Appello per la pace

Appello per la pace

Adra Europa: “A un anno dall’inizio del conflitto Russia-Ucraina, è tempo di portare speranza e pace nelle terre distrutte”.

Notizie Avventiste – Le sezioni nazionali di Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) proseguono i loro interventi umanitari dentro e fuori i confini dell’Ucraina, a favore della popolazione colpita dalla guerra. Anche Adra Italia continua a collaborare con il network internazionale oltre ad aiutare varie famiglie ucraine arrivate in Italia. Nel primo anniversario del conflitto Russia-Ucraina, Adra Italia si unisce agli appelli di Adra Europa per chiedere la fine immediata della guerra.

“Come operatori umanitari, assistiamo alla sofferenza quotidiana di bambini, donne, uomini, anziani o giovani colpiti dalla guerra. Vediamo la distruzione, la violenza, la morte” ha affermato Thomas Petracek, responsabile della risposta alle emergenze di Adra Europa “Questo trauma continuerà finché la guerra andrà avanti. Dopo un anno di una tale tragedia senza precedenti in Europa, nel XXI secolo, è tempo di riportare la speranza e la pace nella terra distrutta da entrambe le parti. Pertanto, faccio appello a tutti i responsabili in ambito decisionale affinché ricordino lo scopo della vita e aprano la strada dalle tenebre alla luce”.

“Il mio ringraziamento e apprezzamento” ha aggiunto “va a tutti coloro che contribuiscono a mitigare le sofferenze e a portare speranza ai depressi. Adra continuerà a servire e ad adempiere alla sua missione, come recita il suo motto: giustizia, compassione e amore”.

Allo stesso tempo, Adra Europa invita la comunità globale a garantire che i principi umanitari fondamentali siano rispettati in Ucraina e nei paesi vicini, come Polonia, Slovacchia, Romania, Ungheria e Moldavia, che ora ospitano milioni di rifugiati.

ADRA ha risposto e continuerà a rispondere ai bisogni di tutte le persone colpite.
Continuerà a sostenerle attraverso risorse finanziarie e materiali, con il coinvolgimento di professionisti e volontari nelle attività quotidiane. Attualmente i team di Adra forniscono assistenza umanitaria in Ucraina, nei Paesi limitrofi e nelle comunità ospitanti in tutta Europa.

A livello nazionale, l’agenzia umanitaria avventista ha raccolto delle donazioni in denaro che hanno permesso di aiutare progetti in Ucraina e nei Paesi vicini; inoltre si è impegnata in diverse raccolte di prodotti e ha inviato materiale medico, vestiti e alimenti con diverse reti del territorio.

Nel 2022, “abbiamo preso consapevolezza di una terra lontana, che così lontana non era” ha affermato Dag Pontvik, direttore di Adra Italia “Abbiamo scoperto quanto intrecciati siamo gli uni con gli altri e che tanto la fragilità come la forza non hanno confini; ognuno ha una opportunità di decidere quale contributo fare”

Adra Europa, di cui fa parte la sezione italiana, esprime profonda preoccupazione per le persone colpite dal conflitto armato in Ucraina e chiede pace e protezione per loro. Chiediamo una fine pacifica della guerra per evitare ulteriori sofferenze.

“Milioni di persone in Ucraina hanno visto la loro vita stravolta a causa della guerra iniziata un anno fa”, ha dichiarato João Martins, direttore di Adra Europa “La sofferenza non può cessare se la guerra continua. L’unico modo per preservare le persone e farle vivere con dignità è raggiungere la pace. Non possiamo continuare così, perché altre vite andranno perse e il futuro delle generazioni future sarà compromesso”.

Alcuni dati sugli aiuti 
Nell’ultimo anno, Adra ha portato in salvo più di 55.000 persone nella sola Ucraina, ha distribuito 16,5 milioni di pagnotte di pane, 412.000 litri di acqua e 2,3 milioni di pacchi alimentari. Ha ospitato 66.000 persone. Ha stanziato più di 18 milioni di euro per vari interventi di cui hanno beneficiato oltre 7 milioni di persone in Ucraina.

Visita il sito adraitalia.org

Ciclone Gabrielle in Nuova Zelanda

Ciclone Gabrielle in Nuova Zelanda

Gli avventisti rispondono nell’emergenza.

Notizie Avventiste – Sono trascorse solo due settimane dall’alluvione che ha colpito Auckland e questo martedì, 14 febbraio, la Nuova Zelanda ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale a causa del ciclone Gabrielle. Quella che è stata definita “la peggiore tempesta che abbia mai colpito il Paese in questo secolo” ha infatti devastato l’Isola del Nord. Il ciclone ha provocato più di 10.000 sfollati e quattro sono i morti accertati.

Secondo Sally Lavea, responsabile di Adra Nuova Zelanda, ci sono stati danni significativi, in particolare nel Northland e lungo le zonecostiere. 
"Inondazioni, smottamenti, alberi caduti e linee elettriche abbattute rendono difficile ripristinare l’accesso e i servizi nelle varie regioni" ha affermato Lavea “Oggi i residenti contano le vittime e fanno i conti con la perdita della proprietà, degli animali, delle strade e dei raccolti, da Northland, Auckland, Coromandel, Hawke’s Bay e Tairawhiti, incluso Gisborne".

