Adra. Aiuti e progetti futuri in Marocco

Adra. Aiuti e progetti futuri in Marocco

A più di un mese dal terremoto, un aggiornamento sugli interventi nelle zone colpite.

Notizie Avventiste – L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) della Spagna, in collaborazione con la rete internazionale di Adra, prosegue nella risposta umanitaria di emergenza in Marocco, nei villaggi sulle montagne dell’Atlante devastati dal terremoto l’8 settembre scorso. Pur non avendo una sede nel Paese nordafricano, l’agenzia avventista era sul posto già pochi giorni dopo il sisma, il peggiore nella regione da 60 anni, che ha causato almeno 2.946 morti e più di 5.476 feriti.

“Il fatto che Adra non abbia una presenza organizzata in Marocco non significa che non abbia una rete di collaboratori in loco” ha affermato Olga Calonge, direttrice di Adra Spagna “Abbiamo 11 volontari che vivono nel Paese da anni e che, fin dal momento del terremoto, sono stati coinvolti e organizzati nella risposta all’emergenza. La nostra gratitudine nei confronti di tutti questi collaboratori è immensa per la loro conoscenza del campo, i loro rapporti con la comunità locale marocchina e la loro immediata risposta alla richiesta di aiuto fin dal primo minuto”.

Il 12 settembre, Adra ha organizzato a Marrakech una riunione di coordinamento in cui è stato deciso di procedere seguendo due strategie. “Da un lato, grazie ai volontari locali che hanno legami di amicizia e relazioni con le persone e le famiglie di alcune comunità, abbiamo deciso di visitare questi villaggi per valutare la gravità dei danni e le loro necessità. In secondo luogo, e in parallelo, abbiamo iniziato a individuare e a stilare un elenco di organizzazioni locali che già lavorano sul campo e che conosciamo grazie a progetti passati o alle referenze fornite dai nostri volontari” ha aggiunto la direttrice.

Subito sono cominciati i sopralluoghi nelle zone colpite dal terremoto e gli incontri con le organizzazioni locali per aderire e sostenere finanziariamente le loro iniziative.

Prima consegna di aiuti umanitari 
Il 16 settembre, Adra ha partecipato a una prima consegna di aiuti umanitari.
“Abbiamo contribuito con l’acquisto di 200 kit composti da coperte e vestiti caldi per affrontare il freddo in questa zona delle montagne dell’Atlante” ha detto Calonge “Nei giorni successivi, abbiamo distribuito 700 kit di emergenza in altri due villaggi, 400 in una comunità e 300 in un villaggio vicino. I kit comprendevano torce, calze, saponi per l’igiene personale, assorbenti igienici per le donne. Distribuiamo anche kit per bambini con calze e vestiti caldi. Tutto questo materiale viene acquistato in diversi luoghi di Marrakech. Incoraggiamo sempre, ed è un principio umanitario, che gli acquisti siano sempre effettuati nel Paese in cui si è verificata la crisi, a meno che non sia impossibile per motivi di approvvigionamento”.

La distribuzione di aiuti è proseguita e altri 1.200 pacchi di soccorso sono arrivati nelle diverse comunità della zona. Inoltre, 400 bambini hanno potuto ricominciare a frequentare la scuola perché hanno ricevuto zaini, quaderni, matite colorate, penne, e altro materiale scolastico.

“Negli ultimi giorni, la nostra collaborazione con le organizzazioni locali ci ha permesso di sostenere e contribuire all’acquisto di coperte e materassi per 500 beneficiari, di 150 capre per i villaggi che hanno perso il loro bestiame, di una tenda che offre riparo a 45 terremotati rimasti senza casa; e la consegna di 500 pacchi di beni non alimentari per adulti e di cibo per 435 persone, tra le altre azioni” ha aggiornato Calonge.

Progetti futuri 
Grazie al sostegno della rete internazionale dell’agenzia umanitaria avventista, Daniel Abad, operatore di Adra Spagna sul posto, coordinerà e gestirà le prossime fasi degli interventi sul campo. Uno dei progetti da realizzare al più presto, insieme con un’organizzazione locale, è la costruzione di moduli abitativi sicuri e di qualità, in modo che le persone rimaste senza casa non debbano trascorrere l’inverno nelle tende. Le abitazioni saranno provviste di posti letto, gabinetti e docce.
“Abbiamo promesso un sostegno iniziale a questo progetto e stiamo cercando di ottenere ulteriori fondi” ha concluso la direttrice di Adra Spagna “Inoltre, abbiamo avviato diversi progetti che vedremo crescere a poco a poco, ma sarebbero impossibili senza la collaborazione e il sostegno di tutti i nostri partner, donatori e sostenitori”.

