Cronaca di un’Assemblea. Quarto giorno

Cronaca di un’Assemblea. Quarto giorno

Notizie Avventiste – Giovedì 9 giugno, quarto giorno della Sessione ibrida della Conferenza Generale (o Assemblea Mondiale) a St. Louis negli Stati Uniti. È stato anche l'ultimo giorno di lavori amministrativi in programma. La giornata è iniziata con un concerto online eseguito da vari musicisti da tutto il mondo. Dopo il caloroso benvenuto di Stephen Apola, direttore associato presso la Chiesa mondiale, Charissa Torossian, responsabile dei Ministeri della Preghiera della Federazione del North New South Wales, ha tenuto il culto parlando online sul tema "La vita e il ministero di Maria Maddalena", ricordando agli ascoltatori che quando siamo devoti a Gesù, viviamo per lui, impariamo da lui, cerchiamo di ascoltarlo e desideriamo di essere alla sua presenza. Ha ripercorso la vita di Maria, notando come Gesù valesse tutto per lei. Ha poi chiesto: "Quale valore ha Gesù per te?". Il culto si è concluso con un momento di preghiera.

Sessione mattutina 
Una mozione d'ordine è stata sollevata da Tim Standish che ha condiviso le preoccupazioni per il tempo limitato concesso ai delegati per completare il processo di registrazione per condividere la propria opinione durante il tempo di discussione, poiché non è stato in grado di condividere la sua opinione sul rapporto n. 9 della Commissione di nomina n. 9. Per questo motivo Standish ha chiesto che la relazione fosse rinviata in Commissione. La sua richiesta è stata respinta in quanto la relazione era già stata approvata. 
Guillermo Biaggi, vicepresidente della Chiesa Mondiale, ha presieduto i lavori del mattino in cui sono stati discussi e votati i punti all'ordine del giorno.

Emendamenti al Manuale di Chiesa – Uffici e dipartimenti della Chiesa 
– Proposta per eliminare la sezione “Ministero per le persone con disabilità” nel capitolo 8 dal Manuale di Chiesa poiché è stata aggiunta una nuova sezione dei Ministeri Avventisti per le pari Possibilità (punto 420). 1.155 hanno votato sì (95,1%); 60 hanno votato no (4,9%). 
– Proposta di modifica del capitolo 8 del Manuale di Chiesa per consentire la revisione (auditing) dei registri dei membri della chiesa locale (punto 428). Questo punto è stato rispedito in Commissione poiché i delegati avevano espresso preoccupazione sul termine “auditing” in un precedente punto.

Emendamenti al Manuale di Chiesa – Disciplina e vita cristiana 
– Proposta di aggiungere un nuovo capitolo al Manuale di Chiesa nel capitolo 6 sul fare discepoli (punto 429). Diversi delegati hanno espresso il desiderio di rimandare questo punto in Commissione per essere rivisto. Hanno infatti chiesto chiarimenti sulla definizione di “discepolato” (sembra che l’emendamento ne fornisca tre diverse) e sulle sfide della traduzione. È stato proposto di cessare il dibattito e passare al voto. 1332 hanno votato sì (93,7%); 89 hanno votato no (6,3%). 
– Proposta di modifica del capitolo 10 del Manuale di Chiesa riguardante il fare discepoli per rendere questa sezione coerente con la nuova dichiarazione di missione della Chiesa mondiale, votata dal Consiglio annuale 2018 (punto 430). Dopo il dibattito, la proposta è passata con 1.413 sì (95,9%); 61 hanno votato no (4,1%)- 
– Proposta di modifica del capitolo 7 del Manuale di Chiesa su “Nessuna prova aggiuntiva di amicizia” per semplificare il linguaggio di questa sezione (punto 431). A causa delle preoccupazioni dei delegati sui termini degli emendamenti suggeriti, molti hanno rinviato i punti in Commissione. 
– Proposta di modifica del capitolo 7 del Manuale di Chiesa per chiarire che si deve dare un avviso scritto sia prima della riunione del comitato di chiesa sia prima della riunione amministrativa della chiesa locale quando si tratta di votare i provvedimenti disciplinari per un membro (punto 432). Terminata la discussione, la proposta è passata con 1.364 sì (97,1%); 41 hanno votato no (2,9%). 
– Proposta di modifica del capitolo 12 del Manuale di Chiesa per aggiungere una citazione dalla Bibbia sull'osservanza del sabato (punto 433). Approvato con 1.363 sì (94,6%); 78 hanno votato no (5,4%). 
– Proposta di modifica del capitolo 13 del Manuale di Chiesa per aggiungere una nuova sezione relativa all'educazione prematrimoniale e al consiglio che ne sottolinea l'importanza (punto 434). Dopo la discussione, la proposta è stata approvata con 1.333 sì (98,3%); 23 hanno votato no (1,7%). 
– Proposta di modifica del capitolo 3 del Manuale di Chiesa sugli scopi dell'organizzazione missionaria per esprimere l'importanza di trovare nuove vie per raggiungere con il vangelo le diverse culture del mondo, compresa la formazione di nuovi gruppi missionari (punto 435). I delegati hanno chiesto di riconsiderare questo punto rinviandolo in Commissione per la revisione. 
– Proposta di modifica del capitolo 6 del Manuale di Chiesa che consente al comitato di chiesa di raccomandare la cancellazione di un membro a una riunione amministrativa, ma senza discussione, dibattito o necessità di votare (punto 426). Approvato con 1.289 sì (99,2%); 11 hanno votato no (0,8%).

Sessione pomeridiana 
Geoffrey Mbwana, vicepresidente generale del Chiesa mondiale, ha presieduto i lavori del pomeriggio, in cui sono stati affrontati i punti all'ordine del giorno. 
– Voto della Commissione di nomina sulla composizione del Corporation Board della Chiesa mondiale. Sono stati presentati i seguenti nomi: Ted Wilson (presidente), Daisy Orion, Timothy Aka, Guillermo Biaggi, Dennis Carlson, Scot Coppock, Paul Douglas, George Egwakhe, Erton Köhler, Thomas Lemon, Geoffrey Mbwana, Hensley Moorooven, J Raymond Wahlen II, Josue Pierre , James Winegardner, Saw Samuel, Audrey Andersson. 525 hanno votato sì (97,8%); 12 hanno votato no (2,2%).

Progetto Messaggio dei tre angeli 
Un video, presentato da Justin Kim, vicedirettore del Dipartimento Scuola del Sabato e Ministeri Personali, ha raccontato le testimonianze di molte persone su come hanno incontrato Gesù e ora vivono per condividere la verità del vangelo, il messaggio dei tre angeli, con gli altri. Ha anche condiviso diverse iniziative in cui i giovani possono essere coinvolti per far parte di questo movimento di condivisione del vangelo. Siamo le persone che sono state chiamate a diffondere questo messaggio di speranza prima della fine dei tempi.

Risoluzione sulla Sacra Bibbia 
Il direttore del Biblical Research Institute, Elias Brasil De Souza, ha letto la risoluzione sulla Sacra Bibbia che si trova all'ordine del giorno come punto 124. In seguito alla richiesta di chiarimenti e del rischio di fraintendere alcune sezioni della dichiarazione, diversi delegati hanno espresso il desiderio che venisse riesaminata in Comitato. La questione ha provocato discussione, mozioni e diversi votazioni. Di seguito ciò che è accaduto: 
– Proposta di deferire la “Risoluzione sulla Sacra Bibbia” al Comitato amministrativo del Conferenza Generale. 650 hanno votato sì (59,1%); 449 ha votato no (40,9). 
– Proposta di richiamare l'interrogazione precedente (punto 124) e cessare la discussione. 1.101 hanno votato sì (88,9%); 137 hanno votato no (11,1%). 
– Proposta di riconsiderare il rinvio della dichiarazione sulla Sacra Bibbia (punto 124). 815 hanno votato sì (62,5%); 488 hanno votato no (37,5%). 
– Proposta di cessare ogni dibattito. 1.166 hanno votato sì (91,3%); 111 hanno votato no (8,7%). 
– Proposta di rimandare il punto 124 in Comitato. 427 hanno votato sì (31,9%); 911 hanno votato no (68,1%). 
– Proposta di richiamare l'interrogazione precedente e cessare il dibattito. 1.234 hanno votato sì (94,1%); 77 hanno votato no (5,9%). 
– Proposta di approvazione del punto 124. 1.249 hanno votato sì (88,8%); 157 hanno votato no (11,2%).

Dichiarazione di fiducia negli scritti di Ellen White 
Elbert Kuhn, segretario associato della Chiesa mondiale, ha letto e presentato la dichiarazione di fiducia della Conferenza Generale negli scritti di Ellen White, che si trova all'ordine del giorno della sessione come punto 125. A causa della necessità di chiarezza all'interno di questa dichiarazione, i delegati hanno espresso il desiderio di rinviare la dichiarazione al comitato. 
– Proposta di cessazione del dibattito. 1.052 hanno votato sì (87,7%); 148 hanno votato no (12,3%). 
– Proposta di rimandare il punto 125 in comitato. 507 hanno votato sì (41,2%); 723 hanno votato no (58,8%). 
– Proposta di rinviare la discussione del punto 125. 642 hanno votato sì (50,9%); 619 hanno votato no (49,1%). 
– Proposta di rimuovere il rinvio della discussione del punto 125. 1.117 hanno votato sì (82,0%); 246 hanno votato no (18,0%). 
– Proposta di cessazione del dibattito. 1.224 hanno votato sì (90,7%); 125 hanno votato no (9,3%). 
– Proposta di approvazione del punto 125. La dichiarazione è stata approvata con 1.189 sì (84,9%); 212 hanno votato no (15,1%).