Intanto si valutano i danni agli edifici di proprietà della Chiesa. Alcune scuole avventiste sull’Isola del Nord sono state colpite da forti venti e piogge torrenziali che hanno provocato allagamenti, ma finora non sono stati segnalati danni di rilievo. 
“Le nostre scuole sembrano essere scampate al peggio ma preghiamo per quei genitori e membri del personale le cui case sono state colpite più gravemente e le cui comunicazioni e infrastrutture sono state interrotte, in alcuni casi, in modo serio” ha affermato Dan Carrasco, direttore dell’istruzione avventista nella regione.

Nel tentativo di alleviare l’impatto del ciclone, Adra aveva inviato alcune comunicazioni la settimana prima, in cui avvertiva le chiese di seguire le indicazioni in caso di calamità, incluso come elaborare un piano di emergenza. Questa settimana Adra ha aperto il progetto "Ama il tuo prossimo" e chiesto alle chiese locali di registrarsi e di intervenire e portare aiuto ai residenti delle comunità colpite dalle inondazioni e dal ciclone Gabrielle.

I membri della chiesa di Auckland svolgono volontariato nei centri locali. A Kaitaia, la chiesa avventista locale ha collaborato con le associazioni della zona per aprire le sue porte e distribuire pacchi alimentari, informazioni e vestiario. 
“Abbiamo lavorato insieme per trasformare la sala della chiesa in un centro di benessere, raggiungendo e connettendosi con molti whānau/famiglie e individui, fornendo sollievo dallo stress emotivo in modi pratici e creando relazioni. Le strutture della chiesa sono diventate un alveare di attività per tre giorni” ha detto il pastore Shane Harper.

[Foto e fonte: Adventist Record]

 

 

 

 

Adra in Comune a Jesi

Adra in Comune a Jesi

Gionatan Breci – Il 13 febbraio, il direttore di Adra Italia, Dag Pontvik, insieme alla consorte Elizabeth, ha incontrato Loretta Fabrizi, la neoeletta assessora alle politiche sociali e ai rapporti con l’associazionismo del Comune di Jesi. Presenti anche alcuni rappresentanti del coordinamento cittadino di Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso).

È stato un incontro per presentarsi e farsi conoscere, in cui si è sottolineata l’importanza della relazione, della rete, della collaborazione, del “noi” per il bene e la solidarietà nelle fragilità umane.

L’incontro si è poi concluso con l’apertura alla preghiera, condivisa insieme, rivolta al nostro Padre celeste, il quale accoglie le nostre fragilità e apre il nostro cuore alle sue benedizioni.

 

 

 

Terremoto Turchia e Siria. Le azioni umanitarie di Adra

Terremoto Turchia e Siria. Le azioni umanitarie di Adra

Distribuzione di cibo, acqua e vestiti pesanti. Aperti due rifugi provvisori in Siria per accogliere gli sfollati; progetti di riparazione delle strutture idriche e igienico-sanitarie.

Notizie Avventiste – Continua a salire il tragico bilancio delle vittime in Turchia e nel nord della Siria a seguito dei terremoti di magnitudo 7.8 e 7.5 che hanno colpito la regione lunedì 6 febbraio. Sono quasi 40.000 i morti ma tante persone risultano ancora disperse, scomparse tra le macerie, e altre migliaia sono rimaste senza casa, secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità.

La catastrofe è visibile in diverse città di entrambi i Paesi e, nonostante ci siano più vittime in Turchia, anche la situazione in Siria è complessa, a causa della mancanza di infrastrutture e della guerra civile in corso da diversi anni. L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) in Siria, che ha già diversi progetti attivi nella regione, si è subito mobilitata per alleviare le sofferenze della comunità. In questi primi momenti, l’obiettivo è quello di fornire acqua, cibo e riparo a coloro che sono rimasti senza casa o che devono lasciare la propria casa perché a rischio di crollo.

In Siria 
Il personale di Adra Siria ha raggiunto le aree colpite e servirà inizialmente 1.100 persone. I bisogni maggiori sono stati individuati in alloggi, assistenza sanitaria, generi alimentari e non alimentari, per far superare alle famiglie colpite le rigide settimane invernali con temperature sotto lo zero. L’agenzia umanitaria avventista ha istituito due rifugi nelle scuole di Aleppo e fornisce pasti, acqua potabile e articoli per l’igiene a 2.469 persone in cinque rifugi ad Aleppo e Latakia (o Laodicea).
“Mentre distribuivamo cibo nel rifugio, abbiamo sentito la terra tremare” ha dichiarato Mustafa Bashir, coordinatore del campo di Aleppo per Adra “La gente ci ha detto che altri due edifici nella zona sono crollati, lasciando altre famiglie senza casa. Tuttavia, i due rifugi che abbiamo servito oggi sono a pieno regime, quindi sono state aperte più scuole e moschee per fornire posti dove alloggiare”.