Anche Adra Italia contribuisce alla riposta del network.
Puoi ancora donare online sul sito adraitalia.org
oppure attraverso il seguente conto corrente bancario: IBAN: IT 72 S 01030 03203 000002465824
Causale “Terremoto Marocco”.

[Foto: Adra Spagna. Fonte: Adra Italia News]

Adra Europa aumenterà gli aiuti all’Ucraina

Adra Europa aumenterà gli aiuti all’Ucraina

È quanto emerge da un incontro dell’Unione europea a Oslo per affrontare la necessità di aiuti umanitari e allo sviluppo in Ucraina.

Notizie Avventiste – La rete dell’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) in Europa si prepara ad assumere un ruolo più importante nella fornitura di aiuti umanitari all’Ucraina. È quanto emerge da un incontro ad alto livello tenuto a Oslo il 26 settembre per discutere sul coordinamento della risposta umanitaria alla crisi in Ucraina. Nel Paese est-europeo, Adra conduce un’importante operazione, in particolare nella parte orientale, per aiutare le vittime della guerra in corso. Thomas Petracek, responsabile dei programmi e della risposta alle emergenze di Adra Europa, prevede che tale operazione aumenterà in modo significativo nei prossimi mesi.

Questo è un dato fondamentale per Adra, dopo che Petracek ha partecipato alla terza riunione di alti funzionari umanitari sull’Ucraina, tenuto presso il municipio di Oslo. L’evento è stato organizzato dal Dipartimento protezione civile e operazioni di aiuto umanitario della Commissione europea (Echo), e ospitato dal Ministero degli Affari esteri norvegese.

Esigenze umanitarie in Ucraina 
L’incontro si è svolto un anno dopo la prima riunione della serie, tenutasi a Bruxelles. All’epoca il meeting riunì i rappresentanti del governo ucraino, degli Stati membri dell’Unione europea (UE), dei principali donatori, delle organizzazioni delle Nazioni Unite, del Comitato internazionale della Croce Rossa, della Banca mondiale e delle organizzazioni umanitarie finanziate dall’UE. L’obiettivo era quello di garantire una risposta sostenibile, efficace, efficiente e completa ai bisogni umanitari in Ucraina, che comprendesse sia gli aiuti nell’emergenza sia quelli allo sviluppo. L’incontro di Oslo ha visto una partecipazione ancora più ampia rispetto alla prima riunione.

Nel suo discorso di apertura, Janez Lenarčič, commissario europeo per la gestione delle crisi, ha sottolineato l’importanza di sostenere i finanziamenti umanitari, il partenariato con gli attori locali, l’azione umanitaria contro le mine e l’equilibrio tra aiuti umanitari e ripresa.
“In qualità di principale donatore umanitario in Ucraina, l’UE ha invitato i principali attori umanitari a discutere dei bisogni più urgenti della popolazione ucraina”, ha dichiarato Lenarčič in un articolo pubblicato sul sito web di Echo il giorno dell’evento.

Al termine dell’incontro di Oslo, il rappresentante di Adra Europa ha spiegato come l’agenzia, in collegamento con l’Unione Europea, gli Stati membri e le Nazioni Unite, collaborerà con essi per implementare gli aiuti umanitari e allo sviluppo nel Paese in guerra.

Iniziative di Adra in Ucraina 
Gli interventi di Adra in Ucraina ammontano attualmente a 18 milioni di dollari statunitensi e sono sostenuti da varie agenzie governative. A Oslo è emerso chiaramente che la comunità internazionale aumenterà i finanziamenti per gli aiuti all’Ucraina. Adra svolgerà un ruolo importante in questa operazione e chiederà i finanziamenti per quei progetti che l’agenzia è particolarmente adatta a realizzare.

“Molto probabilmente Adra si concentrerà su tre o quattro zone vicine alla linea del fronte, con particolare attenzione alla salute e all’istruzione, ma inizierà a lavorare anche sulla riabilitazione” ha dichiarato Petracek dopo l’incontro.

Ha anche osservato che nel settore degli aiuti vi è la tendenza a far sì che le organizzazioni non governative locali svolgano un ruolo più importante nell’attuazione degli aiuti. Adra Ucraina, in quanto Ong nazionale, è adatta a svolgere questo ruolo. Infatti, conta attualmente circa 300 dipendenti e centinaia di volontari in tutto il Paese.

Diversi uffici nazionali che formano la rete di Adra Europa, come le agenzie in Repubblica Ceca, Danimarca, Germania e Slovacchia, sono ora in dialogo con i rispettivi governi e molto probabilmente riceveranno finanziamenti per progetti di aiuto in Ucraina.
Per ricevere i finanziamenti dell’UE attraverso Echo, gli uffici Adra devono essere certificati. In Repubblica Ceca, Danimarca e Germania lo sono già, in Norvegia la certificazione arriverà a breve.