Ermeneutica biblica: un approccio avventista 
Frank Hasel, direttore del Biblical Research Institute, ha presentato ai presenti il libro Biblical Hermeneutics: An Adventist Approach. Ha sottolineato l'importanza e il valore di comprendere l'ermeneutica biblica, e ha aggiunto che il volume è una risorsa utile da aggiungere nella propria biblioteca. Scopri di più cliccando qui.

Emendamenti a statuto e regolamento 
Il sottosegretario Hensley Moorooven ha condiviso un ordine del giorno aggiornato e rivisto dopo la revisione da parte delle Commisioni, che è stato inviato ai delegati via e-mail in merito ai punti 206 e 208. Ha presentato le seguenti mozioni: 
– Rimuovere l'espressione “impiegato confessionale in prima linea” per chiarezza e aggiungere la sezione 2 relativa ai verbali del Comitato esecutivo della Conferenza Generale (punto 206). 
– Proposta di interrompere il dibattito e richiamare la questione precedente. 1.155 hanno votato sì (98,5%); 17 hanno votato no (1,5%). 
– Proposta di modifica del punto 206. La mozione è approvata con 1.166 sì (98,6%); 16 hanno votato no (1,4%). 
– Modifica dell'articolo 208 che consente al Comitato esecutivo della Conferenza Generale di rivedere ed estendere il rinvio delle Assemblee Mondiali, e determinare la tempistica per l’Assemblea successiva dopo un rinvio. Dopo il dibattito, la proposta è passata con 1.054 sì (97,1%); 32 hanno votato no (2,9%). 
Tutti i punti relativi alla Commissione statuto e regolamento sono stati completati.

Sessione serale 
In seguito a un cambiamento di programma, la sessione serale è iniziata con la meditazione spirituale sul tema "In principio, c'era amore". Noemi Duran, direttrice del Geoscience Institute, ha trasmesso un messaggio molto coinvolgente. Ha raccontato diversi esempi di come la capacità degli animali di essere altruisti amplifichi il modo in cui l'amore di Dio è dimostrato in tutta la sua creazione. Di conseguenza, quando trattiamo male gli altri, non potremo mai raggiungere i loro cuori. "L'amore, al contrario, può fondere le armature e trasformare i muri in ponti", ha affermato. Questo messaggio è stato seguito da un momento di preghiera. 
Thomas Lemon ha ha presieduto i lavori della sera. Sono stati affrontati i punti all'ordine del giorno.

Emendamenti al Manuale di Chiesa – Articoli segnalati 
Gerson Santos, segretario associato, ha osservato che tutti i commenti dei delegati in merito agli argomenti presentati sono stati riportati alla commissione. Pertanto, sono state apportate modifiche ai punti e sono stati nuovamente presentate. Ha formulato le seguenti mozioni: 
– Emendamento del capitolo 10 del Manuale di Chiesa per aggiungere l’espressione “should be” al posto di “typically are” e “chosen” invece di “arranged” (punto 405) quando si parla di convocazione della riunione amministrativa della chiesa locale. 899 hanno votato sì (99,1%); 8 hanno votato no (0,9). 
– Modifica del capitolo 9 del Manuale di Chiesa riguardo a quando e come deve essere nominata la commissione di nomina, procedura per riempire i posti vacanti nel caso di una commissione di nomina permanente e un'adeguata rappresentanza dei membri nella commissione di nomina della chiesa (punto412). 952 hanno votato sì (98,6%); 14 hanno votato no (1,4%). 
– Modifica del capitolo 8 del Manuale di Chiesa per consentire un mandato di tre anni in circostanze eccezionali, se approvato dalla Federazione (punto 413). 948 hanno votato sì (98,9%); 11 hanno votato no (1,1%). 
– Modifica del capitolo 8 del Manuale di Chiesa con aggiornamenti nella sezione dei Ministeri per la Gioventù con l'intento di chiarire e semplificare i punti, tra cui i cambiamenti di età dei più piccoli e dei GA (punto 421). Terminata la discussione, la proposta è passata con 940 sì (93,6%); 64 hanno votato no (6,4%). 
– Modifica del capitolo 10 del Manuale di Chiesa aggiornando l'elenco dei dipartimenti che dovrebbero essere rappresentati nel comitato della chiesa locale (punto 422). 1.029 hanno votato sì (98,5%); 16 hanno votato no (1,5%). 
– Modifica del capitolo 6 del Manuale di Chiesa per aggiungere una nuova sezione sulla revisione del “Redemptive Membership” (punto 427). 1.013 hanno votato sì (98,9%); 11 hanno votato no (1,1%). 
– Modifica del capitolo 6 del Manuale di Chiesa per sostituire la parola “audit” con “review” e renderlo coerente con il resto del documento (punto 428). 1.052 hanno votato sì (99,2%); 8 hanno votato no (0,8%). 
– Modifica del capitolo 6 del Manuale di Chiesa aggiungendo una sezione sul discepolato (punto 429). 1.042 hanno votato sì (98,5%); 16 hanno votato no (1.5). 
– Modifica del capitolo 7 del Manuale di Chiesa per semplificare il linguaggio di questa sezione (punto 431). Approvato con 1.047 sì (98,9%); 12 hanno votato no (1,1%). 
– Modifica del capitolo 3 del Manuale di Chiesa per aggiungere una sezione riguardante la testimonianza ai diversi gruppi culturali presenti nel mondo (articolo 435). Approvato con 1.038 sì (99,1%); 9 hanno votato no (0,9%). 
– Modifica del capitolo 8 del Manuale di Chiesa per includere l'uso dei pagamenti elettronici come metodo appropriato per restituire le decime e le offerte (punto 436). Approvato con 1.017 sì (99,2%); 8 hanno votato no (0,8%). 
– Modifica del capitolo 1 del Manuale di Chiesa in modo che i principi del manuale possano essere seguiti anche da un gruppo senza dover ripetere la parola “gruppo” in tutto il manuale (punto 437). 1.052 hanno votato sì (99,4%); 6 hanno votato no (0,6%).

Tutti i punti circa gli emendamenti al Manuale di Chiesa sono stati esaminati e votati.

[Fonte: Ann]

 

 

 

Un saluto a Ella Simmons

Un saluto a Ella Simmons

La prima donna vicepresidente della Chiesa avventista mondiale va in pensione dopo 17 anni di mandato.

Notizie Avventiste – Il 7 giugno, l’Assemblea Mondiale della Chiesa, in corso a St. Louis, ha salutato Ella Simmons con una standing ovation di ringraziamento dopo il suo annuncio di pensionamento. Il suo è un nome che merita riconoscimento. È stata la prima vicepresidente donna della Chiesa avventista mondiale e ha vinto anche il premio dell'Associazione delle donne avventiste nel 2010. Non si può ignorare il traguardo storico della sua elezione.

È giusto che dopo 17 anni di servizio, il mandato di Simmons finisca proprio là dove era iniziato. Nel 2005 era entrata nello stadio con trepidazione, convinta che la sua candidatura sarebbe stata accolta negativamente. Aveva riso quando l'allora presidente della Chiesa mondiale, Jan Paulsen, le aveva detto per la prima volta la sua intenzione di presentare il suo nome per la nomina di vicepresidente. Non aveva riso pensando che non avrebbe svolto bene quel ruolo, ma per l'assoluta improbabilità che una donna, per non parlare di una donna di colore, sarebbe mai stata nominata vicepresidente generale. Era sicura che la proposta della sua elezione sarebbe stata respinta, per questo quel giorno del 2005 aveva costretto suo marito, Nord, a saltare l'incontro. Tuttavia, la volontà di Dio ha prevalso. Un cartellino giallo, poi un altro, poi un altro, poi altre centinaia (si votava così allora, non c’era il voto elettronico, ndt) si sono alzati per eleggere Ella Simmons come prima donna vicepresidente generale della Chiesa mondiale.

Simmons aveva già ricoperto ruoli dirigenziali in università avventiste come la Oakwood University e La Sierra University. La sua formazione l’ha aiutata nel suo incarico di vicepresidente. 
“Essendo un’educatrice, ho la tendenza a voler capire le persone, voglio sentire quello che dicono, ma anche capire il significato che vi è dietro. Perché sia che insegni a bambini in età prescolare, come ho fatto, sia a studenti di laurea specialistica, come ho fatto, devi capire la persona”. Questa convinzione fondamentale di spendere del tempo per capire le persone a livello relazionale, così come la sua capacità di comprendere i processi amministrativi e fornire le necessarie correzioni, sono state una spinta unificante nel suo approccio alla leadership.

In quanto oppositrice di classismo, razzismo, nazionalismo, casteismo e sessismo, Simmons è stata una vicepresidente modello nel garantire che la missione avventista affronti le questioni sociali in modo cristocentrico. Il suo mandato è servito a glorificare Dio e migliorare la chiesa su scala globale. 
La capacità di essere centrata su Cristo in tempi di conflitto è iniziata in giovane età. Sebbene Simmons sia cresciuta in un quartiere sicuro, i disordini causati dal movimento per i diritti civili erano prevalenti e causavano paura nei suoi genitori poiché andava a scuola a piedi ogni giorno. Più tardi, al liceo, ci fu la guerra in Vietnam, con effetti a catena negli Stati Uniti. Eppure, nonostante tutto, la sua dimora era nella bontà di Dio. In tutte le sue decisioni mette al centro la preghiera, affidandosi a Dio per ogni scelta da fare.

