Fra i vari protagonisti della Bibbia troviamo Simone, detto Pietro. Viene descritto inizialmente come un uomo un po’ scettico. Eppure ad un certo punto qualcosa cambia nella sua vita: decide di ubbidire a Cristo, di lasciar fare a Gesu’. E il suo cuore viene trasformato. Il Messia sapeva bene chi era questo suo discepolo, ma sapeva anche che cosa poteva diventare.

Anche noi siamo a volte scettici, a volte credenti. Ci capita in certi momenti di sentirci pieni di fede, e un attimo dopo agiamo secondo le nostre debolezze. Come evitare questi “sbalzi di pressione” spirituale?

In Matteo leggiamo di un Pietro ricco di fede, ma che poi vacilla. Si trova in mezzo ad una tempesta insieme agli altri discepoli, quando arriva Gesu’ camminando sull’acqua. Pietro afferma:

«”Signore, se sei tu, comandami di venire da te sull’acqua”. Egli disse: “Vieni!”. E Pietro, sceso dalla barca, cammino’ sull’acqua e ando’ verso Gesu’». (Matteo 14:28-29)

Ma poi Pietro toglie lo sguardo dal Messia, ha paura, si preoccupa del vento, precipita in acqua e quasi affoga. Ma Gesu’ lo salva.

Cosa possiamo imparare da questo episodio? Siamo pronti a dar fiducia al Signore? Cosa possiamo fare per essere trasformati, così come accadde a Pietro? Come possiamo rendere la nostra fede più salda?

Mario Calvagno, caporedattore di RVS Roma, intervista il pastore avventista Marco Valenza.

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