[Foto: Tor Tjeransen e Yuri Zarko/Adventist Media Exchange (CC BY 4.0). Fonte: Tor Tjeransen/Eud News]

Adra celebra 40 anni con 40.000 alberi in Zimbabwe

Adra celebra 40 anni con 40.000 alberi in Zimbabwe

L’iniziativa evidenzia l’impegno dell’organizzazione umanitaria per mitigare le conseguenze dei cambiamenti climatici.

Notizie Avventiste – L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) ha dato il via alle celebrazioni del suo 40° anniversario con la piantumazione di 40.000 alberi da frutto in tutto lo Zimbabwe da agosto a dicembre. Il progetto ha come tema “Salvaguardia ambientale e cambiamento climatico” ed evidenzia l’impegno ecologico di Adra e il suo desiderio di migliorare la salute delle persone.
“Le ripercussioni delle catastrofi climatiche si fanno sentire in tutto il mondo” ha affermato Michael Kruger, presidente di Adra International “La nostra agenzia umanitaria globale è stata testimone in prima persona di come le condizioni meteorologiche estreme, la deforestazione, gli incendi e lo sviluppo abbiano portato all’estinzione di miliardi di alberi”.

“Nel commemorare i 40 anni di risposta ai disastri, aiuti umanitari e assistenza allo sviluppo da parte di Adra” ha aggiunto Kruger “ci impegniamo a promuovere iniziative come quella di piantare alberi che non solo contribuiranno a migliorare la qualità naturale dell’aria, diminuire l’erosione ed eliminare l’inquinamento, ma genereranno anche benefici in termini di benessere per i residenti di tutte le comunità”.

Adra ha inaugurato l’iniziativa #plantafruittree in agosto, con l’assistenza dei funzionari della Commissione forestale dello Zimbabwe, piantando i primi 1.000 alberi nelle scuole, nelle fattorie e nelle istituzioni di dieci province del Paese.

Le celebrazioni continuano in questo mese e proseguiranno fino a dicembre. Il 9 settembre sono stati piantati altri 200 alberi da frutto nel campo da golf “Country Club Newlands Zimbabwe” ad Harare.
“Adra vuole promuovere la sostenibilità ambientale e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’impatto dei cambiamenti climatici” ha detto Judith Musvosvi, direttrice dell’agenzia umanitaria avventista in Zimbabwe “Gli alberi da frutto sono stati scelti appositamente perché hanno meno probabilità di essere abbattuti in futuro. Abbiamo notato che difficilmente un albero da frutto verrà abbattuto, ad esempio, per ricavarne legna da ardere”.

Inoltre, l’agenzia invita tutte le comunità, le scuole, le chiese e le organizzazioni pubbliche e private del mondo a unirsi all’iniziativa, piantando alberi nei quartieri e condividendo le proprie esperienze online con l’hashtag #GoGreenWithAdra.

Quest’anno, in occasione del National Arbor Day, l’organizzazione globale ha lanciato la campagna negli Stati Uniti il 28 aprile, presso l’Atholton Adventist Academy di Columbia (Maryland). In occasione del 40° anniversario di Adra, gli studenti hanno piantato 40 alberi.

[Foto: Adra Zimbabwe. Fonte: Adventist Review]

Adra distribuisce mille kit di emergenza in Marocco

Adra distribuisce mille kit di emergenza in Marocco

Notizie Avventiste – Lo scorso fine settimana, Adra Spagna ha preparato e distribuito i primi mille kit di aiuti umanitari ad altrettante persone colpite dal terremoto nell’Atlante, in Marocco. La sezione spagnola dell’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso guida l’intervento della rete internazionale nell’emergenza causata dal sisma nel Paese africano.

I 12 volontari di Adra hanno visitato alcune comunità che non avevano ancora ricevuto nessun aiuto. Hanno verificato il numero delle famiglie colpite e le loro necessità prioritarie in questo momento. Poi, il gruppo si è recato a Marrakech per acquistare tutto il necessario. Purtroppo, secondo Olga Calonge, direttrice di Adra Spagna, è sempre più difficile trovare alcuni prodotti, perché i mercati si svuotano.