In Siria, la mancanza di servizi igienici di base favorisce l’aumento dei casi di colera e la mancanza di ospedali ostacola la cura delle persone. Il gruppo di Adra lavora per creare ulteriori rifugi provvisori nelle scuole e inizierà a riparare le strutture idriche e igienico-sanitarie. Inoltre, Adra ha fornito un generatore per consentire la riparazione delle reti idriche essenziali in una località vicino a Latakia.

In Turchia 
Giovedì 9 febbraio due gruppi di operatori Adra sono arrivati a Adana, nel sud della Turchia. Non essendo stata molto colpita dalle scosse, questa città è diventata la porta d’accesso aereo per le agenzie umanitarie che poi si recano via terra nelle zone in cui vi è maggiore bisogno di aiuto. In questo momento lavorano dodici persone e sono attese altre figure professionali. La difficoltà maggiore, secondo Alfred Erfurth, della Chiesa avventista in Asia Occidentale, è la mobilità sulle strade, congestionate dal gran numero di persone che cercano di andare e tornare dalle città distrutte.
L’unico tempio avventista della regione turca, colpito dal sisma, ha resistito alle scosse, ma non è considerato un luogo sicuro dove riunirsi. Tuttavia, pastori, dipendenti della Chiesa e membri volontari lavorando per assistere la popolazione. Le chiese della Turchia inviano vestiti pesanti e coperte per le famiglie sfollate e trasferite in altre città e paesi. Gli avventisti si occupano anche del trasporto di queste famiglie, ha informato Erfurth.

“Nel Paese vi è un clima di lutto totale” ha spiegato Rafael Porto, pastore e direttore delle Comunicazioni della Chiesa avventista in Asia occidentale. “Nessun avventista è tra le vittime, ma molti hanno perso familiari e amici”. Il pastore ha anche sottolineato che il freddo e la neve riducono ulteriormente la possibilità di trovare dei sopravvissuti.

“L’intera popolazione si è mobilitata per donare vestiti e coperte per le persone colpite dal terremoto. Tutte le grandi città hanno istituito centri per ricevere donazioni di indumenti, coperte, materiale per l’igiene e tante altre cose di cui hanno bisogno le famiglie colpite dal disastro. L’esercito e la Prefettura trasportano ogni giorno gli articoli più urgenti” ha precisato il past. Porto.
Ha poi aggiunto che “il governo e l’organizzazione locale per i disastri cercano le persone ancora vive tra le macerie, e Adra, insieme ad altre ong e ai volontari, distribuisce pasti e acqua a tutti coloro che ne hanno bisogno”.

L’appello della Chiesa in Asia occidentale e offerta speciale 
In una lettera inviata alle comunità avventiste locali, i dirigenti della Regione euroasiatica della Chiesa chiedono generosità per assistere i terremotati di Turchia e Siria.
“Tutti noi che viviamo nel territorio della Regione euroasiatica abbiamo vissuto molte volte momenti tragici nei nostri Paesi e sappiamo in prima persona cosa vuol dire trovarsi in situazioni difficili” dicono i dirigenti nel loro appello “Siamo sempre stati un popolo compassionevole. Un popolo non indifferente al dolore degli altri, ma dedicato e pronto ad aiutare subito quando ci viene chiesto. Ogni volta che lo facciamo, seguiamo il comando del Signore: ama il tuo prossimo. E oggi abbiamo di nuovo l’opportunità di contribuire alla causa della misericordia e dell’amore”.

Sabato 18 febbraio, nelle chiese avventiste del territorio della Regione euroasiatica sarà raccolta un’offerta speciale per i terremotati turchi e siriani. I fondi verranno utilizzati per l’acquisto di generi di prima necessità come cibo, acqua, articoli per l’igiene personale.
“Insieme possiamo aiutare tante persone. Ricordiamo le parole di nostro Signore: ‘E il re risponderà loro: In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me’ (Matteo 25:40). Dio vi benedica!” conclude la lettera.

Adra Italia, raccolta fondi 
Continua la raccolta fondi di Adra Italia per gli aiuti in Turchia e Siria.
“La vostra donazione servirà per intervenire nell’emergenza attraverso la fornitura di riparo, coperte, torce elettriche, cibo, acqua e altro” ha spiegato Dag K. Pontvik, direttore dell’agenzia umanitaria nel nostro Paese.

Ecco in dettaglio i benefici delle donazioni:
– con 25 euro potete fornire aiuto urgente a 1 persona;
– con 50 euro potete aiutare 2 persone;
– con 100 euro potete sostenere una famiglia di 4 persone.

Dona ora online, o attraverso il seguente conto corrente bancario:
Iban: IT 72 S 01030 03203 000002465824 causale “Terremoto Turchia-Siria”.

“Grazie per il tuo coinvolgimento” ha aggiunto Pontvik .
(LF)

[Fonte: Adra Internazionale, Adra Europa, Adra Italia]

Adra Polonia. Aiuti per l’affitto ai profughi ucraini

Adra Polonia. Aiuti per l’affitto ai profughi ucraini

Notizie Avventiste – In Polonia, l’agenzia umanitaria avventista offre asilo sicuro e aiuta a diventare indipendenti con il programma “Contanti per l’affitto”. Le famiglie in fuga dalla guerra in Ucraina possono ricevere un sostegno finanziario per l’affitto di un appartamento per tre mesi. Grazie al supporto dell’organizzazione Hias, Adra Polonia ha finora sostenuto 1.642 persone, con una somma totale di 380.000 euro.

