Si è svolto a Potenza l’incontro di formazione per pastori, anziani e direttori dei giovani delle chiese avventiste in Italia del sud.

Santa Abiusi – Domenica 12 marzo, i pastori, gli anziani di chiesa e i direttori dei Ministeri Avventisti per la Gioventù (Mag) del Campo Sud si sono incontrati nella chiesa di Potenza per confrontarsi sul tema “Collaboratori di Dio per una chiesa che vive”: un percorso di dialogo e ascolto, di supporto e ispirazione gli uni per gli altri in riferimento all’essere chiesa oggi.

Il convegno, organizzato dal direttore di Campo, past. Petru Nyerges, è stato impostato sull’ascolto di tre relazioni, seguite di volta in volta da un lavoro di dialogo in gruppi, coordinati dalla past. Liudmila Biscardi. Durante l’incontro si sono succeduti diversi momenti di preghiera, organizzati dal past. Alfredo Arisi. In apertura, commentando il testo dell’apostolo Paolo contenuto in Romani 15:19-33, il past. Samuele Barletta ha messo in luce il grande fervore spirituale che animava l’apostolo. Paolo aveva una visione e una fede incrollabile che dovremmo tutti prendere ad esempio.

Le relazioni 
La prima relazione, a cura del past. Stefano Calà, ha messo in risalto che siamo una comunità intergenerazionale, in cui ognuno ha pari valore e dignità agli occhi di Dio. il testo biblico di Numeri 8:23-26 presenta un modello antico che potrebbe essere adottato anche oggi, prevedendo l’affiancamento dei più giovani, nell’ottica di prepararli allo svolgimento degli incarichi principali.

La past. Rebecca Gaisie ha messo in evidenza l’importanza di una comunità multiculturale. In una chiesa in cui sono presenti tante persone provenienti da diversi Paesi, la grande sfida riguarda la complessità delle varie culture. Per una buona convivenza tra i fratelli nella fede, è di vitale importanza una “storia condivisa” da tutti che ci permetterà di focalizzarci su valori e credenze comuni, come l’amore di Dio per l’umanità, la salvezza in Cristo, la guida dello Spirito Santo.

Nella sua relazione sul tema “Sfide per una pastorale giovanile”, il past. José Luis Nunez, responsabile dei Mag in Italia del sud, ha presentato una panoramica della “membership” della Chiesa avventista e dei giovani a livello mondiale negli ultimi 20 anni. I dati, purtroppo, mostrano che una grandissima parte di giovani lascia la chiesa soprattutto fra i 18 e i 29 anni. È necessario prendere delle contromisure.

La società è cambiata ed è necessario aprire le chiese alle nuove mentalità, non alzare muri per difendere il formalismo, ma presentare Cristo con una sana ecclesiologia, creare nelle comunità un forte spirito familiare, in cui il giovane si senta autenticamente amato, una chiesa mentore che sappia mettere in luce i doni giovanili.

Conclusione 
A conclusione dell’incontro, il past. Daniele Benini ha sottolineato l’importanza di creare la consapevolezza che è necessaria nella guida dello Spirito Santo per affrontare le sfide emerse dalle varie relazioni. I giovani di oggi hanno bisogno di modelli significativi che testimonino i valori della nostra fede. Hanno bisogno di mentori che li accompagnino come un fratello maggiore. Dobbiamo aiutare i nostri figli a diventare i futuri dirigenti della Chiesa avventista. Serviamoci della preghiera per raggiungere questi obiettivi!

 

 

 

 

 

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