I kit di emergenza 
Il cibo più o meno arriva e viene distribuito, ma nella zona dell’Atlante le temperature sono piuttosto basse, soprattutto di notte, e le famiglie soffrono il freddo. Per questo i kit per l’emergenza, distribuiti da Adra, contenevano calzini, salviette igieniche (perché le persone non hanno possibilità di pulirsi), assorbenti per donna, sapone, torce per la notte (perché dormendo all’aperto chiedono di avere luce), coperte, ecc. La difficoltà maggiore adesso è nel procurarsi le tende, dice la direttrice Calonge, e Adra si è mobilitata per poterle ottenere. Il gruppo ha anche contattato diverse organizzazioni locali che già conoscevano. Insieme a una di queste sono stati distribuiti indumenti caldi nella zona meridionale.

Ricordiamo che anche Adra Italia contribuisce alla raccolta fondi internazionale per aiutare la popolazione del Marocco colpita dal sisma.
Dona ora o attraverso il seguente conto corrente bancario:
Iban: IT 72 S 01030 03203 000002465824, causale “Terremoto Marocco”.

[Foto e fonte: revista.adventista.es]

ADRA Italia News – In azione in Marocco e in Slovenia

ADRA Italia News – In azione in Marocco e in Slovenia


In questa puntata scopriamo di più in merito a quanto sta facendo ADRA in Marocco, in seguito al terremoto, e in Slovenia, in seguito all’alluvione di agosto.

Alessia Calvagno ne ha parlato con Dag Pontvik, direttore di ADRA Italia, l’agenzia umanitaria avventista.

Terremoto in Marocco. Adra Spagna collabora nell’emergenza

Terremoto in Marocco. Adra Spagna collabora nell’emergenza

Guiderà gli interventi della rete internazionale dell’agenzia umanitaria avventista. L’appello alla preghiera per la popolazione colpita. Adra Italia coopera alla raccolta fondi.

Notizie Avventiste – La sezione spagnola di Adra collaborerà all’emergenza causata dal terremoto che ha devastato il Marocco e ha provocato oltre 2.900 morti e 5.530 feriti. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, le persone colpite sono più di 300.000.

La direttrice di Adra Spagna, Olga Calonge, ha informato che l’équipe dell’agenzia umanitaria avventista è arrivata in Marocco il 12 settembre; da lì invierà notizie e si attiverà per l’emergenza della rete umanitaria. È Adra Spagna, dice Calonge, che si farà carico dell’emergenza all’interno delle diverse sezioni internazionali dell’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso, “quindi saremo molto attivi e coinvolti”.

Il sisma
Il terremoto di magnitudo 6.8 si è verificato venerdì 8 settembre, alle 23.11, nelle regioni vicino a Marrakech. La scossa è stata così forte da essere avvertita anche a Fez, dove Adra Camp de Morvedre (che dipende da Adra Spagna) ha portato avanti diverse azioni umanitarie. È seguito uno sciame sismico nei giorni seguenti. Si tratta di uno dei terremoti più letali che abbia colpito il Paese in oltre 120 anni.

In queste ore gli operatori delle squadre di soccorso e delle forze armate marocchine continuano la ricerca dei sopravvissuti tra le macerie degli edifici crollati. Un contingente dell’Unità Militare di Emergenza (Ume) delle forze armate spagnole si è già recato in Marocco per collaborare nei soccorsi. I servizi di emergenza cercano di raggiungere le zone più colpite, sulle montagne dell’Atlante, la catena montuosa di difficile accesso dove sono crollate molte case.

Il terremoto ha causato danni a 530 scuole e 55 collegi, come riporta il quotidiano marocchino Le Matin.

Invito alla preghiera 
In un video-messaggio diffuso dopo il sisma in Marocco, Rick McEdward, presidente dell’Unione avventista di Medio Oriente e Africa del nord (Mena), afferma: “In questi momenti in cui le persone scavano ancora per cercare i sopravvissuti, invito a trarre conforto nelle parole della Scrittura. Il Salmo 46 dice: ‘Dio è per noi un rifugio e una forza, un aiuto sempre pronto nelle difficoltà. Perciò non temiamo se la terra è sconvolta, se i monti si smuovono in mezzo al mare, se le sue acque rumoreggiano, schiumano e si gonfiano, facendo tremare i monti’ (vv. 1-3). Possiamo rivolgerci a Dio in questo periodo perché sia il nostro aiuto”.

Il presidente ricorda che anche noi possiamo aiutare con il nostro sostegno a Adra e con la preghiera.
“Unitevi a noi nella preghiera per le popolazioni colpite dal terremoto” aggiunge “Ricordatevi delle persone che soffrono per questo tragico evento”.