Simmons è cresciuta in una famiglia battista, e ha vissuto quella che lei chiama un'introduzione "provvidenziale" all'avventismo durante i primi anni di adolescenza grazie a un incontro evangelistico avvenuto nel suo quartiere. Ciò che ha sentito lì ha risposto a molte domande, come ad esempio il motivo per cui i battisti non osservano il sabato, nonostante questo giorno sia molto chiaro nelle Scritture. 

Tra le persone che hanno avuto importanza per la sua crescita spirituale, Simmons ricorda la sua bisnonna. “Non era la tipica nonna che era lì ogni volta che si aprivano le porte della chiesa ma abbiamo passato molto tempo insieme… e naturalmente, a volte anche senza la Bibbia aperta… mi ha insegnato ad essere simile a Cristo in ogni cosa. È stato attraverso di lei che ho sviluppato un acuto senso di percezione quando si trattava di persone, e parte di questo è stato il fatto che mi ha comunicato Cristo in lei”.

Ricorda anche un’animatrice della Scuola del Sabato, nella sua adolescenza, e un'amica di famiglia. Questa rete di donne che l'ha ispirata, ha pregato per lei, guidato i suoi anni formativi e modellato la femminilità cristiana nella sfera professionale e privata, ha avuto, come lei afferma, un “effetto fondamentale e profondo sulla mia vita e mi hanno aiutato a vedere oltre ciò che è tangibile e concreto, a sapere che Dio ha il controllo di tutto”.

Ora, al termine dei 17 anni di servizio, ha realizzato tutto ciò che aveva sperato? "Assolutamente no", afferma. Il discepolato è un’opera in divenire. Un punto per cui vorrebbe che il suo contributo sia stato valido è quello del riconoscimento che Dio chiama le donne alla leadership. 
“Dio chiama davvero le donne a tutti i tipi di ministero: nella casa, nella comunità, nella chiesa locale, ma anche nella Federazione, nell’Unione, nella Divisione e nella Chiesa mondiale. Dio chiama le donne a dare studi biblici a volte ad altre donne in culture in cui non possono interagire con gli uomini, ad essere loro amiche, ma Dio le chiama anche ad essere evangeliste o in qualsiasi ministero che lui scelga”. 
La certezza che la chiamata di Dio è l'autorità finale ha guidato ogni decisione nella vita di Ella Simmons.

Aver terminato nello stesso luogo dove aveva iniziato lo considera volontà divina. Originariamente l’Assemblea doveva svolgersi nel 2020 a Indianapolis, ma a causa della pandemia è stata spostata due volte e si è deciso di tenerla nuovamente a St. Louis, dato che la struttura di Indianapolis non era più disponibile. Invece il Dome di St. Louis era libero nelle date scelte.

Alla domanda su quale eredità spera di lasciare, Ella Simmons risponde: "L'eredità di una porta aperta e di una mente aperta in Gesù". È la convinzione che non dobbiamo perderci nel quadro più ampio o nei nostri stessi ideali, ma ricordare che siamo tutti figli di Dio. Il suo ultimo incoraggiamento è “Non mollare mai, non cedere mai. Se Dio ha messo nel tuo cuore un ministero specifico lo porterai avanti. Aiuta i giovani a mantenere la speranza e a far avanzare la chiesa. “Soprattutto” conclude “non smettete mai di amare”. 

[Foto e fonte: Ann]

 

 

 

Assemblea Mondiale. Approvate 10 nuove Unioni avventiste

Assemblea Mondiale. Approvate 10 nuove Unioni avventiste

Notizie Avventiste – Dall'Assemblea Mondiale del 2015, la Chiesa avventista ha sperimentato una crescita positiva. Nonostante le sfide affrontare durante la pandemia di Covid-19, diversi Paesi, come Zimbabwe, Belize e Ghana, hanno registrato un aumento del numero di avventisti. Questo ha richiesto la riorganizzazione delle Unioni della denominazione in quelle regioni. Di conseguenza, i delegati e i partecipanti all’Assemblea Mondiale in corso a St. Louis (dal 6 all’11 giugno) hanno accolto 10 nuove Unioni nella cosiddetta “Sorellanza delle Unioni”.

Zimbabwe 
In Zimbabwe la Chiesa era organizzata con una sola Unione, Zimbabwe Union Conference, che aveva il primato di Unione più grande del mondo. Con l’aumento del numero dei membri, la gestione e la dirigenza sono diventate più difficili. Hensley Moorooven, il sottosegretario della Chiesa mondiale, ha affermato che si è ha ritenuto saggio riorganizzare l’Unione. "Quando guardiamo al passato, possiamo riconoscere la guida di Dio" ha detto Mooroven. In Zimbabwe la Chiesa avventista è organizzata in tre Unioni: Zimbabwe Central Union Conference, Zimbabwe East Union e Zimbabwe West Union Conference.

Belize 
Nel 2008 è stata organizzata l’Unione di chiese avventiste del Belize, con 31.000 membri. Oggi gli avventisti nel Paese sono 49.000 e dal 2019, l’Unione e diventata Unione di missione del Belize.

Ghana 
Il messaggio avventista arrivò per la prima volta in Ghana più di 100 anni fa. Oggi, nel Paese africano ci sono oltre 200.000 avventisti. Questo ha portato a organizzare, nel 2015, l’Unione avventista di Federazioni del Ghana del nord.

Olanda 
Nel 2016, l’Unione avventista olandese ha ricevuto elogi per le numerose iniziative di fondazione di nuove chiese e per i tassi di crescita superiori alla media in un contesto altamente laico. Sede di oltre 6.000 avventisti. “La Chiesa mondiale ha dato all’Unione di chiese lo status di Netherlands Union Conference Unione nel 2017" ha spiegato Claude Richli, segretario associato della Chiesa mondiale.

Malesia 
Nei territori della Regione Asia-Pacifico del sud della Chiesa avventista risiedono 222 milioni di persone. La sfida era quella di testimoniare e condividere il messaggio di salvezza in Gesù con popolazione molto diversificata dal punto di vista religioso, linguistico e culturale. La condivisione del Vangelo si è scontrata con una forte presenza di secolarismo, buddismo e islam nella regione. Di conseguenza, i leader della chiesa iniziarono a considerare la necessità di una riorganizzazione delle Unioni in questa regione. Pertanto, nel 2021, l’Unione di Missione dell'Asia del sudest è tata sciolta e a suo posto sono state costituire l’Unione di Missione del sud-est e la l’Unione di Missione della Malesia.

Etiopia 
A partire dal 2019, l'Unione avventista etiope è stata riorganizzata in Unione di Missione dell’Etiopia dell’est, con oltre 114.000 avventisti, e in Unione dell'Etiopia dell’ovest, con oltre 112.000 avventisti. A causa della diversità culturale, linguistica ed etnica, della mancanza di infrastrutture in diverse regioni e di molti gruppi di persone non raggiunti dal messaggio del vangelo, la riorganizzazione di questa unione promuoverà l'efficienza dell'evangelizzazione in questa regione.

Puoi vedere la cerimonia di benvenuto delle  10 nuove Unioni cliccando qui.

[Foto: Chiesa mondiale. Fonte: Ann]

 

Cronaca di un’Assemblea. Terzo giorno

Cronaca di un’Assemblea. Terzo giorno

Notizie Avventiste – Mercoledì 8 giugno è stato il terzo giorno della Sessione ibrida della Conferenza Generale (o Assemblea Mondiale) a St. Louis, negli Stati Uniti. La giornata è iniziata con un concerto in digitale di musicisti di diverse lingue da tutto il mondo. La sessione di lavoro si è aperta con il caloroso benvenuto di Esther Knott, direttrice associata dell’Associazione pastorale alla Regione nordamericana.

Nel culto del mattino, Jongimpi Papu ha predicato un potente messaggio sul tema "Cosa mi darai e come lo erediterò?". Papu ha lasciato i delegati con la domanda: "Puoi sentire la voce di Dio nel tuo fitto programma fitto di appuntamenti?". Poi, riferendosi al motto del quinquennio “I Will Go – Eccomi manda me” ha affermato: “Sì, dobbiamo andare, c'è molto lavoro che dobbiamo fare, ma se andare sostituisce stare con Gesù e cenare con lui, non andremo molto lontano”. E ha concluso sottolineando che coloro che si siedono e mangiano con Gesù saranno pronti a condividere con gli altri.

Gem Castor, coordinatore della preghiera per Advocates for Southeast Asians and the Persecuted Ministries [un ministero indipendente che sostiene la missione della Chiesa avventista e si dedica alla diffusione del vangelo tra i poveri, i perseguitati e i rifugiati della Finestra 10/40, ndt] ha guidato un commovente momento di preghiera.

Sessione mattutina 
I lavori sono iniziati sotto la presidenza di Ella Simmons, vicepresidente uscente della Chiesa mondiale. Molti i punti all'ordine del giorno discussi e votati. 
Il sottosegretario Hensley Moorooven ha esaminato quanto già realizzato. I punti 201, 202, 203, 204 e 205 sono stati votati e approvati. Il 206 è stato rinviato alla Commissione Statuto e Regolamento per quanto riguarda la definizione di "in prima linea" e il voto di un Consiglio annuale.

