14 in pediatria, ma con l’aumento del numero di pazienti, ha fatto spazio a 60-65 posti letto in più per l’assistenza agli adulti.

Nei prossimi giorni l’ospedale riceverà le forniture sanitarie necessarie, mentre un team della Loma Linda University continuerà a coordinare i viaggi del personale medico che fornirà assistenza chirurgica nelle prossime settimane. Inoltre, l’Unione avventista, l’ospedale e Adra Haiti hanno unito le forze e lavorano insieme per assistere le vittime.

Personale ospedaliero più preparato ad affrontare la crisi 
Chrispens ha osservato che il numero dei feriti non è paragonabile all’afflusso di pazienti che travolsero l’ospedale nel 2010, quando tutto il personale (200 persone) lavorò senza risparmiarsi per curare i feriti di allora, non trascurando i normali pazienti ambulatoriali e i casi di emergenza che si verificano ogni giorno.

“Conosciamo le lesioni che vediamo ora, poiché abbiamo acquisito molta esperienza 11 anni fa” ha spiegato il dott. Nelson che dal 2010 ha eseguito centinaia di interventi chirurgici ortopedici. “La differenza è che l’ospedale e il personale sono molto più preparati ad affrontare questa crisi e curare le persone colpite da questo disastro” ha continuato. Il nosocomio è impegnato anche in cure a lungo termine, come riabilitazione e operazioni aggiuntive.

“Abbiamo il privilegio di essere qui a curare queste persone straordinarie” ha concluso Nelson “È meraviglioso [per noi cristiani credenti] poter assistere alla guarigione che viene dall’alto e vedere i nostri pazienti iniziare già ad alzarsi dopo aver subito operazioni importanti”.

Rimanere vigili
Secondo il presidente della chiesa avventista ad Haiti, il recente terremoto è un promemoria di ciò che la Bibbia dice sulla fine dei tempi. “Stiamo affrontando molte sfide, ma dobbiamo fissare i nostri occhi su Gesù perché sappiamo che tutti questi eventi nel mondo sono segni del suo imminente ritorno” ha affermato Caporal che ripete questo messaggio ogni giorno nelle riunioni, ai dirigenti, ai membri e alla stazione radio “Voix de l’Esperance” ( Voce della Speranza) della chiesa.

“Nel portare conforto e assistenza, vogliamo che le persone sappiano che siamo destinati alla vita e dobbiamo rimanere vigili in questo momento perché la nostra liberazione è molto vicina” ha concluso Caporal.

[Foto: Haitian Union e Scott Nelson. Fonte: Ann]

Terremoto Haiti. Adra si mobilita per i soccorsi

Terremoto Haiti. Adra si mobilita per i soccorsi

Scongiurato il rischio tsunami dopo la scossa di magnitudo 7.2, resta la preoccupazione per la tempesta Grace in avvicinamento, mentre continuano le scosse di assestamento. Il bilancio delle vittime sale a 724 morti e oltre 2.800 feriti.

HopeMedia Italia – La mattina di sabato 14 agosto, alle 8.30 ora locale, un terremoto di magnitudo 7.2 ha colpito Haiti e in particolare le aree meridionali di Les Cayes, Jeremie, Saint Louis de Sud, Aquin, Petit Trou de Nippes, Anse-a-Veau e Cavaillon. Sono seguite diverse scosse di assestamento. Il sisma si è sentito fino in Giamaica, a oltre 300 chilometri di distanza. I notiziari locali avevano subito riferito che il mare a Jeremie si era ritirato, il che avrebbe potuto far pensare a un imminente tsunami, ma l’allerta è stato poi revocata.

Le autorità locali hanno dichiarato lo stato di emergenza e chiesto interventi e aiuti umanitari. Gli ospedali di Haiti più vicini alle zone colpite sono sovraffollati. Il bilancio delle vittime è salito a 724 morti e oltre 2.800 feriti, numeri che sono destinati a salire, secondo quanto riferito dai servizi di protezione civile del Paese. sono tantissime le case crollate, come anche chiese e altri edifici storici. I residenti delle città colpite hanno cercato di localizzare familiari e amici scomparsi o che si temevano morti. Sono state formate squadre di soccorso per cercare le persone rimaste intrappolate sotto le macerie dei palazzi crollati.