Come aiutare
Adra Italia
collabora alla raccolta fondi per il Marocco. I bisogni più urgenti, secondo le autorità locali, sono i ripari d’emergenza, i servizi igienici, le forniture d’acqua e l’assistenza medica. Chi desidera può contribuire con una donazione per supportare il team delle emergenze già attivo sul posto.
“Il tuo sostegno avrà un impatto significativo in questi momenti di crisi” affermano da Adra Italia “Qualunque esubero della raccolta verrà utilizzato per altre emergenze o catastrofi naturali.

Dona ora o attraverso il seguente conto corrente bancario:
Iban: IT 72 S 01030 03203 000002465824,  causale “Terremoto Marocco”.

[Foto: Mena. Fonte: revista.adventista.es, Mena, Adra Italia]

Il TGr delle Marche dedica un servizio a Adra Jesi

Il TGr delle Marche dedica un servizio a Adra Jesi

Notizie Avventiste – Il telegiornale regionale (Rai) delle Marche ha dedicato ieri, 11 settembre, un servizio all’attività sociale e solidale di Adra a Jesi. Intitolato “Pacchi alimentari contro la povertà: ‘Cresce la domanda, italiani in aumento’", il servizio di Jurij Bogogna, con il montaggio di Matteo Albanesi, mostra il lavoro intenso dell’agenzia umanitaria avventista.

“Lo sportello dell’organizzazione Adra: tante famiglie in lista per avere gli aiuti. In coda soprattutto donne e lavoratori in difficoltà per gli aumenti” si legge sul sito del TGr Marche.

“Adra, l’agenzia umanitaria della chiesa avventista del settimo giorno” continua “ogni settimana distribuisce generi alimentari nella sua sede a Jesi. Le famiglie iscritte all’elenco dei beneficiari sono circa 120, in base a Isee e condizione economica. I numeri sono in crescita dopo la pandemia, con una prevalenza di persone di cittadinanza estera ma con gli italiani che aumentano costantemente. Tante donne, ma anche uomini, giovani e anziani. Molti lavorano, ma gli aumenti per le spese e per la casa li mettono in difficoltà nell’arrivare a fine mese”.

A confermare la tendenza vi è anche Michele Abiusi, di Adra Jesi e pastore avventista emerito. “Dopo il Covid c’è stata un’esplosione di richieste” afferma nel video “che abbiamo gestito con i servizi sociali del Comune”.

Guarda il video a questo link: https://www.rainews.it/tgr/marche/video/2023/09/ 

 

 

 

Padova. Progetto “Dona un sorriso” di Adra

Padova. Progetto “Dona un sorriso” di Adra

Umberto Canovese – Anche nella chiesa avventista di Padova, il sostegno alle famiglie bisognose è una bella realtà. A coronare l’impegno dei nostri volontari attivi in tale ambito, il coordinamento Adra di Padova ha ricevuto, lo scorso 29 luglio, un assegno di circa 300 euro devoluti da un supermercato Alì della zona. Tale somma è stata destinata al progetto “Dona un sorriso”, che si propone di fornire giocattoli e materiale didattico ai bambini delle famiglie seguite dalla nostra comunità.

 

Conversano. La diversità colora il mondo

Conversano. La diversità colora il mondo

Il campo estivo di Adra nella cittadina pugliese, giunto alla quarta edizione, ha regalato una settimana di giochi e attività a bambini e ragazzi.

Antonietta Fantasia – “E_state insieme!” è il campo estivo organizzato da Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso), sezione di Conversano. Una settimana insieme! Diciotto ragazzi hanno sfidato il caldo torrido e si sono incontrati tutti i pomeriggi, dal 16 al 23 luglio, nella bella campagna pugliese, per riflettere sul tema di attualità proposto, per cantare, giocare, creare, costruire e… divertirsi tanto!

La partecipazione al dialogo, che aveva come oggetto “La diversità colora il mondo”, è stata attiva e interessata. L’esempio di eroi (M.L. King, N. Mandela e Gesù) che hanno combattuto contro il razzismo, la disuguaglianza sociale e l’ingiustizia, ha stimolato le riflessioni e la creatività di ciascuno dei ragazzi. Nella società multiculturale in cui siamo immersi, dobbiamo andare oltre la semplice convivenza e instaurare relazioni, collaborazioni, dialoghi, confronti, scambi, condivisioni, ed essere pronti a una reciproca trasformazione.

La diversità, quindi va vista come valore per la costruzione di una dimensione universale dell’umanità basata sull’amore, sull’interdipendenza e la corresponsabilità. Si è, quindi, giunti a comprendere che ognuno di noi deve instaurare una relazione paritaria con l’altro; anzi, addirittura dobbiamo sentirci responsabili del benessere dell’altro!