Modifiche a statuto e regolamento 
– Proposta di modifica a statuto e regolamento per consentire la rimozione della frase “per giusta causa” aggiungendone la definizione che sarà applicabile al Comitato esecutivo del Conferenza Generale (punto 207). Si è quindi proposto di dividere in due parti la votazione relativa al punto 207. 935 hanno votato sì (57,2%); 699 hanno votato no (42,8%). Come espresso dai delegati, l'articolo 207 è stato suddiviso in due punti separati.

A causa di un malinteso dei delegati, Moorooven ha chiarito che nella prima parte della mozione iniziale in discussione vi è la frase "o dall'appartenenza al Comitato esecutivo della Conferenza Generale". I commenti dei delegati hanno espresso opposizione a questa mozione. Molti temono che darà troppo potere alla Conferenza Generale per rimuovere i membri del Comitato esecutivo non conformi. Dopo che è passata la mozione di concludere il dibattito, la modifica al punto 207, parte 1, è stata approvata con 1.319 sì (82%); 289 hanno votato no (18%).

– Proposta di approvazione del punto 207 parte 2, aggiungendo la frase "furto o appropriazione indebita o condanna o dichiarazione di colpevolezza per un crimine". È passata con 1.436 hanno votato sì (90,2%); 156 hanno votato no (9,8%). 
– Proposta di votazione aggiungendo le seguenti posizioni nella sezione 4 del punto 207: presidente, segretario, tesoriere/direttore finanziario e vicepresidenti. 1.365 hanno votato sì (94%); 87 hanno votato no (6%). 
– Proposta di voto che modifica la sezione 7 del punto 207. Approvata con 1.301 sì (81,3%); 300 hanno votato no (18,7%). 
– Proposta di voto sulla proposta di nuova sezione 7 per il punto 207. È passata con 1.516 sì (97,1%); 46 i no (2,9%). 
– Proposta di modificare la sezione 1 del punto 208, consentendo un solo rinvio dell’Assemblea Mondiale in futuro. I delegati hanno chiesto ulteriori chiarimenti su questo punto. Pertanto, l'incontro è passato al punto successivo. 
– Proposta di modifica della sezione 5 del punto 208 relativa alle pratiche di voto per garantire la massima integrità. Passata con 1.583 sì (97%); 49 no (3,0%). 
– Proposta di modifica delle sezioni 6 e 14 del punto 208 l'aggiunta di questa sezione per chiarezza, definendo l'autorità delle Assemblee Mondiali (o Sessioni della Conferenza Generale). Approvata con 1.386 sì (87,3%); 201 hanno votato no (12,7%). 
– Proposta di modifica del punto 209 che consente a diversi comitati del Conferenza Generale di riunirsi online. Approvata con 1.282 sì (96,3%); 49 hanno votato no (3,7%). 
I lavori del mattino si sono chiusi con la preghiera di Mario Brito, presidente della Regione intereuropea.

Sessione pomeridiana 
Il vicepresidente Artur Stele ha presieduto i lavori del pomeriggio in cui sono stati affrontati i diversi punti all'ordine del giorno. 

Assemblea dei membri della Conferenza Generale 
Questo incontro è stato presieduto dal vicepresidente Thomas Lemon. La tesoriera associata Daisy Orion ha presentato le seguenti mozioni: 
– Designare la Commissione di nomina della Sessione per nominare i membri del Comitato direttivo della CG. 1.106 hanno votato sì (99,2%); 9 hanno votato no (0,8%). 
– A aggiornare l’incontro dei membri della CG a giovedì 9 giugno 2022, alle 14:00. Approvato di comune accordo.

Arriva la Commissione di nomina 
La Commissione di nomina presenta i nomi dei presidenti delle 13 Regioni della Chiesa nel mondo. Ci sono riconferme e nomi nuovi: 
– Blasious Ruguri, presidente della Regione Africa centro-est; 
– Mikhail Kaminskiy, presidente della Regione euroasiatica; 
– Elie Henry, presidente della regione interamericana; 
Mario Brito, presidente della Regione intereuropea
– G. Alexander Bryant, presidente della Regione nordamericana; 
– Yo Han Kim, presidente della Regione Asia-Pacifico del nord; (nuovo) 
– Stanley Edison Arco, presidente della Regione sudamericana; 
– Glenn Townend, presidente della Regione Pacifico del sud; 
– Harrington Akombwa, presidente della Regione Africa australe-Oceano Indiano; (nuovo) 
– Ezras Lakra, presidente della Regione sudasiatica; 
– Roger Caderma, presidente della Regione Asia-Pacifico del sud; (nuovo) 
– Daniel Duda, presidente della Regione transeuropea; (nuovo) 
– Robert Osei-Bonsu, presidente della Regione Africa centro-ovest. (nuovo)

Alla lettura del nome del presidente della Regione euroasiatica, la Commissione di nomina ha condiviso una dichiarazione con i delegati in cui la Regione eurasiatica (che copre un territorio critico in questo momento), chiede una proroga del mandato per gli attuali dirigenti della Regione, incluso il presidente Mikahil Kaminskiy, fino al Consiglio annuale 2022, a causa delle circostanze nella Regione. 
La lista dei presidenti regionali è stata approvata con 1.489 sì (97,1%); 45 hanno votato no (2,9%). Ted Wilson ha pregato per il gruppo dei predisenti saliti sul palco.

Modifiche Statuto e Regolamento 
– Proposta di modifica della sezione 5 (punto 209) per sostituire il termine “accredited delegates” (delegati accreditati) con “credentialed delegates” (delegati con credenziale). Si tratta di una modifica editoriale per armonizzare la dicitura con altre parti. Approvato con 1.319 sì (99,5%); 7 hanno votato no (0,5%). 
– Proposta di modifica degli articoli XII e VII di cui ai punti 210 e 211 per cambiare il nome “Direttore dell’Ufficio Archivi e Statistiche e Ricerca” in “Direttore Archivi, Statistiche e Ricerca”. Approvato con 1.320 sì (99,6%); 5 hanno votato no (0,4%). 
– Proposta di sostituire la parola “mission” (missione) con “section” (sezione) quando si fa riferimento a “union mission” (Unione di missione) o “local mission/field” (missione/campo locale) per tenere conto di quelle parti del mondo in cui “missione” è un punto sensibile che potrebbe inibire il lavoro della chiesa (punto 212). La proposta è passata con 1.313 sì (96,9%); 42 hanno votato no (3,1%).

Emendamenti al Manuale di  Chiesa – Uffici e dipartimenti della chiesa 
Ieri sera, il punto 412 è stato presentato ai delegati in merito all'opzione di avere una commissione di nomina permanente nella chiesa locale per dare un’opportunità di leadership ai nuovi membri tra i mandati (non solo alla fine dell'anno), avere un'adeguata rappresentanza della popolazione della chiesa e la capacità del comitato di chiesa per riempire i posti vacanti che si verificano tra le elezioni. Dopo la discussione la proposta è passata con 1.213 sì (94,2%); 75 hanno votato sì (5,8%). 
– Il punto 413 è stato ignorato in quanto correlato alla mozione del punto 412. 
– Proposta di approvazione di una direttiva per sostituire la parola “rieleggere” con “eleggere per un nuovo mandato” quando si tratta delle nomine agli incarichi (punto 414). 1.315 hanno votato sì (99%); 13 hanno votato no (1%). 
– Proposta di modifica del capitolo 8 del Manuale di Chiesa per includere l'assistenza dei membri con bisogni speciali (disabili) come parte del ruolo dei diaconi (punto 415). Dopo la fine della discussione, la proposta è stata approvata con 1.244 sì (96,7%); 42 hanno votato no (3,3%). 
– Proposta di modifica del capitolo 8 del Manuale di Chiesa per includere l'assistenza dei membri con bisogni speciali (disabili) come parte del ruolo delle diaconesse (punto 416). Approvato con consenso comune. 
– Proposta di modifica del capitolo 5 del Manuale della Chiesa in modo che uomini e donne possano essere votati nella congregazione locale come “company assistants” (punto 417). 1.271 hanno votato sì (97,9%); 27 hanno votato no (2,1%). 
– Proposta per aggiungere una nuova sezione al capitolo 8 del Manuale di Chiesa sull'importanza dello Spirito di profezia e creare la carica di Coordinatore degli scritti dello Spirito di profezia nella chiesa, chiarendo che la Bibbia è il fondamento e lo standard in base al quale tutti gli scritti devono essere verificati (punto 418). Sebbene vi sia stato grande sostegno a questa mozione, molti delegati hanno espresso la preoccupazione che la carica potesse rappresentare un rischio nel fraintendere gli scritti di Ellen White come superiori alle Scritture. Terminata la discussione, la proposta è passata con 943 sì (66,3%); 480 hanno votato no (33,7%). 
– Proposta di modifica del capitolo 8 del Manuale di Chiesa per riformulare e definire ulteriormente il lavoro dei Ministeri Avventisti per la Gioventù (punto 419). È stata proposta di cessazione della discussione e del voto. Questo punto sarà riportato in commissione e non sarà votato. 
– Proposta di modificare il capitolo 2 del Manuale di Chiesa per aggiungere una citazione dalla Bibbia (punto 423). 1.268 hanno votato sì (98,7%); 17 hanno votato no (1,3%).