I richiedenti devono compilare la domanda, poi una commissione valuta la documentazione e la situazione della famiglia e quindi decide di elargire l’assistenza. Inoltre, l’aiuto è fornito a condizione che vengano prese misure nell’ambito del piano di sostegno individuale. Si tratta di un contratto volto a sostenere il beneficiario nell’integrazione con la società polacca e ad aiutarlo a diventare indipendente, il che include il miglioramento delle competenze linguistiche necessarie per lavorare in Polonia.

Sostenere i profughi 
Sostegno completo, inclusione economica e integrazione sociale sono i bisogni essenziali dei migranti che soggiornano in Polonia. Adra Polonia offre aiuto in alcune di queste esigenze tramite i suoi Centri di integrazione per stranieri in tutto il Paese, ma il problema più grande al momento è trovare un alloggio per le famiglie.

“Nonostante sia trascorso circa un anno dallo scoppio del conflitto in Ucraina, non ci sono soluzioni su scala sistemica che forniscano ai profughi di guerra l’accesso all’alloggio” dicono da Adra “Le persone con esperienza di migrazione hanno bisogno di un rifugio sicuro e quindi di un relativo senso di stabilità.

Nelle città, invece, è necessario che il sistema dei servizi pubblici accolga e serva adeguatamente i nuovi utenti. Quel che è peggio, questi deficit non possono essere eliminati in breve tempo, anche se fossero disponibili risorse finanziarie considerevoli”.

Chi sono i profughi in Polonia? 
A causa del lungo confine condiviso con l’Ucraina, della vicinanza culturale e di un folto gruppo di lavoratori migranti ucraini che avevano precedentemente soggiornato, la Polonia è diventata la destinazione principale per i profughi. “Pertanto, c’è un grande bisogno di integrarli nella società polacca in modo che possano reggersi in piedi il prima possibile, decidere da soli e sentirsi membri della comunità alla pari” aggiungono dall’agenzia umanitaria polacca “Purtroppo, è impossibile prevedere quanto durerà la guerra oltre il nostro confine orientale”.

I rifugiati ucraini sono principalmente donne istruite con bambini. In maggior parte dichiarano che la loro permanenza in Polonia è solo temporanea e che torneranno in patria dopo la fine dei combattimenti. “Sono persone caratterizzate da un’elevata autosufficienza e imprenditorialità; la stragrande maggioranza cerca lavoro come fonte di reddito e alcuni si mantengono grazie ai loro fondi. C’è anche chi, temendo la guerra, non ha più niente. E sono queste persone, in particolare, che meritano sostegno” concludono da Adra.

La collaborazione con Hias 
I fondi del programma “Contanti per l’affitto” arrivano da Hias, un’organizzazione ebraica globale che sostiene i rifugiati costretti a lasciare la loro patria a causa di ciò che sono, tra cui le minoranze etniche, religiose e sessuali. Da oltre 130 anni, Hias aiuta i rifugiati a ricostruire la loro vita in sicurezza e con dignità.

[Foto e fonte: Adra Europa]

Terremoto in Turchia e Siria. Adra in campo per i soccorsi

Terremoto in Turchia e Siria. Adra in campo per i soccorsi

Adra Italia apre una raccolta fondi per gli aiuti nell’emergenza.

Notizie Avventiste – L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) prepara un intervento di emergenza in Siria, dove è presente dal 2013, intensificando gli sforzi per assistere le vittime del potente terremoto che ha colpito la Turchia meridionale e la Siria nordoccidentale poco prima dell’alba di lunedì 6 febbraio. Il sisma di magnitudo 7.8, il più forte in Turchia da oltre un secolo, e oltre 140 scosse di assestamento hanno portato morte e distruzione. L’ultimo bilancio delle vittime è di quasi 5.000 morti, ma purtroppo è destinato a salire molto, secondo le stime dell’Oms. Si contano anche migliaia di feriti e dispersi.

Il terremoto ha devastato la regione vicino a Nurdagl e Gaziantep. Sembra che la spinta delle placche tettoniche abbia spostato l’Anatolia di tre metri.

“L’unità di risposta ai disastri di Adra è già sul campo per valutare la situazione e collaborare con i governi locali. Le operazioni di soccorso ed evacuazione sono ancora in corso in Turchia e in Siria, e l’ufficio nazionale di Adra Siria, che ha due sedi, gestirà la risposta all’emergenza nella regione colpita” ha affermato Mario Oliveira, direttore della risposta alle emergenze di Adra Internazionale “Man mano che la nostra valutazione progredisce e determiniamo i bisogni critici delle migliaia di persone segnalate, la nostra agenzia umanitaria sarà pronta a fornire gli aiuti necessari, come assistenza in denaro, generi di prima necessità, cibo e riparo”.