“L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) è stata una delle prime organizzazioni di soccorso a raggiungere l’area colpita di Saint-Louis de Sud ad Haiti” ha affermato Elian Giaccarini, coordinatore della gestione delle emergenze di Adra nei Caraibi.
“Dalle nostre valutazioni” ha aggiunto “la preoccupazione principale è quella di prendersi cura dei feriti. In questo momento sono in corso le valutazioni dei danni. Una delle sfide principali è l’estrema complessità dei blocchi delle ‘gang’ che non consentono un facile accesso alle aree colpite. Siamo anche preoccupati per l’imminente tempesta Grace e per la già delicata situazione ad Haiti a causa della violenza e del massiccio sfollamento della popolazione. La situazione è estremamente complessa”.

Adra opera ad Haiti da oltre 30 anni fornendo sostegno a programmi di alimentazione, agricoltura, acqua e istruzione primaria nelle regioni del nord e nord-est di Haiti, rivolgendosi a una popolazione di 1 milione di persone.

Questa è la seconda volta che un forte sisma colpisce Haiti in pochi anni. Nel 2010, un terremoto di magnitudo 7.0 causò la morte di circa 250.000 persone.

Daremo ulteriori informazioni nei prossimi giorni.

[Foto: Evan Bernardini/Adra in Haiti. Fonte: Ann]

Terremoto Haiti. Il post del presidente Wilson

Terremoto Haiti. Il post del presidente Wilson

Tra i diversi edifici ditrutti ci sono anche alcune chiese avventiste.

HopeMedia Italia – A poche ore dal terremoto che ha colpito ancora una volta Haiti, il presidente della Chiesa avventista mondiale, Ted N.C. Wilson, ha espresso vicinanza alla popolazione con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook.

“Oggi sono molto addolorato nell’apprendere la straziante notizia dell’ennesima tragedia vissuta dalla popolazione di Haiti, questa volta sotto forma di terremoto di magnitudo 7.2 che ha colpito il Paese stamattina (14 agosto)” scrive Wilson “Una disgrazia che va ad aggiungersi a tutto quello che Haiti ha già dovuto sopportare! È difficile immaginare la sofferenza e il dolore di queste persone il cui mondo è stato letteralmente e violentemente scosso!”.

Al momento il bilancio è di oltre 300 morti, più di 1.800 feriti e un numero imprecisato di dispersi. Molte case e palazzi sono crollati, intrappolando la gente sotto le macerie.

“Secondo le prime notizie” continua Wilson “almeno 4 o 5 chiese avventiste sono state distrutte, con molti altri danni causati dal terremoto. Tante persone, tra cui anche membri di chiesa, hanno perso le loro case e sono senza risorse”.

“Cari fratelli e sorelle ad Haiti, sappiate che la famiglia della Chiesa in tutto il mondo prega per voi! Inoltre, stiamo organizzando gli aiuti tramite l’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra), l'Ospedale Avventista di Haiti, la Regione Interamericana, le altre Regioni della Chiesa nel mondo, e la sede centrale della Conferenza Generale (CG) della denominazione. I vertici della CG si sono già riuniti per capire come poter fornire assistenza immediata in questa crisi. Vi vogliamo bene, teniamo a voi e preghiamo per voi!”.

Il presidente Wilson ha quindi concluso ricordando come il moltiplicarsi delle calamità sia indice del fatto che “stiamo veramente arrivando alla fine dei tempi”, e invita a “essere pronti a tutto e affidarci completamente a Cristo mentre il gran conflitto volge al termine”.

“Che Dio benedica e abbia cura di ognuno di voi nelle sfide che state affrontando” conclude Wilson nel suo post “Affidiamoci a Dio in ogni momento e siamo canali di bene attraverso la sua grazia”. 
[LF]

 

 

Croazia. Gli interventi di Adra ai terremotati

Croazia. Gli interventi di Adra ai terremotati

HopeMedia Italia – Il 2020 si è chiuso in modo tragico per la Croazia. Due violenti terremoti hanno colpito la contea di Sisak-Moslavina nella Croazia centrale, il 28 dicembre, con un sisma di magnitudo 5.2, e la città di Petrinja, il giorno seguente, con una scossa di magnitudo 6.4. Quest’ultima è stata avvertita in tutta la Croazia e nei Paesi limitrofi. Sette le vittime accertate, 26 i feriti e più di 60.000 persone colpite.

Il 2 gennaio, l’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) aveva iniziato una valutazione dei bisogni in nove villaggi nella contea di Glina, dove Adra è già presente con dei progetti. “Molte persone hanno bisogno di riparazioni dei tetti, di avere un riparo, ma anche cibo, articoli non alimentari e acqua potabile” ha affermato Slavica Marčeta, direttrice nazionale di Adra in Croazia, il cui team ha incontrato diverse famiglie.