Emendamenti al Manuale della Chiesa – Appartenenza alla Chiesa 
– Proposta di modificare il capitolo 6 del Manuale di Chiesa rimuovendo la frase “lista dei membri che hanno lasciato la chiesa” per chiarire che dovrebbe esserci un solo registro dei membri, sottolineando la necessità che sia aggiornato regolarmente (punto 424). È stato proposto di rinviare il punto 424 in Commissione. 602 hanno votato sì (46,3%); 697 hanno votato no (53,7%). Si è proceduto alla votazione della proposta che è passata con 1.147 sì (97,1%); 34 hanno votato no (2,9%).

Sessione serale 
A causa di un cambio di programma, la sessione serale è iniziata con la riflessione spirituale di Suzanne Philips, della Loma Linda University, sul tema "Il mio Dio l'ha fatto!". Nel suo messaggio coinvolgente, ha usato la biologia per affermare e ricordare ai partecipanti che serviamo un Dio grande e potente di cui ci si può fidare.  
Il vicepresidente Abner De Los Santos ha presieduto i lavori della sera in cui sono stati affrontati i punti all'ordine del giorno.

Emendamenti al Manuale di Chiesa – Appartenenza alla Chiesa continuazione 
– Proposta di modifica del capitolo 7 del Manuale di Chiesa per indicare che il comitato può intraprendere l'azione finale per rimuovere i membri dall'appartenenza alla chiesa solo in caso di morte o su richiesta del membro stesso (punto 425). Approvato con 1.267 sì (98,4%); 20 hanno votato no (1,6%).

Arriva la Commissione di nomina 
La Commissione di nomina presenta i nomi dei segretari e tesorieri delle Regioni (o Divisioni) e dei direttori associati della Conferenza Generale. Lowell Cooper ha affrontato le preoccupazioni espresse ieri in cui si chiedeva alla Commissione di nomina di tener conto della realtà della Chiesa a livello mondiale quando si prendono in considerazione le persone da nominare. Sono state presentate anche le statistiche generali del 2021 sulla rappresentanza, che evidenziano i dati demografici culturali, di genere e di età.

Sono stati presentati decine di nomi. Per la Divisione intereuropea, di cui fa parte l’Unione italiana, sono stati confermati il segretario, Barna Magyarosi, e il tesoriere, Norbert Zens (leggi la notizia qui). La lista è stata approvata con 1.473 sì (96,4%); 55 voti (3,6%).

Poi la Commissione ha presentato i direttori associati dei Dipartimenti della Chiesa mondiale e i segretari associati sempre della Chiesa mondiale. La lista proposta è stata votata con 1.471 sì (98,3%); 25 hanno votato no (1,7%).

Con queste ultime cariche presentate e votate, la Commissione di nomina ha completato il suo compito a questa sessantunesima Assemblea Mondiale. Sono stati 140 gli incarichi proposti.

Emendamenti al Manuale di Chiesa continuazione – Uffici e Dipartimenti della Chiesa 
– Proposta di modifica del capitolo 8 del Manuale di Chiesa per stabilire un nuovo ministero chiamato “Ministeri Avventisti per le pari Possibilità” che includa tutti i membri affinché siano impegnati in questo ministero (punto 419). Dopo la discussione, la proposta è passata con 1.045 sì (99,6%); 4 hanno votato no (0,4%). 
– Proposta di modificare il capitolo 6 del Manuale di Chiesa per aggiungere una sezione sul “redemptive membership auditing”, come raccomandato dal Nurture and Retention Committee (punto 427). Il presidente ha accettato di presentare questa mozione considerando la raccomandazione che la mozione torni in Commissione per la revisione. 

[Fonte: Ann]

.

Assemblea Mondiale. Una Chiesa, tante lingue

Assemblea Mondiale. Una Chiesa, tante lingue

La sfida delle traduzioni simultanee.

Notizie Avventiste – Al quinto piano del Dome, la grande sala dell’America’s Center di St. Louis, proprio uscendo dall’ascensore, si vede un cartello con su scritto “Broadcast Media”. “L’area che di solito ospita i giornalisti sportivi, nella settimana della sessantunesima Sessione della Conferenza Generale (o Assemblea Mondiale) si è trasformata in uno spazio per gli interpreti che ascoltano ogni presentazione e la traducono in tempo reale e continuamente a coloro che non conoscono l’inglese” spiega Debbie Michel su Adventist Review.

Insieme con lei, seguiamo questo breve viaggio tra i traduttori.
Gli interpreti simultanei svolgono uno dei ruoli chiave in un evento che comunica con una Chiesa globale. Secondo l’Ufficio Archivi, Statistiche e Ricerca, sono più di 500 le lingue utilizzate nelle pubblicazioni avventiste. Quindi sembra giusto che una Chiesa presente in oltre 200 Paesi dedichi risorse e impegno ai membri internazionali.

Dopo il pensionamento di Odette Ferreira, coordinatrice di lunga data degli interpreti, alla fine della sessione del 2015, la responsabilità è stata raccolta dal past. Roger Esteves, della Columbia Britannica. In questo compito è preziosa l’assistenza di Theophile Voilquin, dello staff della tesoreria mondiale della Chiesa. Insieme coordinano i 45 interpreti impegnati a tradurre in otto lingue: coreano, cinese, tedesco, rumeno, russo, portoghese, francese e spagnolo. Molti di loro sono impiegati della denominazione, ma una buona parte è formata da volontari che hanno preso le ferie dal loro lavoro nel settore pubblico o privato, incluso uno che è un interprete professionista per le Nazioni Unite.

Lavoro impegnativo
Il lavoro di traduzione simultanea può sembrare facile ma non lo è affatto.
Esther Val Bonzil, canadese, che traduce dall’inglese al francese, spiega: “Richiede che la tua mente ascolti nello stesso momento in cui elabori le informazioni e poi le trasformi in un’altra lingua che parli, mentre allo stesso tempo ascolti alla frase successiva”.

Per alleviare parte dell’onere di cercare di capire al volo le parole dell’oratore, a volte vengono fornite in anticipo le copie delle presentazioni. Ma poiché non è sempre così, gli interpreti lavorano a turno per dare una pausa al cervello. Esteves ha organizzato il gruppo in modo che i traduttori lavorino in coppia e possano alternarsi ogni 30 minuti. Naturalmente vi è flessibilità. Ad esempio, quando c’è una presentazione video, gli interpreti portoghesi si divertono a lavorare insieme, alternando le voci dei vari oratori.

Vi è, però, un traduttore che non ha il lusso di un compagno di squadra. Marius Andrei è l’unico traduttore romeno e finora sembra che stia bene. Dice di non aver mai ricevuto una formazione formale nell’apprendimento dell’inglese e considera la sua capacità di parlare la lingua un dono di Dio. Anche se non è facile condurre la traduzione simultanea per più di 12 ore al giorno, grazie a Dio persevera. “Non è facile per i delegati rimanere nella Dome, ascoltare tutte le spiegazioni e votare tutto il tempo, quindi sto facendo la stessa cosa” spiega, poi aggiunge “Se non ce la faccio più, mi prenderò una pausa e dopo ricomincerò”.

Le sfide 
Alcune delle difficolta che incontrano gli interpreti sono la terminologia e le frasi tecniche sconosciute. Secondo Ismael Castillo, traduttore spagnolo, parole come statuto, emendamento o persino Divisione (come nella frase “Divisioni della Chiesa mondiale”) possono presentare un problema.

Castillo è uno dei sei interpreti simultanei della Federazione del Texas e afferma che, oltre a lottare con i termini tecnici, a volte devono affrontare la difficoltà di tradurre interventi in spagnolo di persone di altre parti del mondo. “Negli Stati Uniti sai già in che modo qualcuno esprime un pensiero, come inizia e in qualche modo sai dove sta andando” spiega. Diverso è invece quando bisogna tradurre qualcuno di un Paese al di fuori degli Stati Uniti. “Mi sono ritrovato a interpretare e poi a metà non sapevo dove stesse andando quella persona e mi sentivo un po’ insicuro. Ho dovuto fermarmi un po’, perché alla fine della giornata non traduci parola per parola, interpreti i pensieri” sottolinea.

Nel complesso, l’attività di traduzione simultanea sembra procedere senza o con pochi intoppi.
Esteves condivide una preoccupazione avuta la scorsa settimana, prima dell’inizio dell’Assemblea: “E se si ripetesse quanto accaduto a San Antonio [all’Assemblea Mondiale del 2015, ndt], quando improvvisamente l’incontro si è interrotto a causa di un problema tecnico?”. Ha immaginato questo scenario spaventoso: “Tutti guarderebbero verso la postazione dove siamo per dirci ‘Cosa state facendo lassù?’”.
Ride e conclude: “Farò di tutto perché ciò non accada”.
[LF]

[Foto: Mark Froelich. Fonte: Adventist Review]

St. Louis. Un’insegnante al seguito del grande Maestro

St. Louis. Un’insegnante al seguito del grande Maestro

Profilo di una delegata dell’Assemblea Mondiale

Notizie Avventiste – Avrebbe potuto restare a casa ed essere una dei tanti delegati che hanno scelto di partecipare a questa sessantunesima Sessione della Conferenza Generale (o Assemblea Moindiale) della Chiesa avventista tramite la piattaforma Zoom. Ma Uma Edward Pilli, preside della scuola superiore avventista del settimo giorno a Hyderabad, in India, ha viaggiato per migliaia di chilometri pur di partecipare di persona.