Più di 5.000 edifici, compresi gli ospedali, sono stati distrutti, secondo le autorità locali. Il disastro ha avuto un impatto significativo sulla Siria nordoccidentale, dove attualmente oltre quattro milioni di persone necessitano di assistenza umanitaria. La stragrande maggioranza sono donne e bambini.

“Da oltre dieci anni, gli uffici di Adra portano avanti diversi progetti di soccorso umanitario, tra cui iniziative di accoglienza, salute e istruzione per famiglie e bambini rifugiati nella regione. All’indomani di questo enorme disastro, Adra continua nel suo impegno nell’assistere le famiglie vulnerabili nella ricostruzione delle loro vite. Vi chiediamo di pregare per la Siria e per la Turchia” è l’appello di Kelly Dowling, di Adra Internazionale.

Alla situazione già molto complicata in Siria si aggiungono le condizioni meteorologiche avverse che rendono la vita ancora più difficile alle persone colpite dal disastro.

Il direttore nazionale di Adra Siria, Nagi Khalil, ha confermato questa mattina: “Abbiamo due uffici ad Aleppo e Latakia e le nostre squadre sono sul posto per condurre le valutazioni. Stiamo inviando altre persone da Damasco”.

Intanto Adra Italia ha aperto una raccolta fondi per gli aiuti in Turchia e Siria.
“La vostra donazione servirà per intervenire nell’emergenza attraverso la fornitura di riparo, coperte, torce elettriche, cibo, acqua e altro” ha spiegato Dag K. Pontvik, direttore dell’agenzia umanitaria nel nostro Paese.

Ecco in dettaglio i benefici delle donazioni:
– con 25 euro potete fornire aiuto urgente a 1 persona;
– con 50 euro potete aiutare 2 persone;
– con 100 euro potete sostenere una famiglia di 4 persone.

Dona ora online, o attraverso il seguente conto corrente bancario:
Iban: IT 72 S 01030 03203 000002465824 causale “Terremoto Turchia-Siria”.

“Già prima dell’attuale terremoto, Adra era attiva in Siria con dei progetti di ricostruzione di scuole distrutte in seguito alla guerra, fornendo anche sussidi in denaro, cibo, ripari invernali, protezione e sostegno psicosociale” ha aggiunto Pontvik “Grazie per il tuo coinvolgimento”.

[Fonte: Adra Italia]

Adra Jesi. Da sconosciuti ad amici

Adra Jesi. Da sconosciuti ad amici

Visita di fine anno agli alluvionati.

Gianfranco Eredi Collamati – Condividiamo le storie che ci fanno del bene. Mercoledì 28 dicembre 2022, un gruppo di volontari di Adra Jesi si sono recati a Casine di Ostra (AN), località colpita dall’alluvione che alcuni mesi fa ha devastato la zona di Senigallia e dintorni. Hanno visitato la ditta dove si erano già recati a spalare fango e a ripulire gli oggetti recuperati.

I proprietari dell’azienda li hanno accolti felici e si sono così espressi: “Questa mattina ci sono venuti a trovare alcuni dei volontari dell'associazione Adra di Jesi, che ci hanno aiutato durante il periodo dell’alluvione, per portarci un dono e i loro auguri. Che gioia rivederli! Rivivere i momenti trascorsi insieme, la fatica, l’angoscia, la paura, ma anche i sorrisi e l’energia che ci hanno trasmesso! 
L'unica cosa positiva di questa vicenda è stata la tanta solidarietà che abbiamo ricevuto; di fronte a certi eventi si realizza quanto è precaria la nostra esistenza; l’uomo è impotente, non può evitarli, ma sicuramente si possono affrontare al meglio insieme! Questi sono stati alcuni volti della nostra ‘salvezza’, il bene si fa in silenzio e, come mi ha ricordato uno di loro stamane, ‘parte dal cuore’. Ci siamo ritrovati questi 'sconosciuti' in negozio, con soli guanti e stivali, ma con tanta voglia di aiutarci; queste persone non sono più degli sconosciuti per noi, ma è fiorita una bella amicizia!”.

 

 

 

 

Francia. Adra Nantes nella Guida all’emergenza sociale della città

Francia. Adra Nantes nella Guida all’emergenza sociale della città

Notizie Avventiste – Adra Nantes è uno degli attori di solidarietà a cui si fa riferimento nella Guida all'emergenza sociale 2022/2023 della metropoli francese.

Da diversi anni la città di Nantes mette a disposizione dei suoi abitanti una guida all’emergenza sociale, strumento di riferimento per le persone in crisi. Presenta le diverse strutture di supporto disponibili a livello locale, nonché i servizi offerti da ciascuna di esse.

La guida è destinata alle persone in difficoltà, qualunque sia la loro situazione. Possono essere senzatetto, famiglie in situazioni precarie, giovani tossicodipendenti o persone in crisi. Questo manuale consente loro di trovare rapidamente le informazioni di cui hanno bisogno per ricevere aiuto e supporto. Permette loro di orientarsi verso le strutture più adatte alla loro situazione. È utile anche per gli operatori dell’assistenza sociale, che possono trovare informazioni sulle diverse strutture disponibili e sui servizi offerti.

