Continua la tournée mondiale del direttore d’orchestra avventista novantacinquenne. Il 18 maggio sarà nella capitale per dirigere l’orchestra dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia.

Notizie Avventiste – Herbert Blomstedt, direttore d’orchestra svedese e membro della Chiesa avventista, sarà a Roma, nella tappa italiana della sua tournée mondiale. Giovedì 18 maggio, alle ore 19.30, dirigerà l’orchestra dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone (con repliche venerdì 19 maggio, alle 20.30, e sabato 20, alle 18.00). In programma musiche di Schubert e Bruckner

Elegante, alto, con lo sguardo vivo e il gesto ampio, il maestro Blomstedt è una vera e propria leggenda della direzione d’orchestra. A 95 anni (ne compirà 96 il prossimo 11 luglio) continua a svolgere quella che è la sua passione: la musica.

Nato negli Stati Uniti nel 1927, in una famiglia avventista (il padre era pastore) ma cresciuto in Svezia, è ancora molto attivo sui maggiori palcoscenici mondiali.

A fine aprile è stato in Germania ospite dell’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia, di cui è direttore onorario, per dirigere opere di Franz Schubert. All’inizio di marzo, invece, era negli Stati Uniti, protagonista di un concerto della Chicago Symphony Orchestra.

Tanti riconoscimenti 
Blomstedt è direttore onorario anche della Dresdner Staaatskapelle e dei Bamberger Symphoniker, Conductor Laureate della San Francisco Symphony e della Nhk Symphony Orchestra e Honorary Conductor della Danish National Symphony Orchestra. In passato ha ricoperto, tra le altre, la carica di direttore principale della Gewandhaus di Lipsia, della Staatskapelle di Dresda, della San Francisco Symphony e dell’Orchestra Sinfonica della Ndr di Amburgo.

Herbert Blomstedt è stato insignito due volte della Croce federale al merito: nel 2003 ha ricevuto la Gran Croce al Merito della Repubblica Federale di Germania e il 10 novembre 2022 la Gran Croce al Merito. Inoltre, è un membro eletto della Royal Swedish Music Academy e ha ricevuto diverse lauree honoris causa.

Il sabato 
Quando, in un’intervista al New York Times del 2017, gli fu chiesto del suo giorno di riposo settimanale, il direttore spiegò perché non teneva le prove il venerdì sera (inizio del sabato secondo l’insegnamento biblico seguito dalla Chiesa avventista) ma si esibiva con le orchestre. “Ho pensato a mio padre [che era un pastore]. Lui preparava il suo sermone molto accuratamente durante la settimana. Il venerdì al tramonto chiudeva i libri e passava il tempo con la famiglia, ma il sabato predicava. Adoro provare, lavorare con l’orchestra. Ma di sabato non ci esercitiamo, suoniamo solo ciò che abbiamo provato insieme. E questa è una benedizione per tutti noi” aveva detto Blomstedt.

Per il direttore, la musica è fonte di energia anche dopo aver diretto le stesse composizioni già dozzine di volte. “Prendo molti appunti, perché studio le partiture con grande attenzione, affinché ogni nota abbia un significato speciale”.

Premio Blomstedt agli studenti dell’Università Friedensau 
Il direttore ha istituito un premio in memoria di sua moglie Waltraud, scomparsa nel 2003. L’Università avventista di Friedensau, in Germania, assegna dal 2008 il “Premio Waltraud e Herbert Blomstedt” agli studenti per le tesi e i master nel campo della teologia e del lavoro sociale, o per meriti artistici in ambito musicale.

La passione per Bruckner 
La scintilla che avvicinò Blomstedt ancora di più alla musica fu il primo ascolto di una sinfonia di Bruckner, la Quarta: “Fu un’esperienza fantastica che mi ha incantato! […] La prima volta che ascoltai questa sinfonia, avevo 13 anni. La musica mi ha immediatamente conquistato. Sulla via di casa, cercavo di ricordare quella melodia, il richiamo del corno e la sua risposta [inizio del primo movimento, ndr]. Arrivato a casa cercai di annotarla (le registrazioni all’epoca costavano care). Volevo scriverla, per non dimenticarla mai più […]”.

E sarà proprio con la Quarta, la “Romantica” di Bruckner, che Blomstedt tornerà sul podio dell’orchestra ceciliana, già diretta nel 1994, nel 1996 e poi nel 2021, ma in piena pandemia e senza pubblico.

[Foto: Musacchio, Ianniello e Pasqualini. Fonte: comunicato stampa e Apd]

 

 

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