“Sono diventata testimone e partecipe della scelta dei nostri leader” afferma "Potrebbe essere necessario un cambiamento in alcune aree, e qui possiamo esprimere le scelte perché questa è una piattaforma più ampia per noi per verbalizzare i nostri pensieri e incontrare e imparare da culture diverse". Nonostante le dimensioni ridotte di questa Assemblea, la multiculturalità è ancora una parte integrante dell'evento.

Pilli, che ha da poco festeggiato il suo trentaduesimo anniversario di matrimonio, si gode un po' di inversione di ruoli qui a St. Louis. Suo marito è tesoriere dell’Unione avventista dell’India centro-orientale, ma questa volta è stata Uma Pilli ad essere scelta come delegata della Regione sudasiatica.

"Sono io la delegata effettiva e mio marito è il coniuge che mi accompagna, una specie di capovolgimento dalla normalità" dice ridendo “Nel 2015 è venuto lui come delegato e io come coniuge”.

Oltre ad avere un ruolo attivo in quanto delegata ufficiale, Pilli ama ogni momento dell'esperienza e dello scambio interculturale che un simile evento offre. “Ho appena mangiato a un tavolo insieme con persone provenienti da Israele, Libano e Venezuela. È stato così bello incontrarli e abbiamo condiviso ciò che avevamo: non solo le emozioni e tutto il resto, ma anche il cibo, persino gli spuntini che ho portato dall'India. Tutto è piaciuto molto a tutti”.

In quanto educatrice in una scuola che è per il 99% musulmana (storicamente, Hyderabad ha una significativa popolazione musulmana) in un Paese che ha reso molto più difficile condividere il messaggio cristiano negli ultimi anni, Pilli ha scoperto che la via da seguire è il modello Cristo. “I miei studenti dicono spesso: 'Signora, lei è diversa'. Ho pensato spesso alle loro parole: in che modo sono diversa? Posso pensare a un solo modo: attraverso l'educazione cristiana che mi permette di rispecchiare il mio Maestro Gesù. Nel silenzio, nelle azioni e nelle relazioni, cerco di riflettere Gesù. Non riesco a dire molto con le parole sulla mia fede, ma posso lasciare che Gesù sia visto dentro e attraverso di me. Questa è la sfida che affronto ogni giorno".

Pilli è arrivata all’Assemblea con il desiderio di possedere lo stesso zelo e la stessa fermezza dei primi avventisti. “I pionieri hanno fatto un lavoro migliore. I nostri leader devono guidarci in modo tale da poter arrivare alla croce senza discutere. Qualunque cosa stia facendo il mondo, non è quello il modello da seguire. Il nostro modello è Gesù, e lui solo”.

Pur se il tempo del pensionamento si avvicina velocemente, la grande ambizione di Pilli, con la passione per Cristo e l'impengo a cercare di seguirlo in ogni cosa, è quella di non andare davvero in pensione. “Il mio desiderio al pensionamento è quello di stabilirmi nel mio villaggio e aprire una specie di scuola per bambini svantaggiati. Finché avrò l'energia voglio organizzare una piccola scuola di chiesa e insegnare di più attraverso abitudini [e azioni] che cambiano la vita, e condurre le persone a Gesù. Non solo predicare, ma vivere la sua parola. Possiamo predicare silenziosamente, indipendentemente dalla professione che pratichiamo”.

"Non abbiamo bisogno di occupare un pulpito e parlare in grande" continua Pilli “Voglio vivere la vita che Cristo vuole che io viva. Anche senza dire nulla, voglio influenzare le persone, aiutarle a conoscere Cristo e a seguirlo”. 

[Foto e fonte: Adventist Review]

 

 

 

 

St. Louis. Eletti i presidenti delle 13 Regioni mondiali della Chiesa

St. Louis. Eletti i presidenti delle 13 Regioni mondiali della Chiesa

Notizie Avventiste – Sono sempre più roventi i tasti dei votatori elettronici in dotazione a ciascun delegato della sessantunesima Assemblea Mondiale della Chiesa avventista. Li hanno ricevuti sia coloro che sono presenti fisicamente a St. Louis, sia quanto sono collegati via web. Sono infatti numerose le elezioni di vertici e dirigenti della denominazione globale e le richieste di voto di varie mozioni. Dopo i primi malfunzionamenti iniziali, il primo giorno, i problemi sono stati risolti, il sistema “oliato” e tutto sembra filare liscio, almeno finora.

Ieri, 8 giugno, i delegati hanno eletto i presidenti regionali della Chiesa. Ecco i nomi:

Blasious Ruguri, presidente della Regione Africa centro-est;

Mikhail Kaminskiy, presidente della Regione euroasiatica;

Elie Henry, presidente della regione interamericana;

Mario Brito, presidente della Regione intereuropea;

G. Alexander Bryant, presidente della Regione nordamericana;

Yo Han Kim, presidente della Regione Asia-Pacifico del nord;

Stanley Edison Arco, presidente della Regione sudamericana;

Glenn Townend, presidente della Regione Pacifico del sud;

Harrington Akombwa, presidente della Regione Africa australe-Oceano Indiano;

Ezras Lakra, presidente della Regione sudasiatica;

Roger Caderma, presidente della Regione Asia-Pacifico del sud

Daniel Duda, presidente della Regione transeuropea;

Robert Osei-Bonsu, presidente della Regione Africa centro-ovest

 

 

 

Cronaca di un’Assemblea. Secondo giorno

Cronaca di un’Assemblea. Secondo giorno

Notizie Avventiste – Martedì 7 giugno, secondo giorno dell’Assemblea Mondiale a St. Louis, negli Stati Uniti, gli incontri sono iniziati con un concerto digitale eseguito da musicisti di varie parti del mondo. I delegati e i partecipanti sono stati accolti calorosamente e incoraggiati dal direttore dell’Ellen G. White Estate, past. Merlin Burt. "È la mia preghiera che lo Spirito Santo tocchi i nostri cuori… Che ci impegniamo nuovamente a proclamare fedelmente il messaggio dei tre Angeli", ha detto Burt.

Durante il culto di apertura della mattinata, il direttore associato della Ellen G. White Estate, past. Dwain Esmond, ha condiviso un messaggio pratico e potente sul tema “Il resto della storia”, in cui ha portato gli ascoltatori a capire che la storia della terra non è ancora finita. Sta a noi condividere fedelmente il messaggio dei tre angeli in modo che anche gli altri possano far parte del resto della storia. “Quando accettiamo la chiamata di Dio a cercare e salvare i perduti, diventiamo il resto della storia”, ha affermato.

Sessione mattutina 
La riunione del mattino è stata presieduta dal vicepresidente del Chiesa Mondiale, Thomas Lemon. Sono stati affrontati diversi punti all'ordine del giorno.

Rapporto del segretario 
Erton Köhler ha presentato il suo rapporto di segretario generale, accompagnato dal sottosegretario Hensley Moorooven; dai segretari associati Claude Richli, Gerson Santos, Karen Porter, Gary Krause ed Elbert Kuhn; dal direttore dell'Ufficio degli Archivi, Statistiche e Ricerche, David Trim; e da Fylvia Kline, di VividFaith. Il rapporto riassumeva le iniziative missionarie realizzate in tutta la Chiesa mondiale negli ultimi sette anni. I delegati hanno successivamente risposto alla mozione di approvazione del rapporto esprimendo apprezzamento per il lavoro fatto. Dopo la discussione, il rapporto è stato approvato (punto 118) con 1.568 sì (99,1%) e 15 no (0,9%).

Commissione di nomina propone i nomi di segretario, tesoriere e vicepresidenti mondiali 
A questo punto, Lemon ha passato la presidenza Ella Simmons (vicepresidente uscente della Chiesa mondiale). Questo perché la Commissione di nomina stava per presentare il suo nome tra i vicepresidenti generali da eleggere. 
La Commissione ha presentato il nome di Erton Köhler alla carica di segretario della Chiesa mondiale. L’Assemblea ha approvato con 1.863 sì (96,1%), 75 no (3,9%). 
Poi è stato presentato il nome di Paul Douglas all’incarico di tesoriere. I delegati hanno approvato con 1.857 sì (97,4%) e 50 no (2,6%).

La Commissione ha quindi presentato i nomi dei sette vicepresidenti generali della Chiesa mondiale: Guillermo Biaggi, Abner De Los Santos, Geoffrey Mbwana, Thomas Lemon, Artur Stele, Audrey Andersson e Maurice Valentine. La proposta è stata approvata con 1.808 sì (96,7%) e 61 no (3,3%).

Sessione pomeridiana 
Il vicepresidente Guillermo Biaggi ha presieduto i lavori del pomeriggio, in cui sono stati affrontati altri punti all'ordine del giorno.

Rapporto del tesoriere 
La sessione pomeridiana è iniziata con il Rapporto del tesoriere, presentato da Paul Douglas, in cui riassumeva l’andamento finanziario della Chiesa globale negli ultimi sette anni. Jeffrey Strauss e Maner Costerisan hanno quindi fornito la relazione del revisore dei conti indipendente. Questa relazione della società di revisione Maner Costerisan per il periodo che va dal 2015 al 2021 (punto 120) è stata approvata dai delegati con 1.489 sì (99,1%) e 13 no (0,9%). 
È stata quindi aperta la discussione prima della votazione del Rapporto del tesoriere (punto 119). Chiuso il dibattito, il rapporto è stato approvato con 1.556 sì (98,5%), 24 i no (1,5%).