Vero e proprio strumento di prevenzione, la guida contribuisce a sensibilizzare l'opinione pubblica sulle sfide dell’emergenza sociale e a favorire l'inclusione. Mette in luce le iniziative e i progetti realizzati dalle diverse strutture della città, per favorire l’accesso all’aiuto e al sostegno per tutti.

La guida in francese si trova al seguente link: Guide de l’urgence sociale – français

[Fonte: Bia francese]

 

 

 

 

Aggiornamenti sugli aiuti in Ucraina

Aggiornamenti sugli aiuti in Ucraina

Notizie Avventiste – In questo mese di gennaio, l’agenzia umanitaria Adra Europa ha diffuso alcune notizie sugli interventi alla popolazione ucraina stremata da un conflitto che ormai dura da 11 mesi nel Paese.

Operativi i centri di accoglienza 
Tre regioni dell’Ucraina dispongono di centri di accoglienza per gli sfollati e rispondono ai bisogni delle persone che hanno dovuto trovare un riparo per sfuggire agli effetti della guerra. Ogni centro offre un confortevole soggiorno, con cucina e sala da pranzo, e le camere sono fornite di doccia. Gli ospiti ricevono tre pasti al giorno, servizi di lavanderia e asciugatura, e la fornitura di servizi comuni e di altro tipo: legna da ardere, cibo, medicine e articoli per la casa.
Le porte dei centri sono aperte a persone con disabilità, famiglie numerose e a basso reddito, sfollati, persone che hanno perso familiari o che hanno perso la casa a causa delle ostilità nella loro regione.
I centri operano con il supporto dei partner della rete europea e mondiale di Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso).

In partenariato per la distribuzione dell’acqua 
Adra Repubblica Ceca e Atlas Copco, partner di lunga data nel campo dell’acqua potabile, hanno provveduto alle forniture idriche nelle zone dove l’acqua scarseggia. I residenti delle regioni di Kherson e Kharkiv hanno ricevuto circa 6.500 bottiglie di acqua potabile, ovvero 39.000 litri.
Durante la guerra molte infrastrutture sono state distrutte. Le persone hanno perso la casa e l’accesso ai beni primari, come l’acqua. Adra lavora in collaborazione con molte organizzazioni e aziende private per fornire agli ucraini acqua potabile sicura. La consegna di acqua potabile in diversi villaggi è stata possibile grazie al supporto di Atlas Copco, che collabora da tempo con Adra Repubblica Ceca per fornire acqua alle persone bisognose.

Doni a 600 bambini ucraini  
Nel periodo natalizio, più di 600 bambini ucraini hanno trovato una sorpresa sotto l’albero, grazie alla generosità di donatori. Oltre 2.000 famiglie hanno preso parte alle attività natalizie per alleviare le sofferenze dei bambini ucraini che trascorrono le vacanze lontano da casa.
Quando un punto di aiuto umanitario situato nel centro commerciale Aupark di Bratislava ha annunciato che cercava donatori di regali per bambini per Natale, non si aspettava, nemmeno nei suoi sogni più sfrenati, una risposta così importante.
“È stato un vero ‘miracolo’ natalizio, avvenuto grazie ai nostri donatori ai quali esprimiamo la nostra immensa gratitudine. Anche un piccolo dono può regalare un grande sorriso. Grazie anche ai nostri volontari, colleghi e a tutti voi che continuate a sostenerci!”, hanno affermato da Adra Slovacchia.

Pacchi per l’inverno 
Adra Ucraina, Adra Germania e il Ministero federale degli esteri tedesco hanno finanziato oltre 200 pacchi di beni invernali per gli sfollati in Ucraina. Inoltre, alcuni centri di accoglienza hanno ricevuto delle attrezzature. I residenti dei centri di accoglienza nei villaggi di Poltava e Stepok, nella regione di Kiev, hanno ricevuto 235 pacchi invernali contenenti thermos, sacchi a pelo e coperte. Molti sfollati vivono in questi centri, tra cui le persone in età pensionabile e con disabilità. Adra Ucraina li aiuta ad affrontare il rigido inverno. Le persone hanno accolto i pacchi a braccia aperte.
Inoltre, i centri di accoglienza di Tulcyn, nella regione di Vinnytsia, e di Zhytomyr (per l’alloggio aggiuntivo di 120 persone) hanno ricevuto letti e attrezzature domestiche, rendendo più confortevole il soggiorno degli sfollati.

Grazie perché vi ricordate di noi 
La signora Yevgeniia, di Sloviansk, nella regione di Donetsk, è in pensione da tempo. Non avrebbe mai potuto pensare di dover affrontare la vecchiaia sotto un costante bombardamento. Ha problemi di salute e non può camminare molto bene. È costretta a vivere senza elettricità e acqua. Con le lacrime agli occhi, la signora Yevgeniia ha ringraziato tutti coloro che l’hanno sostenuta in un momento così difficile: “Cari volontari, grazie per non averci dimenticato e per averci aiutato da marzo” il suo messaggio.