I due terremoti hanno reso più difficili le comunicazioni anche con i cellulari. Secondo la responsabile di Adra, nella situazione di emergenza venutasi a creare, la sicurezza è diventata una priorità assoluta poiché sono stati segnalati casi di furto. “Per questo stiamo attenti a far sapere dove si trova il nostro magazzino, ma condividiamo solo il necessario in modo da proteggere le nostre scorte” ha spiegato Marčeta.

I volontari di Adra distribuiscono 200 pasti caldi nelle aree molto colpite, grazie a un ristoratore locale e alle autorità con cui il team collabora. “Stiamo anche cercando di ampliare un call center per continuare a stare al passo con gli sviluppi e le esigenze urgenti della popolazione di cui ci occupiamo” ha aggiunto Marčeta “La nostra massima priorità è garantire che le persone e le famiglie ricevano aiuto per poter richiedere l’assistenza del governo”.

Per ulteriori aggiornamenti su Adra in Croazia, visita la loro pagina Facebook.

La popolazione croata ha bisogno di tutto l’aiuto possibile.
Adra Italia è impegnata in questo.
Puoi sostenere e dare speranza con un tuo contributo.

Conto corrente bancario IBAN: IT 72 S 01030 03203 000002465824

Importante: specificare nella causale “Emergenza Croazia”.

L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso è il braccio umanitario internazionale della Chiesa avventista e svolge il suo servizio in 118 Paesi. Con la sua opera vuole migliorare le comunità e cambiare la vita delle persone in tutto il mondo, fornendo sviluppo sostenibile e soccorso in caso di calamità.

[Foto: Adra Croazia. Fonte: tedNews]

Adra Croazia sui luoghi del terremoto

Adra Croazia sui luoghi del terremoto

La Croazia è stata colpita duramente dal terremoto. “Metà della città è scomparsa. È come Hiroshima” ha detto scioccato il sindaco di Petrinja, Darinko Dumbovic. L’ospedale è stato colpito gravemente e le squadre di soccorso sono ancora al lavoro”.

Dag Pontvik, direttore di Adra Italia, dopo aver parlato con Slavica Marceta, direttrice dell'agenzia umanitaria avventista in Croazia, ha affermato: “Lei insieme a un suo collaboratore si trovano nelle zone colpite in questo momento, per valutare la situazione e cercare di identificare la migliore azione d’intervento“.

Nella zona di Petrinja si sono verificate diverse scosse di assestamento dopo il terremoto di magnitudo 5 di lunedì. Secondo il Servizio sismologico croato, il nuovo sisma ha raggiunto un'intensità di 6.2. I media croati riportano un bilancio di almeno sette morti. Il terremoto è durato circa 20 secondi ed è stato avvertito da quasi sei milioni di persone. Praticamente è stato percepito su tutto il territorio della Croazia, ma anche in Slovenia, Bosnia ed Erzegovina e Serbia.

La popolazione croata ha bisogno di tutto l’aiuto possibile.

Puoi sostenere e dare speranza con un tuo contributo.

Conto corrente bancario IBAN: IT 72 S 01030 03203 000002465824

N.B. specificare nella causale “Emergenza Croazia”.

 

[Fonte: https://adraitalia.org/terremoto_croazia]

Ultimissime dalla Croazia

Ultimissime dalla Croazia

Martedì 29 dicembre 2020, dopo il forte terremoto di magnitudo 5.2 del giorno precedente, un nuovo sisma pari a 6.2, seguito da una serie continua di scosse di assestamento, ha colpito nuovamente l’area croata e si è sentito molto forte a Zagabria, la capitale della Croazia.

La Chiesa avventista in Croazia non ha ricevuto segnalazioni di membri deceduti o feriti, ma le chiese di Sisak e Zagabria hanno subito danni.

I dirigenti sono ancora in attesa di aggiornamenti sulla situazione delle chiese di Sunja e Donja Mlinoga, mentre il traffico verso la regione Banovina è bloccato e molte zone non hanno corrente elettrica e Internet.

La dirigenza ha già iniziato a preparare i soccorsi e molti volontari di Adra (Agenzia Avventista di Sviluppo e Soccorso) hanno dato la loro disponibilità ad aiutare.

Il pastore della comunità di Sisak, Daniel Purda, ha contattato tutti i membri della chiesa del distretto e sta valutando la situazione.