Modifica al Manuale di Chiesa – Pastori e anziani 
Gerson Santos ha presentato la seguente proposta di modifica al Manuale di Chiesa: 
– modificare il capitolo 4 per esprimere l'importanza che i pastori potenzino e preparino i dirigenti della chiesa locale nella missione e nell’opera della chiesa. E per spiegare anche il ruolo dei dirigenti della Federazione e chi può essere invitato a parlare nella chiesa locale (punto 408).

I delegati hanno discusso l'argomento in questione e hanno espresso pensieri e preoccupazioni che sono stati presi in considerazione dal presidente e che saranno ulteriormente esaminati.

Sessione serale 
A presiedere i lavori della sera è stato Hensley Moorooven, sottosegretario della Chiesa mondiale. Di seguito i punti all'ordine del giorno affrontati.

Modifica al Manuale di Chiesa – Pastori e anziani (continuazione) 
– È ripresa la discussione in merito al punto 408. Posto fine al dibattito, la proposta è passata con 842 sì (95%), mentre 44 hanno votato no (5%). 
– Proposta di modifica del capitolo 8 del Manuale di Chiesa riguardante i dirigenti della chiesa locale per aggiungere una nuova sezione che definisca e spieghi lo scopo del consiglio degli anziani nella chiesa locale, come è organizzato e chi ne è responsabile (punto 409). Terminata la discussione, si è passato al voto. I delegati hanno approvato con 1.123 sì; 138 ha votato no. 
– Proposta di modifica del capitolo 8 del Manuale di Chiesa per definire ulteriormente e aggiungere istruzioni agli anziani di chiesa per aiutare i membri nello studio della Bibbia, nella preghiera e nella loro relazione con Gesù (punto 410). Approvata con 1.351 sì (98,9%), 15 hanno votato no (1,1%). 
– Proposta di modifica del capitolo 8 del Manuale di Chiesa circa la relazione dell'anziano con il pastore per chiarire il processo mediante il quale un anziano può presiedere il comitato di chiesa (punto 411). Approvata con 1.218 sì (99,1%); 13 hanno votato no (0,9%).

Modifica al Manuale di Chiesa – Dirigenti e dipartimenti della chiesa 
– Proposta di modifica del capitolo 9 del Manuale di Chiesa riguardo al processo di elezione della commissione di nomina della chiesa locale. L'emendamento stabilisce una commissione di nomina permanente (punto 412).

Arrivo della Commissione di nomina 
La discussione dei delegati è stata sospesa con l’arrivo della Commissione di nomina che ha presentato i nomi di sottosegretario, segretari associati, vicetesoriere, tesorieri associati, collegio dei revisori e direttori dei dipartimenti della Chiesa mondiale.

Tutti i gruppi di nomi presentati a queste cariche sono stati approvati a larghissima maggioranza.

Per quanto riguarda i direttori dei Dipartimenti della Chiesa mondiale, la Commissione di nomina ha presentato i seguenti nomi: Ivan Omana alla Cappellania; William Costa alle Communicazioni; Orathai Chureson ai Ministeri in favore dei Bambini; Lisa Beardsley-Hardy aall’Educazione ; Wilbert Oliver ai Ministeri della Famiglia e Elaine Oliver come direttore associato; Peter Landless ai Ministeri per la promozione della Salute; Ramon Canals all’Associazione pastorale e Aurora Canals come associato; Ganoune Diop agli Affari Pubblici e Libertà religiosa; Almir Marroni alle Pubblicazioni; James Howard a Scuola del Sabato e Ministeri Personali; Dennis Carlson ai Planned Giving & Trust Services; Marcos Faiock Bomfim alla Gestione Cristiana della Vita; Heather-Dawn Small ai Ministeri Femminili; Busi Khumalo ai Ministeri per la Gioventù.

Durante la discussione, diversi delegati hanno espresso preoccupazione; hanno chiesto se il gruppo di nomi rispecchiasse la realtà mondiale della Chiesa e hanno lamentato la scarsa presenza femminile. Alcuni hanno chiesto di rimandare la lista in Commissione di nomina. Altri sono andati a parlare con il presidente della Commissione di nomina per esprimere i loro dubbi. Nel frattempo, in sala, dopo un periodo di discussione, vi è stata una pausa. Si è passato poi al voto della mozione di rimandare la lista di nomi in Commissione. Con 590 sì (37,5%) e 985 no (62,5%), la mozione non è passata. Si è quindi votata la lista dei direttori di dipartimento della Chiesa mondiale. Con 1.311 sì (83,7%) e 255 no (16,3%), la lista è stata approvata.

Jerry Page, direttore dell'Associazione pastorale, ha condotto un momento di preghiera in gruppi per ringraziare Dio e chiedergli di continuare a guidare la settimana di incontri. La sua preghiera finale ha concluso i lavori della giornata.

[Fonte: Ann]

 

 

 

Mario Brito confermato presidente della Regione intereuropea

Mario Brito confermato presidente della Regione intereuropea

Rieletti anche il segretario Magyarosi e il tesoriere Zens.

Notizie Avventiste – Il past. Mario Brito è stato confermato alla presidenza della Regione intereuropea (Eud) della Chiesa avventista. Lo hanno rieletto i delegati dell’Assemblea Mondiale, mercoledì 8 giugno, a St. Louis.

“È un piacere continuare a servire nella Regione intereuropea – ha affermato Brito – Oggi abbiamo un messaggio molto speciale per la società. Le persone sono scoraggiate, angosciate, cercano soluzioni nella vita e credo che abbiamo un messaggio molto importante da trasmettere a tutti, un messaggio di speranza, di gioia in mezzo a tutte le cose che accadono intorno a noi”.
Ha poi rivolto un invito alla famiglia della chiesa “affinché possiamo essere aperti a comprendere i bisogni di coloro che ci circondano e che possiamo non solo trasmettere un messaggio verbale, ma che possiamo fare qualcosa per aiutare le persone. Un sorriso, andare verso di loro, far risplendere la luce di Cristo che è in noi. Devono vedere che ci sono persone che hanno speranza, persone che hanno obiettivi nella vita, non solo in questa vita, ma ne aspettano di migliori in futuro. Dio vi benedica tutti”.

Nato a Praia, Capo Verde, il past. Mario Brito ha studiato teologia nei seminari avventisti di Sagunto, in Spagna, e di Collonges-sous-Salève, in Francia. Ha poi conseguito una laurea magistrale in teologia presso la Andrews University, negli Stati Uniti. Ha iniziato il suo ministero pastorale nel 1981. È stato pastore in diverse chiese, insegnante di Bibbia e fondatore di chiese. Nel 1997 è eletto presidente dell’Unione avventista portoghese, incarico che ha ricoperto fino al 2006.

L’Assemblea Mondiale del 2005 lo ha eletto direttore dei Dipartimenti Scuola del Sabato, Ministeri Personali e Ministeri per la Gestione Cristiana della Vita della presso la Regione intereuropea, pur rimanendo a dirigere l’Unione portoghese ancora per un anno. Nel 2010, ha ricevuto l’incarico di direttore dell’Associazione pastorale e della Cappellania sempre presso l’Eud. Nel 2015 è stato eletto presidente della Eud. È sposato con Maria José e ha una figlia, Estela Abigail.

Confermati anche il segretario e il tesoriere 
Nella sessantunesima Assemblea Mondiale della Chiesa avventista, Barna Magyarosi e Norbert Zens sono stati rieletti rispettivamente segretario e tesoriere della Regione intereuropea (Eud).

Barna Magyarosi, in carica dal 2015, era stato direttore del Dipartimento Scuola del Sabato presso la Federazione avventista della Transilvania del sud, in Romania nel 2001. Passato a insegnare nell’Istituto teologico avventista di Cernica nel 2003, nel 2005 ne è diventato presidente. Nel 2010, l’Assemblea Mondiale di Atlanta ha eletto Barna direttore del Dipartimento Educazione e dei Ministeri della Famiglia presso l’Eud. In questa carica, Barna è anche presidente del Biblical Research Committee dell’Eud. È sposato con Noémi-Laura e insieme hanno una figlia, Blanka.

Norbert Zens, in carica dall’Assemblea Mondiale di Atlanta 2010, ha servito per nove anni come direttore amministrativo del Seminario avventista di Bogenhofen, in Austria. Nel 2004 è diventato direttore associato della Regione euroafricana, ora intereuropea, del Servizio di Auditing della Chiesa mondiale. Norbert Zens è sposato con Christine.

[Foto e fonte: Eud News] 

Il resto della storia. L’inizio della seconda giornata a St. Louis

Il resto della storia. L’inizio della seconda giornata a St. Louis

Dwain Esmond: “Dire la verità con tatto e amore, ma bisogna dirla”.

Notizie Avventiste – I partecipanti in rappresentanza delle chiese avventiste di oltre 200 Paesi del mondo sono stati accolti, la mattina del 7 giugno, nel Centro congressi di St. Louis da un gruppo di avventisti ucraini vestiti con abiti tradizionali. Il gruppo si è preso del tempo per consegnare piccole bandiere blu e gialle, e ringraziare i presenti per le loro preghiere e il loro sostegno in questi tempi difficili. Lo stesso spirito di gratitudine e fratellanza ha riempito la sala mentre l’assemblea cantava insieme dopo anni di distanziamento sociale imposto dai protocolli anti-Covid.