Assistenza che salva la vita 
La famiglia Smyrensky viveva a Bakhmut, nella regione di Donetsk, finché non divenne chiaro che la situazione sarebbe solo peggiorata. Ha così deciso da alcuni parenti. La situazione non si è rivelata migliore lì. Ben presto il cortile venne parzialmente distrutto dai bombardamenti e uno dei membri della famiglia rimase ferito. “Ci siamo resi conto allora che non potevamo andare avanti così” ricordano i Smyrensky.
Presso il centro di volontariato hanno appreso degli aiuti alimentari d’emergenza forniti da Adra Ucraina. La famiglia è molto grata a tutte le persone che hanno offerto questo sostegno che ha salvato loro la vita in questo momento molto difficile.

[Foto: Adra Europa. Fonte: Bia francese]

Sono 244 milioni i bambini non scolarizzati nel mondo

Sono 244 milioni i bambini non scolarizzati nel mondo

Lo ricorda Adra Europa in occasione del 24 gennaio, Giornata internazionale dell’educazione.

Notizie Avventiste – L’istruzione è un diritto umano, un bene e una responsabilità pubblica. Lo afferma l’agenzia umanitaria avventista Adra Europa in occasione del 24 gennaio, Giornata internazionale dell’educazione, proclamata dalle Nazioni Unite.

L’Unesco (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura) sottolinea che, oggi, 244 milioni di bambini e giovani non vanno a scuola e 771 milioni di adulti sono analfabeti. Senza un’istruzione di qualità inclusiva ed equa, che dia a tutti l’opportunità di un apprendimento permanente, è impossibile interrompere il ciclo della povertà e raggiungere l’uguaglianza di genere, e impedire di lasciare indietro milioni di bambini, giovani e adulti. L’apprendimento può dare potere alle persone, preservare il pianeta, costruire una prosperità condivisa e favorire la pace.

Meno del 40% delle ragazze nell’Africa subsahariana completa la terza media e circa quattro milioni di bambini e giovani rifugiati non vanno a scuola (dati Unesco 2023). Un bambino, o una bambina, che non frequenta la scuola è più vulnerabile ai trafficanti di esseri umani, al reclutamento da parte delle milizie ed è a maggior rischio di matrimoni precoci, gravidanze adolescenziali e lavoro minorile.

“Non accettiamo che il loro diritto all’istruzione venga violato e ci impegniamo come rete globale di Adra a migliorare la qualità e l’accesso all’istruzione” dichiara Adra Europa in un comunicato stampa.

Oggi, insieme all’Unesco, Adra Europa vuole sottolineare l’importanza di “investire nelle persone e dare priorità all’istruzione”. L’educazione scolastica significa molto per ogni bambino. Se tutte le ragazze completassero l’istruzione secondaria, ci sarebbero il 49% in meno di morti infantili, il 64% in meno di matrimoni precoci e il 59% in meno di gravidanze giovanili, e guadagnerebbero fino al 45% in più di una donna senza istruzione.

Adra invita la comunità globale a prendere tutte le misure possibili per garantire che tutti i bambini possano frequentare la scuola, completare la loro istruzione e avere un futuro migliore. L’appello dell’agenzia umanitaria affinché tutti i bambini vadano a scuola è un riconoscimento del valore e del potenziale di ogni individuo. 
“Tutti i bambini sono figli di Dio, preziosi ai suoi occhi, e meritano l’opportunità di vivere una vita dignitosa e motivata, liberi dallo sfruttamento e dalle catene della povertà” si legge ancora nel comunicato stampa.

Oltre a chiedere che vengano apportati cambiamenti politici, i vari uffici nazionali della rete Adra si impegnano nella promozione pratica dell’istruzione. 
Nel 2021, grazie alla generosità dei sostenitori, Adra ha portato avanti 179 progetti educativi in tutto il mondo, con un impatto sulla vita di 547.816 individui. Questi progetti, ad esempio, sono stati attuati per diminuire l’elevato tasso di abbandono scolastico e per integrare in classe i bambini con bisogni speciali. Hanno aumentato la frequenza a scuola attraverso un servizio di mensa nelle regioni colpite dalla fame, hanno migliorato l’istruzione primaria e secondaria e le strutture scolastiche, hanno assistito i Paesi con lo sviluppo di programmi per un’istruzione di qualità per tutti, hanno promosso la formazione professionale dei giovani. Inoltre, i progetti di Adra, che affrontano la povertà alle radici, consentono ai genitori di mandare i propri figli a scuola.

Per saperne di più sull’opera di Adra in Italia e nel mondo in campo educativo, clicca qui.

[Fonte: Adra Europa/Eud News]

 

 

Agenzia umanitaria e Chiesa avventista continuano le attività di aiuto in Ucraina

Agenzia umanitaria e Chiesa avventista continuano le attività di aiuto in Ucraina

Rvs ha intervistato il responsabile di Adventist World Radio.