Adra e Fondazione avventista nell’emergenza terremoto in Turchia e Grecia

Adra e Fondazione avventista nell’emergenza terremoto in Turchia e Grecia

HopeMedia Italia – Il 30 ottobre un terremoto di magnitudo 6.9 con epicentro nel Mar Egeo ha colpito Turchia e Grecia. La forte scossa è stata avvertita fino a centinaia di chilometri di distanza, anche nelle capitali dei due Paesi, Istanbul e Atene. La Turchia e la Grecia si trovano sopra o vicino a diverse linee di faglia attive, per cui i terremoti sono abbastanza frequenti nella regione.

La risposta in Turchia 
Smirne, terza città turca per grandezza, con una popolazione di circa 4,37 milioni di abitanti, è stata la più colpita dal terremoto. Nei giorni seguenti ha registrato fino a 1.120 scosse di assestamento, di cui 43 di magnitudo superiore a 4. Oltre 100 persone hanno perso la vita sotto le macerie dei palazzi crollati, più di 900 i feriti.

“Questo terremoto è stato il peggiore che abbia colpito Smirne quest’anno. 973 edifici sono crollati e 178 sono stati evacuati per i danni riportati, e dovrebbero essere demoliti. Alcuni palazzi sono ancora sul punto di crollare” afferma David Jones, presidente della Fondazione Avventista del Settimo Giorno “Il governo ha emesso un ordine di evacuazione obbligatoria agli inquilini degli appartamenti che presentano crepe, per evitare il rischio di ulteriori vittime in caso di crolli”.

“Adra non ha un ufficio in Turchia, ma gli aiuti erano molto necessari, quindi ci siamo messi in contatto con la Fondazione Avventista del Settimo Giorno che è nel Paese” spiega Mario Oliveira, direttore di Adra per gli interventi nelle emergenze. La Chiesa è presente in Turchia con una Fondazione costituita nel 2015, che funge da quadro giuridico per gli avventisti del Paese, così possono tenere i servizi di culto e svolgere attività sociali.

“Abbiamo deciso” continua Oliveira “di far lavorare la Fondazione con il Comune e le autorità di Smirne in modo da poter fornire buoni alimentari alla popolazione colpita dal sisma”. L’agenzia umanitaria avventista e la Fondazione sono anche in trattative per coordinare la valutazione dei bisogni.

Nel frattempo, sono in corso attività di soccorso guidate dalle autorità locali per localizzare le persone intrappolate sotto le macerie. Finora sono state salvate più di 100 persone. Coperte, letti, articoli per l’igiene e altro sono stati distribuiti dall’Autorità turca per la gestione dei disastri e delle emergenze, e oltre 3.000 tende sono state installate da agenzie di supporto per le persone rimaste senza casa.

Gli interventi in Grecia 
Strade impraticabili, edifici danneggiati e oltre 300 case inagibili sono al momento il bilancio del terremoto in Grecia. La scossa ha anche innescato un mini-tsunami che ha inondato le strade di alcune cittadine costiere. “Le persone hanno paura di tornare nelle loro case o nei palazzi perché le scosse di assestamento continuano. Dal 30 ottobre sono state oltre 200″ sottolinea Despina Tologlou, direttrice di Adra in Grecia “Sono alte le probabilità che si verifichi un altro terremoto nei prossimi giorni”.

L’Agenzia umanitaria avventista ha iniziato le valutazioni dei bisogni parlando con i greci colpiti da questa calamità naturale. “Un uomo di 58 anni ci ha raccontato di aver perso la moglie il giorno prima del terremoto. Durante il sisma, la sua casa è stata completamente distrutta e ora vive in una tenda insieme con il figlio disabile di cui si prende cura. Era molto angosciato” racconta Tologlou.

Il maggior numero di danni, secondo la responsabile di Adra, si sono verificati sull’isola di Samos, dove risiedono oltre 30.000 abitanti. Due sono state le vittime e 19 i feriti. Le autorità locali in Grecia hanno fornito piccole tende e pasti caldi a chi è rimasto senza casa e hanno iniziato a valutare i danni. Anche un campo profughi sull’isola di Samos è stato colpito e lì sono iniziati i disordini.

“Il bisogno è grande e le persone necessitano di cibo, sacchi a pelo, kit per l’igiene e altro” afferma Tologlou “Con il passare del tempo, stiamo facendo tutto il possibile per dare aiuto e portare sollievo ai più vulnerabili”.