Il past. Dwain Esmond, direttore associato dell’Ellen G. White Estate, ha predicato al culto mattutino, dando così il tono alla giornata. Il tema trattato riguardava il messaggio dei tre angeli di Apocalisse 14, e molto rapidamente ha fatto sapere che la storia non è ancora completa e che “se c’è qualcuno che vive in una storia incompiuta, quelli siamo noi”.

Il past. Esmond ha invitato a non diventare “post-Gesù” e se vogliamo completare la storia, allora dobbiamo riconoscere che “Gesù è il migliore” e che Cristo deve “essere il centro e la circonferenza di tutta la nostra verità”. Ha proseguito chiedendo se abbiamo “il coraggio di dire al mondo che i suoi sistemi spirituali sono un fallimento”. Nel suo messaggio ha invitato i delegati a raccontare “il resto della storia”, a osare e a predicare una versione inedita del vangelo anche quando è controcorrente, a “dire la verità con tatto e amore, ma a dirla”.

Ha poi concluso ricordando che la storia non è completa e sono tante le persone che devono ancora impegnare la propria vita nella parte migliore della storia: Gesù Cristo. “Il resto della storia è la proclamazione del messaggio dei tre angeli e l’effusione dello Spirito Santo” ha affermato.

Pavel Goia, direttore della rivista Ministry e segretario associato dell’Associazione pastorale a livello mondiale, ha guidato il momento di preghiera con Audrey Folkenberg, Bill McClendon e Magulilo Mwakalonge. Insieme hanno ringraziato Dio per la sua presenza e hanno chiesto la guida dello Spirito Santo durante i lavori della giornata.

Il 7 giugno sono stati eletti il segretario e il tesoriere, e i sette vicepresidenti generali della Chiesa mondiale.
(LF)

[Foto Jimmy Botha. Fonte: tedNews]

Manuale di Chiesa. Approvato l’emendamento sulla consacrazione degli anziani

Manuale di Chiesa. Approvato l’emendamento sulla consacrazione degli anziani

La nuova formulazione cerca di chiarire alcuni aspetti della riunione amministrativa nella chiesa locale.

Notizie Avventiste – Uno degli emendamenti al Manuale di Chiesa, proposti la sera del 6 giugno all’Assemblea Mondiale di St. Louis, ha prodotto un'ampia discussione tra i delegati. Inoltre, ha richiesto diverse votazioni nello spazio di 75 minuti. Gerson De Los Santos, segretario associato della Chiesa mondiale, ha introdotto il punto 409-22 circa il Manuale di Chiesa che, ha affermato, vuole “chiarire alcuni aspetti della riunione amministrativa della chiesa".

L'emendamento proposto riguarda la consacrazione degli anziani della chiesa locale e la motivazione è quella di mantenere una certa coerenza nelle sezioni sugli anziani e su diaconi/diaconesse, risolvendo così una certa confusione là dove si parla delle donne consacrate anziane.

Nello specifico, si raccomandava di modificare il Manuale della Chiesa in merito alla consacrazione degli anziani, aggiungendo la frase in corsivo: “Consacrazione degli anziani. L’elezione ad anziano non qualifica, di per sé, all’esercizio di tale funzione perché è necessaria la consacrazione. Quando una chiesa in una riunione amministrativa vota l'elezione di nuovi anziani, autorizza anche la loro consacrazione. Nel periodo che intercorre fra l’elezione e la consacrazione, l’anziano eletto può fungere da guida per la chiesa ma non può officiare le cerimonie”

E poi: “Gli anziani non dovranno essere consacrati nuovamente qualora rieletti, né se eletti presso un’altra chiesa, purché siano rimasti membri regolari. La consacrazione ad anziano vale anche per il diaconato”. La proposta di modifica, qui in corsivo, sostituisce la frase “il ruolo di diacono”.

Mozione di rinvio in Commissione 
Gerard Damsteegt, delegato della Chiesa mondiale, ha presentato una mozione per rinviare la proposta alla Commissione del Manuale di Chiesa perché, ha affermato, non risolve la confusione sulla consacrazione delle donne anziane. “Le donne anziane sono state votate al Consiglio annuale del Comitato esecutivo ma mai all’Assemblea Mondiale”, ha ricordato ai delegati.

In diversi si sono avvicinati ai microfoni per commentare a favore o contro la mozione di rinviare l'emendamento. "La mozione originale è chiara e non vedo la necessità di rinviarla" ha affermato Mario Alvarado, delegato della Regione nordamericana “Non vedo alcun problema con questa formulazione. Si tratta di facilitare la missione”.

James Howard, delegato della Chiesa mondiale, si è espresso a favore del rinvio della mozione in Commissione. "L’obiettivo dichiarato era quello di rimuovere un po' di confusione ma ho la sensazione che sia stata aggiunta un po' di confusione in più" ha detto. Howard ha citato il fatto che mentre i diaconi devono essere consacrati secondo il Manuale di Chiesa, la consacrazione non è necessariamente un requisito per le diaconesse. "Questa modifica sembra far capire quasi che sia richiesta per entrambi", ha affermato "Ecco perché penso che sia importante che la Commissione dia un'altra occhiata".

Jonas Arrais, della Regione Asia-Pacifico del nord, si è espresso contro la mozione di rinvio. “La dichiarazione è molto chiara: non stiamo parlando della consacrazione delle donne… Stiamo solo suggerendo che gli anziani dovrebbero essere consacrati” ha sottolineato Arrais.

Infine, Stefan Giuliani, delegato della Regione intereuropea, ha presentato una mozione per interrompere ogni dibattito, chiudendo così di fatto la discussione sulla questione. La sua mozione è stata approvata con il 92,3% contro il 7,7% e il dibattito sulla mozione è cessato.

I delegati hanno quindi votato la mozione presentata originariamente da Damsteegt di rinviare l'emendamento alla Commissione del Manuale di Chiesa. La mozione è stata respinta, poiché solo il 43,9% ha votato di rimandarla in Commissione e il 56,1% si è opposto.

Discussione sulla mozione di emendamento 
È stata quindi aperta la discussione sulla mozione originaria presentata dalla Commissione. Clinton Wahlen, delegato del Chiesa mondiale, ha affermato che il Manuale di Chiesa consente già a uomini e donne di servire come dirigenti nella chiesa locale, quindi questo non inibisce la missione. “Ma la consacrazione delle donne anziane, come anche la consacrazione delle diaconesse, non è praticata in tutte le parti della Chiesa mondiale. Se questo emendamento passasse, potrebbe creare più confusione, non meno" ha affermato Wahlen “Abbiamo bisogno di discutere di più. Consiglierei di bocciare l’emendamento così possiamo studiarlo in tutto il mondo".

Il delegato della Nad, Mark Weir, si è espresso a favore della mozione. “Questo significa riconoscere semplicemente quella che è una pratica standard da decenni in molti luoghi. Se una chiesa decide di riconoscere che si tratta di una persona che ha dimostrato leadership spirituale indipendentemente dal sesso, … questo linguaggio ci aiuta a chiarirlo e renderlo più comprensibile”.

Ancora una volta Giuliani ha presentato una mozione per porre fine a ogni dibattito e procedere immediatamente alla votazione. La mozione di interrompere la discussione è passata con 88,5% dei voti, contro l'11,5%. I delegati hanno quindi votato la proposta di modifica al Manuale di Chiesa. Con 75,7% dei sì e il 24,3% dei no, la mozione è stata approvata. 
(LF)

[Foto: James Bokovoy. Fonte: Marcos Paseggi, Adventist Review]

 

 

 

Nominati i vicepresidenti generali della Chiesa mondiale

Nominati i vicepresidenti generali della Chiesa mondiale

Notizie Avventiste – Ieri mattina, 7 giugno, i delegati dell’Assemblea Mondiale hanno eletto i sette vicepresidenti generali. Sono stati confermati nel loro incarico Abnor De Los Santos, Geoffrey Mbwana, Thomas Lemon e Guillermo E. Biaggi. Sono stati votati per la prima volta Audrey Andersson e Maurice Valentine. Andersson prestava servizio come segretario esecutivo nella Regione transeuropea (Ted) e Maurice Valentine era vicepresidente della Regione nordamericana (Nad).

La vicepresidente uscente Ella Simmons, che era sul palco per presiedere questa parte dei lavori, aveva annunciato il suo pensionamento prima dell’Assemblea Mondiale di quest’anno.

Lowell Cooper, presidente del comitato di nomina, ha speso alcune parole di spiegazione sul motivo per cui i vicepresidenti sono stati votati in blocco, piuttosto che individualmente. “Presentiamo la relazione di un gruppo di vicepresidenti” ha affermato “e chiediamo che venga votata così, piuttosto che per singoli nomi. La Commissione di nomina ha discusso attentamente la questione, riconosce le sfide che derivano dal tentativo di bilanciare la profondità dell’esperienza con l’ampiezza della rappresentanza”.

La mozione è stata approvata con oltre il 96% dei voti.

Altri vicepresidenti si aggiungeranno a questo gruppo. Sono i presidenti delle 13 Regioni della Chiesa che verranno eletti e diventeranno anche vicepresidenti della denominazione mondiale.

Pin It on Pinterest