Altri momenti fortemente partecipati ogni sera sono stati: la pittura, la partita a calcio, la merenda, i giochi collettivi, i canti, gli indovinelli, le barzellette e… l’atmosfera suggestiva del fuoco da campo

Domenica 23, il programma si è svolto con la presenza attiva dei genitori! Giochi, canti riflessioni, sfilata dei “ragazzi dal mondo”, buffet, fuoco da campo e tanta allegria hanno caratterizzato la serata conclusiva della settimana che sicuramente conserveremo nel nostro cuore!

Il campo è stato possibile grazie ai volontari di Adra, che hanno collaborato con dedizione e generosità. Il nostro auspicio è quello di prepararci per la quinta edizione di “E_state insieme!”.

A sei mesi dal terremoto in Siria e Turchia, Adra fa il punto sugli aiuti

A sei mesi dal terremoto in Siria e Turchia, Adra fa il punto sugli aiuti

Notizie Avventiste – Più di sei mesi fa, un terremoto di magnitudo 7.5 ha scosso la regione di confine turco-siriana e causato danni devastanti a edifici e infrastrutture. Circa 60.000 persone hanno perso la vita e milioni di residenti sono rimasti senza casa. 
Subito dopo il sisma, l’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) era sul posto ed è stata in grado di aiutare, finora, 46.000 persone. 

“Quando sono iniziate le scosse, io e mia sorella dormivamo” racconta Adam, di 8 anni “Nostra madre ci ha svegliati in fretta e ci ha detto di uscire. La casa ha tremato molto, eravamo molto spaventati e siamo corsi in strada”. Adam non è stato l’unico a dover fuggire dalla sua abitazione con la famiglia. "C’era tanta gente fuori, ero molto confuso, eravamo bagnati dalla pioggia e avevamo un freddo tremendo", prosegue.

Infatti, temendo le scosse di assestamento e il crollo degli edifici, molte famiglie hanno trascorso i giorni successivi all’aperto o sono andate in uno dei numerosi rifugi di emergenza. Poiché la casa in cui viveva Adam era inagibile e rischiava di crollare, tutta la famiglia si è trasferita dai parenti e Adra li aiuta con i pacchi di prodotti alimentari.

L’assistenza di Adra 
Grazie alle donazioni ricevute, l’agenzia umanitaria avventista ha potuto offrire assistenza per quanto riguarda il cibo, l’acqua potabile e altri beni di prima necessità. Sono stati riparati cinque rifugi di emergenza e sono stati distribuiti oltre 35.000 pacchi di alimenti, 5.500 kit per l’igiene e 590 coperte. I rifugi sono stati attrezzati con docce mobili. Tre cisterne d’acqua sono state riparate ad Aleppo e due reti idriche a Latakia, in modo che i residenti potessero avere un accesso sicuro e quotidiano all’acqua potabile.

Iniziare la ricostruzione 
Dopo gli aiuti nell’emergenza, è tempo di iniziare a pensare alla ricostruzione. Adra sta affrontando la questione insieme con le famiglie interessate. L’agenzia vuole realizzare un progetto di cui beneficeranno 8.900 famiglie (44.500 persone), riaprire le scuole, rafforzare i mercati locali e offrire aiuto psicologico ai bambini e ai loro genitori.

[Foto: Adra Siria. Fonte: Apd]

 

 

 

Australia. Un mondo più sicuro per tutti

Australia. Un mondo più sicuro per tutti

È l’appello presentato dalla delegazione di donne cristiane al governo di Canberra.

Notizie Avventiste – Ogni anno, un gruppo di donne rappresentanti di chiese e organizzazioni religiose incontrano i politici australiani per mantenere alta l’attenzione sulla difficile situazione dei poveri nel mondo. All’inizio di agosto 2023, una delegazione di 45 donne, appartenenti a 12 denominazioni cristiane e alla coalizione Micah Australia che si occupa di aiuti umanitari, si sono recate a Canberra e hanno incontrato ben 40 politici. Hanno discusso sul ruolo che l’Australia può svolgere nel contribuire a combattere l’aumento delle crisi globali e a creare un mondo più sicuro per tutti.

Per la Chiesa avventista e per Adra Australia erano presenti, nella delegazione, la pastora Moe Stiles, cappellana universitaria, e Charlene Luzuk, direttrice dei programmi nazionali di Adra. “Da sempre Micah sostiene che il programma di sviluppo internazionale dell’Australia è ciò che meglio ci permette, come nazione, di mostrare compassione e generosità nei confronti dei nostri vicini e di coloro che ne hanno più bisogno, sia nella nostro Paese sia a livello globale” ha affermato Beck Wilesmith, coordinatrice della rete di donne leader di Micah.