Adra 
L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso è il braccio umanitario internazionale della Chiesa avventista e svolge il suo servizio umanitario in 118 Paesi del mondo. Offre sviluppo sostenibile nelle comunità e soccorso in caso di calamità. Lo scopo di Adra è servire l’umanità in modo che tutti possano vivere come Dio voleva fin dal principio.

Per conoscere l’attività di Adra in Italia, visita il sito: adraitalia.org

[Foto: Shem Aguila/Fondazione Avventista inTurchia, Adra Grecia. Fonte: tedNews]

Terremoto a Zagabria. Nessuna vittima, danni alle proprietà della chiesa

Terremoto a Zagabria. Nessuna vittima, danni alle proprietà della chiesa

Notizie Avventiste – Un terremoto di magnitudo 5.3 ha colpito ieri mattina, 22 marzo, la capitale della Croazia, Zagabria, con epicentro a soli 9,6 km dal centro della città. Si tratta del sisma più forte che il Paese abbia registrato in 140 anni. Scosse di assestamento sono continuate per tutto il giorno e la notte, si teme che proseguano per settimane.

La buona notizia è che non ci sono vittime; diversi sono i feriti, grave una adolescente che rischia la vita in seguito al crollo di un tetto.

Pur se la mobilità è limitata a causa del coronavirus e vige lo stop al trasporto pubblico di tram e autobus, i residenti impauriti e temendo per la loro vita sono fuggiti per le strade.

Il sindaco di Zagabria, Milan Bandic, ha esortato i cittadini a tornare a casa per evitare una maggiore diffusione della Covid-19. Davor Bozinovic, ministro degli interni, ha raccomandato a coloro che erano fuori di “mantenere la distanza di sicurezza, non radunatevi insieme. Siamo di fronte a due gravi crisi, il terremoto e l’epidemia”.

La violenta scossa ha prodotto danni a diversi edifici antichi del centro storico della città. Una delle due guglie della cattedrale di Zagabria è parzialmente crollata. Al momento le autorità sono al lavoro per ispezionare le strutture e valutarne l’agibilità. La caduta di mattoni e pezzi di cemento hanno distrutto molte automobili. I feriti e le persone più vulnerabili sono curati e messi al sicuro. Un ospedale è stato evacuato. Durante il terremoto le mamme del reparto maternità sono scese in strada con i loro neonati.

La chiesa avventista croata informa che non ci sono feriti tra i membri. La maggior parte di loro si è messa in contatto con i propri pastori e chiese attraverso i social network e riferisce di essere al sicuro.

Gli uffici della Federazione avventista croata, la chiesa centrale e diversi appartamenti dei pastori si trovano nel centro storico della città, per cui hanno subito danni ed è in corso un’ispezione dettagliata. La Federazione non ha ancora notizie ufficiali sulla situazione delle abitazioni dei membri di chiesa, sebbene sui social circolino foto che ne mostrano alcuni.

La chiesa avventista in Croazia invita a pregare perché Dio protegga la popolazione, in particolare le persone che sono state ferite durante il sisma o infettate dal coronavirus.

 

[Fonte e foto: TedNews]

 

 

 

ADRA Italia News 17 – Ad Amatrice il villaggio di ADRA Italia

ADRA Italia News 17 – Ad Amatrice il villaggio di ADRA Italia


Domenica 1° dicembre il Parco degli Alberi di Amatrice ha ospitato il villaggio di ADRA Italia. Contrastare la solitudine e l’isolamento dei cittadini, oltre a far emergere le problematiche del territorio, sono stati gli obiettivi della festa, ideata e realizzata da Adra Italia, coordinamento di Rieti e provincia, e patrocinata dal Comune. ADRA ha iniziato a sostenere la popolazione subito dopo il sisma e continua ancora oggi a dare il proprio supporto. Hope Media Italia ha raccolto la testimonianza di Sabrina Casciola, responsabile locale di ADRA.

Programma a cura di Alessia Calvagno.

ADRA Italia News 16 – Sosteniamo l’Albania

ADRA Italia News 16 – Sosteniamo l’Albania


Recentemente l’Albania è stata colpita da un violento terremoto che ha provocato 51 morti. Lo sciame sismico continua e la popolazione ha paura. ADRA Albania si sta muovendo per sostenere nell’immediato 11 famiglie, per un totale di 45 persone (adulti e bambini) rimasti senza tetto. ADRA Italia esprime vicinanza e solidarietà alle famiglie colpite e sostiene attraverso le donazioni, insieme al network ADRA, l’intervento che ADRA Albania sta portando avanti.

Alessia Calvagno ne ha parlato con Dag Pontvik, direttore di ADRA Italia.

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