Il tema della memoria è sempre argomento di grande complessità, tanto più quando parliamo di memoria storica. Tuttavia, è anche fondamentale, perchè è propria degli esseri umani.

Lo scorso 22 dicembre è stata inaugurata la nuova sede di Firenze dell'Associazione nazionale combattenti della guerra di liberazione, inquadrati nei reparti regolari delle Forze Armate. E' stata l'occasione per ricordare uomini e donne che hanno partecipato alla guerra di liberazione. Lo hanno fatto in modi diversi, nell'esercito regolare italiano che si unì agli Alleati, oppure come partigiani o semplicemente in qualità di soldati prigionieri dei tedeschi che accettarono la prigionia e la fame piuttosto che arruolarsi nell'esercito della Repubblica di Salò. Sono state scelte che hanno restituito dignità – anche agli occhi degli Alleati – a una Nazione che rischiava altrimenti di finire nella catastrofe politica e morale del fascismo. 

Su questi temi abbiamo intervistato il presidente della sezione di Firenze, il comandante Massimo Lisi.

*Nella foto un'immagine del monastero di Monte Cassino, lo scenario di uno dei più aspri combattimenti della Seconda Guerra Mondiale

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