L’Australia è firmataria degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Oss) definiti dalle Nazioni Unite come strategia per un futuro migliore e più sostenibile per tutti. Tra gli obiettivi da raggiungere entro il 2030 vi sono l’eliminazione della povertà estrema e della fame. Tuttavia, questi obiettivi sono ancora ben lontani a causa della confluenza di molteplici crisi negli ultimi anni, tra cui quella del Covid-19, l’aumento dei conflitti e i cambiamenti climatici. Nell’ambito della campagna di Micah “Safer World For All”, la delegazione ha chiesto un aumento del budget australiano per l’aiuto pubblico allo sviluppo.
“Spingiamo i nostri parlamentari a vedere cosa possiamo fare come Paese per ricostruire il bilancio degli aiuti” ha spiegato Luzuk “che da molto tempo è il più basso in termini di percentuale del reddito nazionale lordo”.

Il primo giorno, la delegazione ha seguito un corso di formazione su come far sentire al meglio la propria voce a favore del più vulnerabili di fronte ai politici. La forza di Micah sta nel riunire le chiese australiane affinché parlino come una sola persona per un obiettivo comune.
Luzuk ha raccontato che il suo gruppo ha riflettuto e pregato sul testo di Luca 12:11-12 prima dell’inizio della giornata, e ha chiesto allo Spirito Santo di essere con loro e di dare loro le parole da dire, come promesso nel versetti. Con il passare della giornata, ha scoperto che anche altri gruppi avevano pregato sullo stesso testo biblico.
“Abbiamo pregato davvero su quel versetto, e sentire che anche altri gruppi della delegazione pregavano nello stesso modo è stato davvero rassicurante”

Per la pastora Stiles, un’altra componente importante degli incontri a Canberra è stata quella di far parte di un gruppo di donne forti e credenti.
“È stato stimolante essere circondate da donne di fede straordinarie, che sono leader nei loro rispettivi ruoli”, ha sottolineato Stiles “Avere una delegazione di 45 donne cristiane che si muovono per le aule del Parlamento non è una cosa che si vede tutti i giorni”.

Luzuk è stata grata di far parte della delegazione unita nel proposito di parlare per coloro che sono emarginati.
“Non è una novità per i cristiani” ha affermato “Da oltre 2000 anni, Gesù ci ha insegnato a parlare a nome dei poveri e dei vulnerabili, e quindi stiamo solo facendo ciò che Gesù ci ha detto di fare. Se è una voce a parlare, può arrivare solo fino a un certo punto, ma quando sono 45 voci da tutto il Paese, che dicono tutte la stessa cosa ai deputati e ai parlamentari, l’impatto è maggiore”.

“Sono andata a Canberra con molte domande sull’efficacia di questa iniziativa, ma ho capito l’importanza di unire le nostre voci cristiane e di lavorare insieme per i più vulnerabili del mondo”, ha concluso.

[Foto e fonte: Adventist Record

L’attacco di un drone interrompe la consegna degli aiuti di Adra Ucraina

L’attacco di un drone interrompe la consegna degli aiuti di Adra Ucraina

Non ci sono vittime, solo qualche contuso e danni ai mezzi di trasporto.

Notizie Avventiste – La mattina dell’11 agosto, il magazzino di aiuti umanitari dell’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) con sede a Beryslav, nella regione di Kherson, in Ucraina, ha ricevuto una spedizione di aiuti umanitari che il gruppo di volontari voleva distribuire ai beneficiari quel giorno stesso. Purtroppo, un drone che sorvolava il luogo ha sganciato tre esplosivi che hanno danneggiato i veicoli prestati all’agenzia dai funzionari locali. Il personale di Adra Ucraina è riuscito a mettersi in salvo pochi secondi prima delle esplosioni e ha riportato solo lievi contusioni.

“È successo poco prima delle 8.00” ha raccontato Marina, volontaria di Adra Ucraina “Dovevamo consegnare dei pacchi di prodotti alimentari nel villaggio di Novoberislav, dove vivono 344 persone. Mentre caricavamo l’ultimo scatolone e ci preparavamo a partire, abbiamo sentito il rumore di un drone. Abbiamo alzato lo sguardo e lo abbiamo visto librarsi proprio sopra di noi. I ragazzi hanno gridato di metterci in salvo e siamo corsi tutti al riparo. Un secondo dopo, il drone ha iniziato a lanciare gli esplosivi. Ha sganciato tre esplosivi in un minuto: uno direttamente sul cofano di un’auto, il secondo tra la seconda auto e un furgone e il terzo davanti al furgone stesso. Meno male che eravamo nel bunker, quindi tutti stavamo bene, anche se ho avuto una leggera commozione cerebrale a causa di quelle esplosioni e ho ancora mal di testa”.