Notizie Avventiste – Nove mesi sono trascorsi dall’inizio del conflitto in Ucraina. Ogni giorno i media ci aggiornano sulla situazione della guerra e sulle condizioni dei civili nel Paese. Intanto la Chiesa avventista e le altre denominazioni cristiane si spendono per aiutare chi è in difficoltà, con i pastori che rischiano per questo la vita, sapendo che non esistono nazionalità e razze, ma che siamo tutti figli di Dio. E questo è forse il messaggio più eversivo che si possa dare in tempo di guerra, e non è un caso che le chiese si riempiono di gente mai vista prima.

Varie sedi nazionali dell’agenzia umanitaria avventista Adra sono impegnate nelle attività di assistenza alla popolazione, in particolare con l’arrivo dell’inverno, un aiuto fondamentale.

L’arrivo del freddo “complica una situazione già difficile per le persone che sono rimaste nelle zone di guerra e per coloro che si sono rifugiati in zone più sicure dell’Ucraina” afferma Adra Repubblica Ceca sui social media.

Adra Repubblica Ceca, insieme con Adra Ucraina e Adra International, è impegnata negli interventi per l’emergenza freddo, occupandosi del riscaldamento nelle case e di riparare finestre e porte. Il progetto è rivolto a 1.540 persone (530 famiglie) nelle zone intorno a Kiev. “Continueremo a fornire aiuti materiali e altri aiuti umanitari secondo i bisogni” aggiunge Adra Repubblica Ceca.

Radio Rvs ha intervistato Vasili Makarchuk, di nazionalità ucraina, responsabile di Adventist World Radio (Awr) per la zona europea. Awr è il network radiofonico mondiale avventista a cui è affiliato anche il circuito radiofonico italiano Rvs.

Makarchuk parla della condizione dei suoi familiari in Ucraina, ma anche delle tante persone che soffrono sotto i bombardamenti e il freddo. Si può continuare ad avere rapporti fraterni in un contesto di violenza e di crimine? Quale auspicio è possibile fare in questo drammatico Natale?

Clicca qui per ascoltare il podcast audio.

 

La solidarietà si tinge di oro giallo

La solidarietà si tinge di oro giallo

Successo del progetto “Ti vOlio bene”. Un piccolo dono, un pezzo di cuore.

Notizie Avventiste – L’olio evo è l’oro giallo del nostro Paese, ingrediente prezioso nell’alimentazione e per la salute. Quest’anno, il coordinamento Adra Tuscia sabatina ha ottenuto la concessione di poter raccogliere le olive nella località di Vicarello, una frazione del Comune di Bracciano di proprietà della Regione Lazio, con circa 150 alberi di olivo. Tutto questo grazie all’ottima collaborazione con le istituzioni locali e la rete delle associazioni. È nato così il progetto “Ti vOlio bene”.

“Il progetto ha molteplici obiettivi” dicono i protagonisti “primo fra tutti è quello di poter garantire un prodotto alimentare prezioso e di buona qualità per i nostri assistiti, che è difficilmente reperibile per i suoi costi. In secondo luogo, la collaborazione con il territorio e la valorizzazione di terreni e colture che talvolta, per difficoltà gestionali, rischiano di essere poco curati. Inoltre, il lavoro nella terra rappresenta per i volontari un valore aggiunto nella relazione della squadra operativa, sempre attiva e disponibile ad ampio raggio sulle attività necessarie per raggiungere i nostri assistiti”.
Le olive raccolte sono state portate al frantoio e trasformate in olio evo (extra vergine di oliva), imbottigliato con in etichetta il nome del progetto solidale, il marchio di Adra, la provenienza e infine la dicitura “non vendibile”. Può essere solo donato!

Domenica 11 dicembre, presso il Centro civico di Bracciano, in traversa Paolo Borsellino 31, è stata organizzata la “Festa Solidale” alla presenza delle autorità locali. Circa 150 famiglie vulnerabili hanno ricevuto, insieme al pacco di alimenti, anche una bottiglia d’olio.
“Quel poco che siamo riusciti a raccogliere è, per le famiglie che lo ricevono, come un pezzo di cuore nostro” afferma Gianluca Scimenes, volontario di Adra Tuscia sabatina, nel video del progetto “Un piccolo simbolo per poter dire che noi ci siamo, che non li lasciamo soli, perché sono famiglie che hanno bisogno”.
“Questo piccolo dono è un pezzo di cuore che diamo volentieri” ribadisce alla fine.

Clicca qui per guardare il video del progetto “Ti vOlio bene”.

Il coordinamento Adra Tuscia sabatina svolge l’attività di distribuzione alimentare in cinque Comuni del territorio: Bracciano, Oriolo Romano, Trevignano Romano, Manziana e Canale Monterano. 20 sono i volontari che, con dedizione e impegno, si adoperano settimanalmente per recuperare alimenti dagli agricoltori, ritirare i prodotti dal Banco Alimentare, acquistare il fresco difficilmente reperibile, organizzare la distribuzione per le famiglie che vivono in condizioni di difficoltà economica residenti nei cinque Comuni del territorio.

Radio Rvs ha intervistato Elisa Gravante, progettista di Adra Italia, l’agenzia umanitaria avventista, ed Emanuele Gallo, referente di Adra Tuscia sabatina. Clicca qui per ascoltare l’intervista.

[Fonte: Adra News]

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