Terminato l’attacco, i volontari hanno scoperto che tre dei veicoli avevano le ruote e i radiatori forati, i finestrini distrutti e alcune portiere rotte, per cui gli aiuti non hanno potuto essere consegnati a Novoberislav quel giorno. I funzionari locali, tra cui il sindaco del villaggio, avevano prestato ad Adra i veicoli da usare nella distribuzione dei pacchi alimentari ai residenti, dato che l’elevato volume di aiuti umanitari non ne avrebbe premesso il trasporto esclusivamente con i veicoli di Adra Ucraina.

Il carico umanitario non è stato danneggiato ed è stato riportato in magazzino dai veicoli danneggiati. Il personale dell’agenzia ha chiamato la polizia e gli agenti hanno registrato tutti i danni.

Il 14 agosto, la coordinatrice umanitaria delle Nazioni Unite per l’Ucraina, Denise Brown, ha rilasciato una dichiarazione sull’incidente.
“La popolazione nel sud del Paese, tra cui le regioni di Kherson e Odessa, hanno vissuto un fine settimana particolarmente duro, poiché gli attacchi hanno provocato la morte e il ferimento di molti civili, compresi i bambini” ha scritto Brown “Gli attacchi hanno colpito anche gli operatori umanitari e la nostra capacità di sostenere coloro che soffrono le conseguenze della guerra. Venerdì [11 agosto], i nostri colleghi della Ong Adra hanno dovuto interrompere la distribuzione di beni di prima necessità dopo che il loro magazzino e i loro mezzi di trasporto sono stati danneggiati dai bombardamenti nella regione di Kherson. I civili e le infrastrutture civili devono essere rispettati; non devono mai essere un bersaglio”.

L’attività di Adra Ucraina nei giorni di guerra 
Adra Ucraina fa parte della rete globale di Adra International, che opera in oltre 130 Paesi. Il compito principale dell’agenzia umanitaria è sostenere le persone bisognose e le fasce più vulnerabili della popolazione, migliorando la loro vita e rendendole più attive e capaci di superare situazioni difficili. In Ucraina, Adra è stata ufficialmente registrata e realizza progetti umanitari dal 21 febbraio 1993.

Tuttavia, le sue attività sono cambiate radicalmente dopo il 24 febbraio 2022. A causa del conflitto, la necessità di aiuti umanitari è aumentata in modo esponenziale. Grazie ai suoi partner internazionali e alle persone comuni di tutto il mondo, che non sono indifferenti alla situazione, Adra Ucraina è riuscita a fornire un’assistenza significativa alle persone colpite e a quelle che hanno perso completamente le loro abitazioni.

Gli ospedali della regione di Kharkiv e della regione di Donetsk ricevono forniture mediche 
Due camion con le forniture mediche acquistate con il sostegno di Adra Svezia sono arrivati al magazzino di Adra Ucraina. Un altro camion dovrebbe arrivare a breve. Le sette tonnellate di beni umanitari trasportati dai tre camion comprendono camici, mascherine, bende e altri articoli sanitari. Una parte del carico sarà donata agli ospedali della regione di Kharkiv, mentre un’altra parte sarà destinata alle istituzioni mediche della regione di Donetsk.

Supporto finanziario, legale e psicologico 
I residenti di Kryvyi Rih, nella regione di Dnipro, colpiti dall’esplosione di un missile in un quartiere residenziale il 31 luglio scorso, continuano a ricevere varie forme di aiuto umanitario da Adra Ucraina. In particolare, le persone colpite sono invitate a richiedere l’assistenza in denaro fornita nell’ambito dei progetti sostenuti da Adra Svezia, dal governo canadese e dal Ministero degli Esteri tedesco. Al 2 agosto, si erano già registrate oltre 217 famiglie (476 persone).

Il 1° agosto, l’avvocato Yevhen Strashko, che lavora con Adra, è arrivato s a Kryvyi Rih per dare assistenza legale gratuita ai residenti. Le consulenze hanno riguardato le relazioni sui danni, la procedura di richiesta di risarcimento per le proprietà distrutte o danneggiate, la procedura per il ripristino dei documenti di proprietà degli alloggi e la riemissione dei passaporti ucraini e dei certificati di nascita.

Inoltre, le persone colpite ricevono supporto psicologico da parte di specialisti dell’agenzia umanitaria avventista, nell’ambito del programma Lifesaving Evacuation, Assistance and Protection, finanziato dal governo canadese.

Clicca qui per guardare il video (in inglese) sul lavoro di Adra Ucraina durante la guerra.

[Foto: Adra Ucraina. Fonte: Adventist Review e Eud News

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